Il cane Yago: recensione del corto dedicato ai caregiver

La recensione de Il cane Yago, il corto dedicato a chi si prende cura delle donne che si trovano a fronteggiare una malattia oncologica.

Il cane Yago, cortometraggio e spot televisivo diretto da Alessandro Guida (già regista del film Maschile Singolare) e sceneggiato da Giuseppe Paternò Raddusa ha tre interpreti principali: Giulio Corso (School of Mafia, Il silenzio dell’acqua, Luna Park) e Federica De Benedittis (che vedremo prossimamente nelle serie RAI Lea e i bambini degli altri, L’uomo delle stelle e I racconti della domenica), coppia nella finzione e nella vita, e il cane della coppia, Yago, un amico a quattro zampe davvero speciale. Lo spot va in onda sulle reti Mediaset Iris e La 5 e in forma di cortometraggio nei circuiti cinematografici partner dell’iniziativa sociale (Circuito Cinema, Massimo Ferrero Cinemas e The Space).

La coppia dovrà affrontare la peggiore delle scoperte, l’insorgenza del cancro nel corpo di lei, le cure oncologiche della ragazza e la vita di tutti i giorni che cambia radicalmente. L’uomo assiste con amore, pazienza e coraggio la sua partner durante il difficile percorso di cura. È un caregiver, si prende cura di lei insieme a Yago, membro della famiglia e cane superaffettuoso. Non c’è spazio per lo sconforto: dopo lo smarrimento dei primi giorni il ragazzo farà di tutto per sostenere la sua compagna verso un percorso di guarigione, nonostante le paure e le incertezze. La scena clou è un invito a non perdersi d’animo. La ragazza si specchia e al posto dei suoi capelli biondi c’è un parrucca nera; ma anziché scoraggiarsi si avvicina al suo compagno e l’uno di fronte all’altra ballano imitando la famosa scena tra Uma Thurman e John Travolta in Pulp Fiction.

Nella penultima scena, l’attrice osserva, dalla finestra di casa,  il suo compagno giocare con Yago sul prato, il suo sguardo racconta tutto il dolore e la gratitudine verso l’uomo che si sta prendendo cura di lei.

Una piccola opera cinematografica che mostra il suo valore nei suoi due minuti centrali.
Il titolo in questo caso può trarre in inganno, in realtà il corto/spot è totalmente incentrato sul modo in cui viene affrontata la malattia, sull’importanza delle azioni quotidiane verso la persona fragile e non più autosufficiente, in cui anche il ruolo dell’animale è determinante.
Sul finale del corto, la scritta “I Caregiver non sono eroi, sono persone che amano e che ci sono sempre”.

Il cane Yago – Premio letterario #afiancodelcoraggio: storie di vita quotidiana e di coraggio

Il corto vuole raccontare storie di uomini coraggiosi, come partner, amici, fratelli, padri o figli, che vivono a fianco di donne costrette ad affrontare una malattia oncologica e che diventano testimoni diretti della loro audacia e della loro forza: sono le storie di #afiancodelcoraggio, il Premio Letterario ideato e promosso dall’azienda farmaceutica Roche, allo scopo di dare sostegno e valorizzare la figura del caregiver, l’uomo che accompagna la donna in questo tortuoso e difficile viaggio.

Racconti di sacrificio e dedizione nei confronti delle donne colpite da un tumore, ma scritti da uomini, gli eroi di tutti i giorni, che eroi non sono, e che hanno assistito e si sono presi cura di pazienti oncologiche. Storie di vita incredibili che da quest’anno, grazie alla Fondazione Anica Academy (alta scuola di specializzazione in cinema, audiovisivo e media entertainment) diventano soggetti per il cinema allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi e realizzare cortometraggi o spot per la tv. Come Il cane Yago, appunto,  tratto dal racconto vincitore di #afiancodelcoraggio 2019-2020, di Attilio Pozzi.

“Anno dopo anno il Premio #afiancodelcoraggio si consolida come iniziativa di altissimo valore sociale in quanto concentra l’attenzione sugli uomini che assistono con coraggio una donna durante il difficile percorso di cura, ma anche perché porta alla luce lo scenario spesso invisibile in cui si muove chi affronta una malattia, in questo caso migliaia di pazienti oncologici e le persone a loro vicine” ha affermato Gianni Letta, Presidente della Giuria del Premio.

“Presiedere la giuria, oltre che un onore e un privilegio, è per me uno straordinario punto di osservazione che mi mette in contatto con le risorse di dedizione, coraggio, responsabilità diffuse nel nostro Paese, risorse per lo più nascoste e silenziose, ma determinanti per assicurare a tanti cittadini una vita degna anche nella fragilità della malattia. A questo può contribuire anche l’affetto di un animale da compagnia come il cane Yago, co-protagonista della storia che abbiamo scelto di premiare quest’anno”. 

Il cancro non colpisce solo la persona che si ammala e che vive sulla propria pelle la malattia, ma travolge e sconvolge la vita di tutta la famiglia, ed è arrivato il momento di raccontarlo, e di mostrarlo, affinché non sia più percepito come un taboo e venga affermata la necessità di  mettere in luce il prezioso ed insostituibile ruolo del caregiver.

L’evento di lancio, con l’anteprima del cortometraggio/spot, si è svolto al Chiostro del Commendatore, nel complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia. Condotto da Tonia Cartolano, giornalista Skytg24, e introdotto da Angelo Tanese, direttore generale ASL Roma 1, l’evento ha visto la partecipazione di Francesco Rutelli, Presidente Anica Academy e Giampaolo Letta, AD di Medusa Film.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 4
Sonoro - 3
Emozione - 4

3.3