Venezia 74 – Nico, 1988: recensione del film di Susanna Nicchiarelli

Nico, 1988 è il film di apertura nella sezione Orizzonti al Festival di Venezia. L'opera tratta gli ultimi anni di vita della tormentata artista...

Femme fatale di Luo Reed, Musa di Andy Warhol, modella e cantante degli anni Sessanta che ha cercato nel corso degli anni di sfuggire da quella patina superficiale che la sua immagine ha irradiato per molto tempo. Nico, 1988 è il film di Susanna Nicchiarelli sulla star di origini tedesche che cercò di staccare per il resto della sua vita quelle pressanti figure che hanno caratterizzato il suo passato apparentemente luminoso; un biopic che tenta di intraprendere una direzione opposta raccontando non l’inizio innocente che sfocia nel lato oscuro dello spettacolo, ma la volontà di uscire dal marcio che si porta sulle spalle per provare a rinascere.

Nico (Trine Dyrholm) vuole andare avanti. Non è più la modella di un tempo, non è più la cantante dei Velvet Underground. Ha la sua musica, quella le basta. Ma in ballo c’è ancora la droga, c’è un figlio che non smette di tentare il suicidio, c’è la prospettiva di un futuro in cui ritrovarsi vecchia e grassa. Ma tutto questo deve cambiare, le vie possono venire raddrizzate e l’avvenire può celare risvolti più moderati. In un tour in giro per l’Europa Nico renderà pian piano completa la sua possibilità di un domani diverso, portando con sé i suoi suoni, i suoi ricordi, le sue suggestioni.

Nico, 1988 – il film di Susanna Nicchiarelli apre la Sezione Orizzonti di Venezia 74

Nico 1988Nico, 1988 è il nuovo film della regista e sceneggiatrice Susanna Nicchiarelli (Il terzo occhio, Cosmonauta, La scoperta dell’alba) che in questa 74esima edizione del Festival di Venezia apre i battenti della Sezione Orizzonti, parallela al concorso ufficiale. Pellicola dalle tinte scure che, unite alla scelta retrò della fotografia, vogliono riportare alla memoria decenni passati, Nico, 1988 poggia la sua intera forza comunicativa sull’impressionante prova attoriale della nota interprete danese Trine Dyrholm (Festen – Festa di famiglia, Love Is All You Need, La comune), capace con la sua ingombrante fisicità e l’atteggiamento fiero della cantante a sostenere un’opera del tutto scarna dal punto di vista contenutistico.

Storia assolutamente inconsistente, pur volendo soltanto riportare i restanti anni di vita della cantante basando quindi il film su avvenute testimonianze, l’opera di Susanna Nicchiarelli manca della benché minima struttura narrativa in grado di creare una qualsiasi sorta di appiglio sul vasto pubblico. Seguendo l’ultimo disastrato tour di questo indubbiamente interessante personaggio, il film si perde in un insieme eccessivo e debordante di memorie, in cui salti empirici dall’infanzia trascorsa durante la fine della Seconda Guerra Mondiale ai pochi anni passati come madre di un bambino poi lasciato e cresciuto senza genitori si susseguono ripetitivi, scollegati tra loro e dall’intero nucleo del racconto.

Nico, 1988 – Bravi attori per un film underground debole e limitato

Susanna Nicchiarelli

Attori estremamente bravi rimasti sfortunatamente privi di valorizzazione, i quali si perdono nel passato di Nico senza nessuna ancora di sicurezza, ma cercando di allargarne un quadro già incomprensibilmente confuso e quanto mai limitato. Non bastano le canzoni graffianti e gli attimi di pazzia e fuoco che si consumano sul palco per sollevare completamente le sorti di un film che avrebbe potuto splendere grazie alla voglia di una star in decadenza di lasciare in un angolo buio il suo trascorso, arrivando quasi ad ignorarlo per poter progredire con la propria musica.

Nico, 1988 è un film underground che avrebbe dovuto saper dosare di più unendo alla trasgressione della sua protagonista un racconto solido e dal senso più evidente. Un’occasione sprecata per portare sotto i riflettori il talento ed i tormenti di una misconosciuta artista e, soprattutto, un’apertura debole per la Sezione Orizzonti del Festival di Venezia.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 2

2.7