Spie sotto copertura: recensione del film animato di Nick Bruno e Troy Quane

Un improbabile spia è pronta a salvare il Natale cinematografico! Parliamo del film animato Spie sotto copertura, al cinema dal 25 dicembre 2019.

Quando si chiamano in causa spie e agenti segreti l’immaginario cinematografico e ancora prima quello letterario ha un nome e uno solo come punto di riferimento: Bond, James Bond. Il personaggio nato dalla penna di Ian Fleming nel lontano 1953 ha dato vita una saga che non ha conosciuto battute d’arresto e che nel 2020 vedrà il venticinquesimo capitolo battezzato No Time to Die approdare sul grande schermo. Con una simile notorietà e longevità è inevitabile che una figura come quella di 007 non finisse con diventare una fonte inesauribile dalla quale attingere a piene mani per trarre ispirazione. Fatto sta che è impossibile stilare una lista di tutti quei film che alle diverse latitudini hanno scelto Bond come modello dal quale partire, imitare o reinventare. Si è quindi al cospetto di un vero e proprio esercito multiforme e variegato di cloni che nei decenni è andato aumentando e che continuerà ad aumentare in quelli avvenire.

Spie sotto copertura: il film d’animazione targato 20th Century Fox

Spie sotto copertura Cinematographe.it

Ultimo a unirsi alla suddetta schiera è l’agente segreto Lance Sterling, protagonista di Spie sotto copertura, la pellicola d’animazione firmata da Nick Bruno e Troy Quane che la 20th Century Fox ha messo sotto l’albero degli italiani come regalo di Natale. Un dono da scartare e gustare, anche se privato di un ingrediente chiave della ricetta nativa, ossia le voci originali degli attori ai quali sono stati affidati i personaggi principali, a cominciare da Will Smith, Tom Holland e Karen Gillan.  Il doppiaggio della versione nostrana, seppur di qualità, priva lo spettatore della possibilità di lasciarsi catturare dalla performace vocale di Smith, che dopo il genio della lampada di Aladdin e il pesciolino Oscar di Shark Tale si diverte – e noi con lui – a calarsi nei panni di una spia afroamericana impeccabile e piena di fascino nel suo elegante vestito blu alle prese con la missione più complicata della sua carriera.

Spie sotto copertura e la voce di Will Smith, peccato non poterla ascoltare nella versione italiana!

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Un giorno Walter Beckett, giovane scienziato incaricato di creare potenti armi e gadget assurdi ed eccezionali per l’intelligence, propone all’agente Sterling una tecnologia, nota come “travestimento biodinamico”, che potrebbe rivoluzionario lo spionaggio permettendo alle spie di non farsi notare tramite dei travestimenti “molto particolari”. Inavvertitamente Lance beve il filtro che permette agli agenti di mutare forma e si ritrova trasformato in un piccione. Questo evento improvviso e fuori dall’ordinario farà sì che l’agente e il genio imparino a fare affidamento l’uno sull’altro per portare a termine la più importante di tutte le missioni: salvare il mondo.

Spie sotto copertura: spionaggio animato con uno humour travolgente

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Prendendo spunto dal cortometraggio animato del 2009 Pigeon: Impossible di Lucas Martell, gli autori confezionano un’opera che mescola gli stilemi e gli stereotipi del film di spionaggio con uno humour travolgente e una bella dose d’azione. Le risate sono garantite da battute e sketch al vetriolo e politicamente scorrette che fanno da contrappunto a scene action che distribuiscono alla timeline la restante fetta d’intrattenimento che serve al prodotto per conquistare le diverse fasce di potenziali spettatori con un’efficace formula all you can see. E se ciò non bastasse Spie sotto copertura è anche un buddy movie in piena regola, anch’esso modellato sui canoni del filone in questione, nel quale due personalità agli antipodi costrette a convivere devono trovare una fruttuosa collaborazione. E i battibecchi, nel senso letterale del termine, tra Lance e Walter riportano alla mente quelli di “Mike” Lowrey e Marcus Barnett nella saga di Bad Boys.

Spie sotto copertura: la fantasia al potere

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Drammaturgicamente il film subisce quindi un drastico cambiamento di pelle con la trasformazione del protagonista in piccione, una mutazione che trasporta tutto il resto del racconto in una dimensione fantastica che dona quel pizzico di pepe in più a un film d’animazione che unisce un concept design accattivante e visivamente d’impatto a una scrittura di buona fattura.

Spie sotto copertura è al cinema dal 25 dicembre 2019 con 20th Century Fox.

Regia - 4
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3.5

3.3

Tags: Will Smith