RomaFF13 – Ti presento Sofia: recensione

Una commedia da vedere con leggerezza, tra childfree e amore, bambini e convenzioni.

I genitori fanno sempre del male ai propri figli. È quello che in fondo ci insegnano tutti, è la prima cosa che viene detta dal proprio analista, ed è una delle frasi intorno a cui ruota Ti presento Sofia, la nuova commedia diretta da Guido Chiesa, di ritorno al cinema dopo il precedente film Classe Z – targato sempre Medusa e Colorado film – e alla scrittura insieme ai collaboratori Nicoletta Micheli e Giovanni Bognetti.

Essere un padre presente è uno degli elementi fondamentale della vita di Gabriele (Fabio De Luigi). Anzi, il più importante tra tutti. Non c’è cosa che non farebbe per la sua amata Sofia (Caterina Sbaraglia), anche se si ritroverà a tenerla nascosta all’arrivo di Mara (Micaela Ramazzotti), fotografa giramondo ritornata nell’esistenza dell’uomo e con un acceso astio verso i bambini. Cercare di negare la presenza l’una dell’altra: ecco la sfida in cui dovrà destreggiarsi Gabriele, resa impossibile sia da Mara che da Sofia.

Ti presento Sofia – Tra childfree e amore, bambini e convenzioniti presento sofia cinematographe

Si parla di childfree, ma non è una commedia morale. Si parla di donne che si sentono complete pur non dovendo rimanere incinte ed avere una propria famiglia, ma non è un film impegnato. Quello di Ti presento Sofia è piuttosto un pretesto, l’utilizzo di un escamotage narrativo che non vuole assolutamente portare una riflessione in merito al desiderio materno o meno di una donna, ma verosimilmente preferisce usare quella stabilità individuale, per molti ancora incomprensibile, come motore dell’opera degli imprevisti di Guido Chiesa.

Operazione che, considerando il vasto territorio da cui avrebbe potuto trarre idee e non semplicemente una vaga ispirazione, riesce a suscitare simpatia pur non eccedendo in situazioni comiche o che presentano come diretta conseguenza la risata, concentrandosi più sul costruire la storia – intenzione più che valida -, ma tralasciando quindi di aggiungere quel mordente che sarebbe stato invece ben accolto. Il racconto è, infatti, corposo sotto più punti di vista, dalla caratterizzazione dei personaggi al loro background personale, forse troppo concentrato ad imitare le linee guida di tante rom-com cinematografiche e risultando, per questo, convenzionale, affetto per i bambini o meno a parte.

Ti presento Sofia – Fabio De Luigi, quei ruoli romantici e il coraggio di fare il salto ti presento sofia cinematographe

E dove si parla di amore nel cinema italiano, si vede spuntare sullo schermo Fabio De Luigi, oramai delegato a ricoprire il ruolo del protagonista romantico e di nuovo travolto da quel fatidico colpo di fulmine che quest’anno lo aveva già investito per la Miriam Leone di Metti la nonna in freezer. Ma dall’energia dirompente e dinamica del lavoro di Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi, De Luigi si sposta su sentieri già battuti, in cui l’attore è però in grado di relegarsi uno spazio per il suo respiro, dando spago alla propria dolcezza e alla propria comicità intrinseca. È nella sua figura che risiedono gli aspetti più interessanti del film: il contrasto con il padre e il suo attaccamento alla figlia, e perciò anche la sua difficoltà nel mentirle e doverlo fare per un’altra donna. Un personaggio stimolante da approfondire, più di quanto non lo è la co-protagonista Micaela Ramazzotti, ossia colei che non prova piacere nella compagnia dei più piccoli.

Più Ti presento Sofia tenta di aprirsi a narrazioni distanti dalla norma, più in verità si avvicina alla tipologia di commedia da guardare con leggerezza, senza alcuna recriminazione da potergli avanzare, giusto il suggerimento di avere più coraggio per fare davvero il salto di qualità.

Ti presento Sofia è al cinema il 31 ottobre 2018, distribuito da Medusa Film.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 2.5

2.8