La Magia del Diario di Anna Frank: recensione del documentario Netflix

La Magia del Diario di Anna Frank si basa su Il Diario di Anna Frank, un'opera diventata un best seller. Tradotta in 67 lingue e letta da generazioni e generazioni di ragazzi ancora oggi.

Una “strategia” per la sopravvivenza umana non richiede solamente uomini di scienza, ma anche uomini di cuore. Se la capacità d’amare dell’umanità è messa in discussione in un mondo in cui continuano ad esserci guerre, violenze, forme di razzismo e discriminazioni, non basta solo affacciarsi dalla finestra della propria camera per godere del sole e avere fiducia, ma occorre continuare a prender luce da chi ci ha lasciato un’eredità spirituale come quella di Anna Frank: la giovane ebrea tedesca, morta nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, divenuta un simbolo della Shoah, ma anche un’icona per purezza d’animo. Il suo Diario è la cronaca dei tragici due anni in cui lei e la sua famiglia si era presto dovuta nascondere in Olanda per sfuggire alle leggi antisemite introdotte dal regime di Adolf Hitler. E il documentario La Magia del Diario di Anna Frank, diretto da Bernard Krikke, e disponibile su Netflix dal 10 ottobre 2021, prova proprio ad esaminare l’impatto che ancora oggi hanno le parole di Anna su milioni di persone in tutto il mondo. Lo fa ricorrendo alle frasi più belle tratte dal suo Diario, e a interviste a volti celebri: tra gli altri Whoopi Goldberg, Dan Brown, Gloria Estefan e Stevie Wonder.

La Magia del Diario di Anna Frank: una lezione di storia che si applica alla contemporaneità

La Magia del Diario di Anna Frank si basa su Il Diario di Anna Frank, un’opera diventata un best seller. Tradotta in 67 lingue e letta da generazioni e generazioni di ragazzi ancora oggi. Il Diario ripercorre la terribile vicenda biografica della giovanissima Anne Frank che scrive di lotte, di paura e dell’innamoramento. Scrive e infonde speranza e amore, lasciandoci in eredità una lezione di storia che si può applicare alla contemporaneità. Perché in un mondo in cui esistono razzismo, discriminazioni, persecuzioni e orrore, si ha ancora tanto da imparare dal Diario e dalle parole di Anna che insegnano la resilienza. E lasciano un potente messaggio di speranza, un invito ad essere se stessi anche quando c’è in corso un grande evento catastrofico come l’Olocausto, o una guerra, violenza e discriminazioni in Ruanda, in Iraq, Siria; o se più semplicemente ci si sente intrappolati a livello personale. Ma qual è la celebre frase che rappresenta la magia del diario di Anne Frank? C’è un modo per scoprirlo, ed è guardare il documentario inserito nella programmazione della piattaforma di streaming.

Non delude questo documentario con un bel montaggio video, ma anche con alcune interviste illuminanti

Non delude questo documentario con un bel montaggio video, ma anche con alcune interviste illuminanti. Noi di Cinematographe abbiamo apprezzato in particolare quella fatta all’attrice Whoopi Goldberg (Il colore viola) come pure la scena, fra quelle con maggiore  appeal dell’opera, in cui la stessa Goldberg recita una sua operetta teatrale tragicomica ispirata alla vita di Anna Frank. Complessivamente il nuovo prodotto proposto da Netflix raggiunge gli obiettivi principali: la scelta di un tema interessante, illuminante per il pubblico, e con uno scopo. “Penso che la storia più importante, quello che si può imparare da questo, è che è sempre un problema vedere l’altro non come il simile o uno dei propri”, spiega la direttrice dell’Anne Frank Center USA Yvonne Simons. Come darle torto? Oggi si deve ripartire da questo concetto che non si trova più… Per i temi trattati questo documentario potrebbe risultare ridondante a qualcuno, a noi appare invece splendente e appartenente a un’area tematica di grande attualità.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 2.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 2.5
Emozione - 3

2.9

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