Zombie 100 – Cento cose da fare prima di non-morire: recensione del film Netflix

La recensione dello zombie movie giapponese tratto dall’omonimo manga di Haro Aso, già autore di Alice in Borderland. Dal 3 agosto 2023 su Netflix.

A giudicare dalla lista delle uscite su Netflix di agosto 2023 pare che siano gli zombie i veri protagonisti del mese più bollente dell’anno nel senso letterale del termine. Sono ben due i titoli in cartellone che vedono in azione orde fameliche di morti viventi ad approdare sulla piattaforma a stelle e strisce, che si vanno ad aggiungere ai numerosi film e alle tantissime serie già presenti nel catalogo della grande N. Da una parte troviamo il reality show sudcoreano Zombiverso e dall’altra uno dei titoli più attesi della stagione per gli amanti dello zombie-movie e dei manga, vale a dire Zombie 100 – Cento cose da fare prima di non-morire, rilasciato dal broadcaster americano il 3 agosto 2023. Con quest’ultimo l’appassionato del genere potrà prendere due piccioni con una fava, poiché si tratta della trasposizione cinematografica firmata da Yusuke Ishida dell’omonimo manga di Haro Aso (lo stesso autore di Alice in Borderland per intenderci), serializzato sulla rivista Shogakukan Monthly Sunday Gene-X dall’ottobre 2018.

Zombie 100 – Cento cose da fare prima di non-morire è la trasposizione in live action del celebre manga omonimo dell’autore di Alice in Borderland

Zombie 100 trama trailer cast - Cinematographe.it

Storia e personaggi dunque appartengono all’opera del mangaka giapponese Aso, coadiuvato in fase di illustrazione dal connazionale Kotaro Takata, che riadattati dallo sceneggiatore Tatsuro Mishima hanno preso nuovamente una forma audiovisiva dopo che la medesima materia prima aveva già alimentato una riuscitissima serie animata in dodici episodi che ha reso loro giustizia. Non si può dire purtroppo la stessa cosa del live action di Ishida, qui al suo terzo lungometraggio, che ha come protagonista un giovane impiegato di nome Akira Tendo (interpretato con convinzione dall’attore e modello Eiji Akaso)  vittima sul luogo di lavoro di continue vessazioni e soggetto a turni massacranti imposti dai suoi superiori, che una mattina scopre che la città dove vive è stata invasa da un’orda di morti viventi, occasione che gli permette di elaborare una lista di 100 cose da fare prima di diventare a sua volta uno zombie. In anni nei quali le liste vanno tanto di moda e se ne stilano di tutti i tipi, quella di Akira ha disiderate semplici come  pulire la casa o campeggiare sul balcone e altre decisamente più complesse come ad esempio salvare il mondo. Più che salvarlo proverà a dare una seconda possibilità alla specie umana e lo farà con al suo fianco un coraggioso gruppetto di sopravvissuti tra cui il suo migliore amico e una ragazza della quale è segretamente innamorato.

Un simpatico portatore di intrattenimento per gli amanti delle commedie horror, ma che non aggiunge assolutamente niente al filone dello zombie movie

Zombie 100 - Cento cose da fare prima di non-morire cinematographe.it

Il resto è alle cronache di chi ha avuto il piacere di imbattersi prima nella matrice originale e poi nella serie animata, con il film targato Netflix che è un simpatico portatore di intrattenimento per gli amanti delle commedie horror, ma che non aggiunge assolutamente niente alla causa. Il film del cineasta nipponico racchiude in sé, comprimendoli narrativamente, gli highlights del manga tramutando in carne, ossa e sangue le disavventure metropolitane del personaggio principale. Di suo il plot non ha nulla di originale da offrire agli abituali frequentatori del filone, eppure le tavole prima e le animazioni poi avevano in qualche modo dato ai rispettivi fruitori (probabilmente gli stessi) delle belle soddisfazioni. Nel live action invece, al netto di qualche scena davvero riuscita che non passerà di certo inosservata (vedi corsa in moto tra le strade di una Tokyo infestata e il combattimento con lo squalo zombie nell’acquario che riporta la mente alla follia della saga di Sharknado), si respira costantemente un’aria viziata di già visto e stagnante che rievoca un numero spropositato di situazioni appositamente rimaneggiate e mescolate per l’occasione che richiamano un’infinità di titoli che vanno da 28 giorni dopo al sudcoreano #Alive di Cho Il-hyeong. Questo continuo riaffiorare finisce con il monopolizzare la fruizione, innescando quel fattore di prevedibilità e déjà-vu che nel manga e nella serie non toglieva il gusto della visione allo spettatore come accade invece nel film.

Zombie 100 – Cento cose da fare prima di non-morire: valutazione e conclusione

Zombie 100 - Cento cose da fare prima di non-morire cinematographe.it

Il regista giapponese Yusuke Ishida firma uno zombie movie che sfrutta solo in parte il carico di dissacrante irriverenza e giocosità splatter del celebre manga seriale omonimo di Haro Aso, già autore dell’altrettanto celeberrimo Alice in Borderland, del quale è l’adattamento in live action. Storie e personaggi sono gli stessi, ma l’operazione di compressione narrativa messa in atto per racchiudere in un lungometraggio di due ore le centinaia di tavole della matrice originale non soddisfa quanto la serie di animazione precedentemente realizzata. Di questa trasposizione resteranno una dozzina di scene spassosissime e la riuscita performance di Eiji Akaso nei panni del protagonista, perché di fatto il resto ha troppo di già visto e la confezione viaggia di conseguenza.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 2.5

3.1

Tags: Netflix