Mamma mia! Ci risiamo: recensione del film

Sono passati dieci anni, ma Mamma mia! Ci risiamo riporta in scena le Dancing Queen e qualche novità, anche se funziona meglio come commedia che come musical!

Mamma mia. Lo hanno fatto di nuovo. Amanda Seyfried torna ad essere la figlia adorata di una scomparsa Meryl Streep nel musical ispirato dalle canzoni degli Abba e che riporta la Grecia e la musica nelle sale cinematografiche, dopo un lungo periodo di assenza che va dal 2008 – anno dell’uscita al cinema di Mamma mia! – fino ad oggi. Nel sequel Mamma mia! Ci risiamo, una giovane Lily James veste i panni della versione giovane della Donna della Streep e ne racconta il percorso fino all’isola che l’ha accolta, in un passato che si sovrappone al presente per raccontare il legame stretto che intercorre tra una madre e la propria figlia. E, ovviamente, un’occasione ulteriore per rivivere alcuni dei successi di uno dei gruppi più iconici degli anni ’70/’80.

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Donna (Meryl Streep) è morta oramai da un anno e la figlia Sophie (Amanda Seyfried) spera ancora di saperla rendere fiera anche da lassù. Per questo decide di rimettere in assesto uno dei sogni di sua madre: aprire un bellissimo hotel di lusso su quell’isola greca che ha saputo ospitarla da quando era ragazza. Ed è proprio mentre Sophie cerca di organizzare una festa di inaugurazione perfetta che riviviamo la giovinezza di Donna (Lily James), in uno scambiarsi continuo tra ciò che è stato e ciò che sta accadendo in quel momento, per mostrare un legame che nessun ostacolo può allentare.

Mamma mia! Ci risiamo – Meno musical, più commediamamma mia ci risiamo cinematographe

Nell’azzurra messinscena del secondo musical incentrato sulle hit del gruppo scandinavo, Mamma mia! Ci risiamo mostra come a volte, quando un’idea è ottima e risulta completa e soddisfacente nella sua prima forma, non è detto che alla fine raggiunga risultati altrettanto sperati. Non che tornare su quella terra emersa da acque cristalline sia una delusione su tutti i fronti ma, se si va ad analizzare l’intento della costruzione di un musical – ossia inserire momenti con brani cantanti e ballati all’interno di un racconto, sostituendosi ai dialoghi -, si nota come il film scritto e diretto da Ol Parker vada completamente da un’altra parte.

Sarà perché le canzoni più emozionanti ed energiche degli Abba sono state utilizzate tutte per il primo lavoro cinematografico, sarà perché si pensava di andare sul sicuro e si è finiti così per sbagliare, ma, quando Mamma mia! Ci risiamo cerca il modo per risaltare grazie ai brani e alle scene di danza, è proprio in quell’istante che smette di funzionare, relegando i momenti migliori a quelli di puro scambio di gesti e parole, dove rimane dunque esclusa la musica e tutte le sue derivazioni.

Se si va infatti a guardare al film non considerando la mediocrità dei pezzi musicali, Mamma mia! Ci risiamo si dimostra una commedia spassosissima con momenti di divertimento inattesi e, a volte, volutamente caricati, ma per nulla fuori luogo in un’atmosfera di distesa armonia in cui sentimenti e risate riescono bene a calibrarsi. Gli attori sanno appropriarsi di tempi comici inaspettati, anche più che nel loro precedente film, estremizzando alcuni aspetti, ma permettendo alla pellicola di risanare autonomamente quella ferita causata dal basso livello di qualità musicale.

Mamma mia! Ci risiamo – Lily James illumina lo schermo, però…mamma mia ci risiamo cinematographe

Lily James, che nel musical veste i panni di una giovane Meryl Streep, mantiene gli stessi pregi e difetti dell’intera opera. A fronte di una bravura constatata e di una voce da angelo che pochi si sarebbero aspettati, la James sembra in difficoltà quando, oltre al canto, vanno ad aggiungersi coreografie in cui non sembra muoversi con la dovuta scioltezza, nonostante la sicurezza che non necessariamente la costringe a non sentirsi a suo agio. Di contro, quando deve esprimere quella spensieratezza e spontaneità tipici del suo personaggio, Lily James non può che illuminare lo schermo, un raggio di sole che sprigiona scintille nel suo viaggio verso la Grecia e il suo destino.

Tra grandi ritorni e nuovi acquisti, da chi va a comporre la giovinezza di Donna e chi invece aiuta Sophie nella realizzazione del suo sogno, con Ol Parker Mamma mia! Ci risiamo perde la vivacità musicale del primo film, ma acquista una leggerezza che è diretta conseguenza dell’impronta principalmente da commedia. Non avrà dunque la completezza del suo predecessore, ma rimane comunque sempre un lavoro da Dancing Queen.

Mamma mia! Ci risiamo è in uscita nelle sale italiane il 6 settembre con Universal Pictures.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3

2.8