Venezia 76 – Roger Waters Us + Them: recensione

Presentato a Venezia 76, il documentario Roger Waters Us + Them racconta - sulla falsariga di The Wall - la visione del mondo dell'ex Pink Floyd.

A cinque anni di distanza da The Wall, torna la musica di Roger Waters, torna la sperimentazione, il grande show dal vivo, tornano le sue note, quelle performance sensoriali, quei momenti di condivisione che hanno decretato il successo del cantante, strumentista e compositore britannico, da sempre impegnato in cause sociali e umanitarie in modo profondo e persistente. Questo Roger Waters Us + Them segue la sua performance dal vivo inerente storici brani dei Pink Floyd e pezzi del suo ultimo album Is This The Life We Really Want?, uniti in un documentario live music dove egli è regista assieme a Sean Evans.

Anche la sceneggiatura, l’iter da seguire e su cui concentrarsi, la dimensione visiva da offrire al pubblico è stata curata da Rogers e da Evans, che si sono concentrati in modo chiaro ed eloquente nell’offrire un percorso particolare e impegnato al suo pubblico.

Roger Waters Us + Them: se l’arte si pone al servizio di qualcosa di più grande

Roger Waters Us + Them sicuramente sarà amato alla follia dai fan di Roger Waters, dei Pink Floyd, ma non solo, anche da coloro i quali pensano che arte, musica, capacità espressive debbano essere messe al servizio di qualcosa di più grande, di questo pianeta o meglio dell’uomo che ci sta dentro.

Il montaggio superbo di Katharine McQuerrey permette di apprezzare ogni singola, dettagliata parte della performance, di questo viaggio musicale e visivo, di comprendere l’incredibile lavoro di scenografia da parte di James Hatt ed Anthony Neale. Le canzoni di sovrappongono e si confondono nel loro donarci ciò che ad Amsterdam nel tour 2017-2018 ha donato al suo pubblico, mostrato come trasversale, formato da una moltitudine di volti e voci e colori, dai teenagers millennians, ai 50enni che alla stessa età si esaltarono per ciò che Waters con i Pink Floyd fece dal 1965 al 1985.

The Dark Side of the Moon, The Wall, Animals, Wish You Were Here incantano, ma sono solo parte di ciò che ci viene offerto, frammento di una lunga oratoria musicale e visiva che mira a commuovere, smuovere qualcosa, sensibilizzare. Da certi punti di vista è un tentativo di seduzione emotiva, una performance molto più politica di quanto all’occhio non esperto sembri.

Roger Waters Us + Them cinematographe.it

Roger Waters Us + Them: il documentario per i fan dei Pink Floyd

Si dirà che Roger Waters non ha bisogno di spiegazioni, di dire nulla se non attraverso la sua musica, tuttavia dopo The Wall del 2014 forse si poteva fare qualcosa di più, non in nome di Waters, ma per migliorare quell’impatto che sicuramente egli cerca nel pubblico. Un pubblico che proprio perché non solo parte del suo mondo, della sua schiera, ma globale, forse aveva diritto a capire qualcosa di più, ad avere più risposte per le inevitabili domande che Roger Waters Us + Them pone loro, nel mostrare gli orrori di questo mondo che stiamo deturpando.

C’è lo space rock, c’è il rock psichedelico, c’è tutto quello che il mondo sa e conosce dei Pink Floyd, ma c’è anche e soprattutto lo sforzo genuino di Roger Waters sia artistico che umano, nel darci una visione, speranza. Ma proprio tale sforzo, tale visione, in Roger Waters Us + Them, meritava una scelta di documentario differente, forse più classica, un mettersi in gioco diverso da parte di lui e di Evans, piuttosto che continuare sulla falsariga di The Wall.

Questa appare, in ultima analisi, una scelta forse di comodo, forse scontata, certo meno coraggiosa di portare il proprio credo, filosofico, musicale e umano, tra quell’umanità a cui si rivolge.

Roger Waters Us + Them cinematographe.it

Roger Waters Us + Them rimane tuttavia un film-documentario (ma lo è davvero? O è altro?) di grandissimo impatto, che però ha forse il difetto di rivolgersi solo ed esclusivamente (vista la sua estrema originalità) a chi è un fan di Rogers, e di ciò che ha rappresentato. Il che sicuramente più che restringere, allarga il campo, ma non per questo non fallisce parzialmente nel suo rendersi eloquente a livello di finalità ultima, nel coinvolgere anche chi non sa nulla di nulla di tutto questo.

Tuttavia Roger Waters Us + Them sicuramente centra il bersaglio per chi ama perdersi in qualcosa di così unico nel parlarci di amore, diritti e libertà, e offre un viaggio sensoriale unico e di grande rilevanza, per quanto forse un po’ di nicchia allargata.

Regia - 4
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 4
Sonoro - 4
Emozione - 3.5

3.7