Venezia 76 – La Llorona (2019): recensione del film di Jayro Bustamante

La Llorona racconta una storia di terrore che si intreccia ai fatti realmente accaduti in Guatemala ad inizio anni '80 quando si consumò un genocidio

Probabilmente leggendo questo titolo vi sarà venuto in mente La Llorona – Le lacrime del male, l’horror diretto da Michael Chaves, con Linda Cardellini uscito al cinema nel 2019, o forse più in generale a quello spirito di donna alla quale hanno ucciso i figli e che vaga piangendo, lamentando il suo dolore e andando alla ricerca di vendetta. Partendo da questa credenza popolare dell’America Latina e rivisitando in chiave autoriale questa mitologia, Jayro Bustamante, regista guatemalese, costruisce una storia drammatica e con evocazioni di cinema horror, in cui al centro c’è il genocidio degli indigeni di etnia Maya Ixil, avvenuto durante la guerra civile in Guatemala ad inizio anni ’80. Il film mette sotto la lente d’ingrandimento un capitolo doloroso della storia guatemalese, offrendo uno spunto critico sul concetto di colpa e di giustizia.

Il lamento de La Llorona e il peso sulla coscienza

La Llorona - Cinematographe.it

 

Nelle orecchie di Alma e dei suoi figli, durante la guerra civile in Guatemala, risuonano le parole “Se piangete, vi ammazzo”. Trent’anni dopo, si apre il procedimento penale contro Enrique, un generale in pensione responsabile del genocidio di una popolazione indigena in Guatemala. Il film si apre poco prima che venga letto il verdetto del processo, prima che venga stabilito se il generale sia colpevole o innocente. Vicino all’anziano uomo, ci sono sua moglie, sua figlia e sua nipote, oltre le guardie del corpo e la servitù.

Quando il generale viene prosciolto grazie all’annullamento del processo fuori la casa della famiglia facoltosa iniziano le proteste, la servitù formata da indigeni decide di abbandonare il lavoro, nella casa tutti iniziano ad avere strane visioni. Lo spirito de la Llorona comincia a vagare per il mondo come un’anima perduta tra i vivi in cerca della sua vendetta. Di notte, Enrique sente i suoi lamenti, ma sua moglie e sua figlia non gli credono, data la vecchiaia. Presto tutta la famiglia si ritroverà a vivere sinistre esperienze, proprio subito dopo l’arrivo di una nuova governante, Alma, dai lunghi capelli neri e dallo sguardo inquietante…

La Llorona: dramma orrorifico d’autore

La Llorona - Cinematographe.it

L’eleganza della costruzione dei quadri e l’intensità del racconto che si ispira ad uno dei crimini più atroci, rende La Llorona un film godibile nonostante il ritmo proceda ad adagio. I momenti di tensione accarezzano gli stilemi dell’horror senza mai calcare la mano, mentre si intrecciano alla perfezione con il dramma dei racconti delle vittime sfuggite al massacro oltre la frustrazione che vive la famiglia protagonista. Il film mostra il processo nel quale il generale protagonista è principale imputato, situazione che ricorda la vicenda vera, quella dell’ex presidente Efraín Ríos Montt condannato per genocidio e poi salvato dall’annullamento della sentenza, durante il quale vengono raccontate le violenze subite dalle donne presenti in aula. Molto intense sono le scene di protesta da parte della popolazione che vuol giustizia per i propri morti, segnale che Bustamante vuol condividere attraverso il suo film e a livello internazionale una ferita profondissima che riguarda la storia del suo paese.

La scelta di raccontare gli orrori della storia del Guatemala attraverso il genere horror è vincente: La Llorona propone uno sguardo originale che non punta sulla paura, quanto sul dolore e la devastazione di un crimine di guerra che ha lasciato dietro di sé morti e tantissimi desaparecido.

Regia - 4
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 4

3.3