Il padre dell’anno (Father of the Year): recensione del film Netflix

Leggero e confusionario, scanzonato e compagnone, Il Padre dell'anno tenta di parlare di amicizia e del rapporto padre-figlio.

Il padre dell’anno (Father of the Year) è una commedia diretta da Tyler Spindel, disponibile su Netflix dal 20 luglio, con David Spade, Nat Faxon e Joey Bragg. 

Ben si è appena laureato ed è tornato a casa con il suo migliore amico Larry. I due giovani, mentre discutono del più e del meno, hanno una di quelle conversazioni poco lucide e grottesche, in cui immaginano quale dei loro padri, in una rissa, avrebbe la meglio sull’altro. Il papà di Ben, Wayne (David Spade), è un uomo selvaggio, trasandato, tutto l’opposto rispetto al papà di Larry, Mardy (Nat Faxon) che è uno scienziato, una persona quieta e gentile, talmente mite da essere vittima di bullismo da parte del suo stesso bambino di otto anni. Quando Wayne capisce che i due ragazzi pensano sul serio che in una vera lotta lui potrebbe perdere, preso dall’orgoglio di un tale affronto, sfida Mardy in un vero combattimento.

Il padre dell’anno (Father of the Year): una trama incapace di essere credibile

Il padre dell'anno

Il Padre dell’anno, prodotto dalla Happy Madison di Adam Sandler, è un film leggero e confusionario, scanzonato e compagnone che tenta di inquadrare le sue argomentazioni sull’amicizia e sul rapporto padre-figlio. Ovviamente il sottotesto narrativo mostra tante altre tematiche che però non vengono particolarmente sostenute, come il tentativo di Ben di adescare una ragazza del suo passato, Meredith (Bridget Mendler) e il momento di incertezza esistenziale dei due protagonisti, che si trovano ad un bivio tra la fine degli studi e l’inizio di un lavoro.

Il Padre dell’anno è una pellicola che inizialmente può attrarre per la sua frivolezza e l’impaccio gentile di cui è composto; mentre va avanti, ed i personaggi si intersecano e la trama si dipana lentamente, la cosa che salta all’occhio è quanto sia completamente privo di gag, battute o momenti di vero umorismo. Il film nasce da un’idea allo stesso tempo esilarante e fragile e viene estesa per novanta minuti. In soldoni ciò che cerca di raccontare, tralasciando le sottotrame quasi inesistenti, è la storia di due padri che decidono di darsele di santa ragione, mettendo alla prova la propria virilità per riconquistare, in un certo senso, l’affetto dei propri figli, che hanno smarrito per ragioni diverse.

Il padre dell'anno Cinematographe.it

Ragionando razionalmente, si comprende bene come una trama del genere possa avere diversi problemi nel tenere in piedi la credibilità un film, o anche solo una storia. Durante lo svolgimento del film, come se non bastasse, ci sono piccoli dettagli e particolari narrativi mal posti e mal concepiti, a partire dallo sketch di un amico di Ben, che durante una serata in un bar, decide di unirsi ad una gang di motociclisti, gag che viene riproposta all’interno della trama senza che ci sia una ragione o che sia sostenuta da un momento o un percorso comico ben preciso.

E come questa ci sono altre scene scollegate dal resto della narrazione, come quando vediamo David Spade cadere nudo dal retro di un pick-up o mentre viene coinvolto in una sperimentazione scientifica assurda. Niente di tutto ciò ha davvero senso, è come se qualcuno avesse racimolato tante idee, tante situazioni differenti, ridicole o meno, e le avesse inserite tutte in un solo film, cercando di dargli un criterio e una logica, realizzando unicamente una concatenazione di eventi imbarazzante e inesistente.

Il padre dell’anno trova il suo lato positivo nelle interpretazioni di David Spade e Nat Faxon

Il padre dell'anno  Cinematographe.it

Il Padre dell’anno purtroppo è una scommessa perduta, un film senza pretese che tenta in tutti i modi di rivolgersi ad un pubblico ampio ed eterogeneo. Questo film originale Netflix però trova il giusto temperamento nelle interpretazioni di David Spade e Nat Faxon, che incarnano i loro personaggi così antitetici e diversificati con una verve travolgente, a partire da sketch assurdi tra droga, alcool, risse, bambini impertinenti e anziane moleste. In ultima analisi questo film confeziona i topoi di una commedia demenziale e li lascia interagire con una trama sventurata e irrilevante, senza che nulla però riesca, in qualche modo, a sollevarlo dal suo esito infausto.

Regia - 2
Sceneggiatura - 1.5
Fotografia - 1.5
Recitazione - 2.5
Sonoro - 2
Emozione - 1.5

1.8

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