La casa degli spiriti: recensione del film con Jeremy Irons e Meryl Streep

La casa degli spiriti è un film di Bille August del 1993, tratto dall’omonimo romanzo di Isabel Allende, interpretato da Jeremy IronsMeryl Streep, Glenn Close, Winona Ryder, Antonio Banderas e Vanessa Redgrave.

Anni ’20. Esteban Trueba (Jeremy Irons) è un proprietario terriero che si invaghisce di una donna bellissima di una nota famiglia alto borghese cilena, Rosa della Valle. Esteban decide di lavorare e di guadagnare un piccolo patrimonio che potrà poi investire nel suo futuro matrimonio con Rosa. Sfortunatamente però durante una festa, Rosa viene avvelenata, e muore di colpo a causa di una bevanda mandata dagli avversari politici di suo padre Severo. La famiglia di Rosa si stringe nel lutto, una famiglia ormai composta da Nivea (Vanessa Redgrave) e Severo, genitori di Rosa e Clara (Meryl Streep).

la casa degli spiriti

Clara è la seconda figlia dei della Valle, una bambina molto particolare, che ha capacità telecinetiche e premonitive. Quando incontra Esteban è solo una bambina però in segreto ne è perdutamente innamorata. Dopo la morte di sua sorella Rosa entra in una fase di silenzio e mutismo volontario che colmerà scrivendo continuamente dei diari. Parallelamente Esteban si trasferisce nei suoi territori, Le tre Marie, che con duro lavoro e sfruttamento totale dei mezzadri riuscirà a far rifiorire e a guadagnarsi un bel patrimonio oltre che un nome. La sua solitudine lo porterà anche ad abusare delle figlie dei contadini che lavoravano per lui, contadini che non avevano nessun diritto e che sgobbavano realmente all’incedere del suo dispotismo.

Passano diversi anni e Clara è una donna ormai. Esteban, desideroso di una moglie al suo fianco, decide di prenderla in sposa: Clara riesce così finalmente a rompere il silenzio che ha volutamente portato avanti per tutti quegli anni. Assieme a loro andrà a vivere nella casa in campagna Férula (Glenn Close), sorella di Esteban, donna eterea e sensibile che subito legherà con Clara, e il loro rapporto molto stretto e protettivo non lo vedrà mai di buon occhio Esteban, ossessionato dal possesso delle persone attorno a lui.

Clara resta incinta del marito e ben presto da alla luce Blanca. Ma Esteban, perseguitato dal timore del rapporto tra la sorella e la moglie, caccia di casa Férula, che dopo qualche anno morirà povera e sola in una stanza desolata. Il suo spirito farà visita a Clara che apprenderà prima di chiunque della sorte di Férula. Blanca cresce ed è una bambina molto vivace, a cui piace familiarizzare con i figli dei contadini. Esteban per evitare che facesse amicizia con persone di diverso ceto sociale dal suo, la manda in collegio, scongiurando qualsiasi vicinanza con i mezzadri. Ma al suo ritorno, dopo molti anni, Esteban e Clara apprendono che quella lontananza nulla ha potuto sul desiderio di Blanca, che intratteneva una relazione con Pedro, un attivista che tentava di dare coscienza agli agricoltori dei propri diritti, un uomo che nutriva sincero odio per il padre di Blanca.

Gli anni si susseguono e il Cile va sempre più incontro verso il colpo di stato. La storia del loro paese attraversa direttamente la storia familiare, una famiglia che cambia, si scinde, e i cui valori, l’esperienza, la memoria e l’amore avranno un proprio peso e un proprio colore con l’avvento di nuove idee, di nuovi momenti storici. Ogni pilastro di una famiglia si scardina e allo stesso tempo viene sorretto dal corso degli eventi, eventi che cambieranno in modo determinante la storia della famiglia Trueba.

la casa degli spiriti

La casa degli spiriti orbita attorno ad una famiglia, controversa e instabile che viene attraversata nel tempo dalla politica, dall’amore e dai cambiamenti della società, una famiglia che è il perno centrale della pellicola, su cui si posa ogni discussione e ogni azione.

Jeremy Irons incarna più figure, quella di marito, padre e nonno, e si intravedono tutte le sue sfaccettature nel corso degli anni, molti suoi spigoli e lati pungenti del carattere si lasciano smussare dal tempo e da situazioni molto al limite. Lui che nasce come un latifondista instancabile, imprenditore poi conservatore e politico integerrimo, vivrà in prima persona l’apice e la caduta del suo impero, proprio come il suo paese. Esteban Trueba è la metafora più alta del Cile, il suo personaggio è quello che subisce più cambiamenti, un uomo tutto d’un pezzo, che si fa da solo, che corrompe, osa, asserisce, condanna e che sa tirarsi indietro al momento giusto.

Meryl Streep interpreta l’anima della pellicola, lo spirito guida della famiglia. Clara è un essere sconfinato, che sembra nascere per uno scopo, con la sua dote telecinetica può muoversi ed errare tra mondi differenti, capace di scorgere la morte e di comprendere il suo futuro. Questo personaggio non sembra mai fuori luogo, nemmeno per un attimo, anzi sembra inserirsi perfettamente nell’incedere di un film molto intimo, che scava nel profondo e nella storia non solo di una famiglia ma di una nazione intera.

la casa degli spiriti

La casa degli spiriti non riesce in toto a riportare lo spettatore sulle pagine del romanzo della Allende

Piccole ma determinanti interpretazioni quelle di Glenn Close e Winona Ryder, che vestono quei personaggi ai margini, disprezzati e ghettizzati, soprattutto all’interno della propria famiglia, amati ma tenuti distanti, parte di un tutto che non contraccambia il proprio amore.

La casa degli spiriti seppur supportata da una grandiosa presenza attoriale, nella sua durata molto estesa non riesce in toto a riportare lo spettatore sulle pagine del romanzo della Allende, che con il suo roman à clef, inaugura una letteratura tagliente e conflittuale, in lotta con la storia e con il tempo, particolarità indecifrabili su pellicola e che dalla sua porta avanti una sceneggiatura scarna e ovattata. Le scene sono unicamente abitate da scorci mozzafiato del territorio cileno, ma ciò non basta a far sì che un libro epocale possa essere considerato adattato nel modo giusto.

Il giusto compromesso tra libro e adattamento cinematografico non è stato raggiunto da Bille August, che con La casa degli spiriti avrebbe potuto colpire nel segno, ma la pecca non sta solo nell’aver tagliato pezzi interi di trama, inserendo pagine facilmente dimenticabili, ma anche nel non saper usare e armonizzare una storia che perde la propria luce proprio nella narrazione.

“Così come quando si viene al mondo, morendo abbiamo paura dell’ignoto. Ma la paura è qualcosa d’interiore che non ha nulla a che vedere con la realtà. Morire è come nascere: solo un cambiamento.”

Regia - 2
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 3
Recitazione - 3.5
Sonoro - 2.5
Emozione - 2.5

2.6