Bif&st 2020 – Les traducteurs: recensione del giallo di Régis Roinsard
Un best seller mondiale, nove traduttori, un mistero da risolvere, tutti sospettati. Con Olga Kurylenko, Riccardo Scamarcio, Lambert Wilson e Alex Lawther. Prossimamente in Italia distribuito da Altre Storie.
Il classico giallo da camera: non c’è, però, un assassino da smascherare, né un impeccabile detective pronto a mettere sotto pressione i sospettati. Il mistero da scoprire in Les traducteurs di Régis Roinsard gira tutto intorno a un romanzo di successo mondiale, Dedalus, frutto di un misterioso autore che scrive sotto pseudonimo. Nove traduttori di altrettanti paesi sono chiusi in una lussuosa e blindatissima villa, lontano da tutto e tutti, per completare in pochi mesi la traduzione del terzo volume del best seller. In una sala bunker i nove studiosi lavorano sotto il controllo di guardie ingaggiate dal cinico editore Eric Angstrom senza cellulari e ricevendo giornalmente solo poche pagine alla volta da tradurre per scongiurare il rischio che trapelino notizie sul finale della saga. Quando, però, inaspettatamente le prime dieci pagine del libro vengono pubblicate su internet e un pirata chiede un altissimo riscatto per non rivelare l’intero volume, la situazione sfugge di mano e Angostrom, deciso a trovare il colpevole e a salvare gli altissimi introiti previsti dalla vendita dell’attesissimo libro, innesca tra i traduttori una spirale di follia e disperazione.
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Les traducteurs: Il mistero della camera chiusa
Un enigma “della camera chiusa”, un crimine che avviene, appunto, in un contesto apparentemente impossibile da compiere e in questo caso, senza un corpo, ma con un colpevole nascosto tra i nove traduttori che ovviamente si professano tutti innocenti. Il mistero da risolvere sembra più complicato del solito: non c’è sangue, né impronte da rivelare come in un classico delitto ma c’è il movente che è quello di estorcere del denaro. L’indagine di Angostrom, troppo accecato dalla rabbia, si basa sulla coercizione dei presenti, facendo leva sulle loro debolezze, minacciandoli, imprigionandoli nel bunker, togliendo loro ogni libertà e dignità. A questo si aggiungono le misteriose parole del best seller che come un mantra ossessionano i traduttori, in particolare due, Katerina e Alex. E la soluzione finale sarà molto più intricata di quello che si può immaginare.
Un thriller che omaggia la letteratura
Régis Roinsard omaggia i maestri del giallo come Agatha Christie e Alfred Hitchcock e l’idea di base è molto interessante, la messa in scena avvincente con i suoi numerosi plot twist e quello che si nasconde dietro a ogni parola detta dai protagonisti stimola alla riflessione lo spettatore. Molti elementi, però, appaiono altamente inverosimili e alcune spiegazioni forzate anche se si tratta di un thriller di intrattenimento: come il fatto, per esempio, che la pubblicazione pirata dell’ultimo volume di un best seller mistery diventi senza motivo un affare quasi di Stato tanto da finire, come viene mostrato in una scena, sulle prime pagine dei quotidiani più importanti. Un altro aspetto debole del film è anche rappresentato dai protagonisti descritti in maniera troppo stereotipata: un esempio su tutti il personaggio dell’italiano, Dario, interpretato da Riccardo Scamarcio, che secondo cliché parla sbraitando e gesticolando in maniera esagerata.
Una nota sicuramente positiva è il bellissimo omaggio che viene fatto alla letteratura e, in generale, all’impatto che i libri hanno sulle persone e, tra crisi di ispirazione e modelli impossibili da raggiungere, sugli scrittori. Un senso profondo che viene spiegato con lo svelamento finale del mistero che lasciamo ovviamente scoprire al pubblico.