Roma FF16 – Ron – Un amico fuori programma: recensione del film d’animazione

L'avventura d’animazione, targata 20th Century Studios e Locksmith Animation, diretta da Sarah Smith, Octavio E. Rodriguez e dal veterano di Pixar Jean-Philippe Vine, presentata come evento speciale nella sezione Alice nella Città della Festa del Cinema 2021.

Stare al passo con i tempi e raccontare il periodo storico che si sta vivendo, per poi trasferirlo sullo schermo, è quanto la Settima Arte ha provato a fare sin dagli esordi attraverso le sue molteplici espressioni. Tra queste c’è l’animazione che, all’inesauribile carica immaginifica della quale è dotata, in grado di oltrepassare qualsiasi limite, ha affiancato un desiderio epidermico di affrontare temi e situazioni del presente. Lo ha fatto rileggendo, interpretando e filtrando l’oggi – e anche il domani – mediante la lente d’ingrandimento della fantasia. Ed è da qui che nasce Ron – Un amico fuori programma, la nuova avventura d’animazione, targata 20th Century Studios e Locksmith Animation, diretta da Sarah Smith, Octavio E. Rodriguez e dal veterano di Pixar Jean-Philippe Vine, al cinema con The Walt Disney Company Italia dal 21 ottobre 2021.

Ron – Un amico fuori programma: la storia di un’amicizia tra un ragazzino impacciato e un dispositivo tecnologico

Ron – Un amico fuori programma cinematographe.it

Presentata come evento speciale nella sezione Alice nella Città della 16esima Festa del Cinema di Roma prima dell’uscita nelle sale con The Walt Disney Company Italia dal 21 ottobre, la pellicola ci porta al seguito di un triste e un impacciato studente delle medie di nome Barney, che per il suo compleanno riceve in dono dalla sua famiglia un dispositivo tecnologico appartenente alla categoria B-Bot che cammina, parla, si connette e che dovrebbe essere il suo “migliore amico pronto all’uso”. Peccato che a differenza dei migliaia di esemplari in circolazione, compresi quelli dei suoi compagni di scuola, quello in suo possesso presenta dei difetti e non funziona come dovrebbe. Ciò non impedisce loro di coltivare un’amicizia sempre più forte, che li porterà ad affrontare un viaggio ricco di azione e di emozioni.

Ron – Un amico fuori programma: uno specchio attraverso il quale gli autori intendono riflettere sul presente e su temi di forte attualità

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È chiaro e lampante quanto la storia al centro di Ron – Un amico fuori programma si presenti come uno specchio attraverso il quale gli autori intendono riflettere sulla contemporaneità e con essa il carico di dinamiche, condizioni e argomentazioni che la caratterizzano, a cominciare dall’impatto e dalle conseguenze dei social e delle tecnologie sulle nuove generazioni: cyber-bullismo, distanziamento fisico e bisogno di apparire più che di essere. Effetti collaterali, questi, che diventano il tessuto narrativo e drammaturgico di un racconto che parla trasversalmente tanto ai piccini quanto ai grandi. Si tratta di un terreno minato e al contempo fertile dal quale raccogliere morale a buon mercato, di quella stucchevole, propinata da un certo cinema d’animazione d’oltreoceano che ne fa largo consumo. Qui la lezione arriva forte e chiara ed è quella che l’amicizia vera va oltre le differenze e il virtuale, ma per fortuna solo a tratti si lascia andare al suddetto modus operandi.

Con la comicità in dotazione gli autori prendono le cose con leggerezza, ma non con superficialità.

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Ron – Un amico fuori programma è un motore a scoppio che, dopo aver carburato e iniziato a viaggiare a pieni giri, prende la giusta strada. Lo fa con un concept design e una confezione animata di indubbia qualità, un ritmo incalzante, dei personaggi ai quali è impossibile non affezionarsi (su tutti la straripante nonnina russa Donka, la cui voce nella versione originale è affidata a Olivia Colman), qualche citazione qua e là (i personaggi di Marc e Andrew sono chiari rimandi a Mark Zuckerberg e Steve Jobs) e tanto humour. Con la comicità in dotazione gli autori prendono le cose con leggerezza, ma non con superficialità, portando all’attenzione dello spettatore di turno un film che diverte, intrattiene (con una manciata di scene d’azione) e fa riflettere, a dimostrazione che tali aspetti possono coesistere in maniera equilibrata.     

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 3

3.3