Maschile Singolare: recensione del film di Alessandro Guida e Matteo Pilati

Un'opera prima che fa riflettere, commuovere, divertire.

Antonio (Giancarlo Commare) e Lorenzo (Gianmarco Saurino) sono sposati da dodici anni; è un fulmine a ciel sereno per Antonio quando durante una giornata come tante Lorenzo ammette di essersi innamorato di un altro uomo. Quanto dolore, quanti sogni infranti. Per Antonio il matrimonio non è solo una firma, un anello che unisce, è qualcosa di più, per Antonio è tutto. Il matrimonio con lui è un pezzo della sua identità, qualcosa che lo definisce e lo porta a sentirsi sicuro. Maschile Singolare, che arriva su Amazon Prime dal 4 giugno 2021, è l’opera prima di Matteo Pilati e Alessandro Guida – girato a Roma, poche settimane prima dello scoppio della pandemia -, che firmano anche la sceneggiatura insieme a Giuseppe Paternò Raddusa, film che racconta la storia di una crescita, di un percorso di iniziazione e di scoperta della propria identità.

Maschile Singolare: Antonio e le sue incertezze, tra crisi e ricostruzione

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Le certezze di Antonio sono crollate a causa della separazione; cosa farà senza Lorenzo, cosa farà lontano da lui, dalle sue braccia. Niente. Nulla ha più senso. Deve andare via dalla casa che è il loro nido d’amore, non è indipendente economicamente, non ha più la persona a cui si è aggrappato, su cui ha costruito la sua persona, le sue idee, i suoi gusti. Da lì in poi tutto sarà diverso, dovrà ricominciare da zero: un appartamento in affitto da Denis (Eduardo Valdarnini; in Suburra – La serie era Lele), un lavoro, degli amici con cui condividere vita, fatiche, gioie e dolori. Soprattutto però Antonio deve ricominciare dalla propria identità, deve riscoprire il sesso, riconoscere l’amore, conoscere l’attrazione. Maschile Singolare porta al centro la normalizzazione dell’omosessualità grazie a una scrittura che tocca le fragilità umane, le delicatezze dell’individuo. Si ride anche di sé stessi; questo è un film a tratti anche cinico grazie alla bravura di Commare che dopo aver interpretato Edoardo Incanti di SKAM Italia, qui veste i panni di un marito addolorato, disperato ma pronto a rialzarsi. Per quanto riguarda la commedia ruolo importante è quello di Michela Giraud – CCN Comedy Central News e LOL – Chi ride è fuoriche è Cristina, l’amica capace di tirarlo su con battute spesso pungenti per svegliarlo amorevolmente dal torpore in cui è finito. La storia di Antonio è quella di uno in crisi, che ora deve rimettere a posto i pezzi e per farlo deve prendere confidenza con sé stesso e con gli altri, abitanti di un mondo fino ad ora tenuto lontano perché il suo centro è sempre stato Lorenzo. Cristina e Denis, il coinquilino per lui mentore, amico, compagno in questa nuova vita da ricostruire, lo aiuteranno a intraprendere un nuovo cammino. Denis è un personaggio molto bello, poetico che porta sullo schermo un ragazzo libero, indipendente emotivamente, che vive la propria sessualità senza limiti né paure; sarà proprio lui, in vari momenti, con il suo percorso a dare la forza ad Antonio di scegliere e di cambiare il proprio punto di vista e forse anche il suo destino.

Maschile Singolare: tra rieducazione sentimentale e sessuale

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Antonio cerca a poco a poco di ricostruire la sua vita: va in palestra con regolarità per “ricostruire” anche il proprio corpo, inizia a “frequentare” app di incontri perché bisogna rimettersi in pista per poter sopportare le sofferenze di chi è stato lasciato, trova lavoro in una panetteria, lì riscopre la pasticceria, sua grande passione fin da ragazzino. La panetteria è gestita da Luca, interpretato da Gianmarco Saurino, sex symbol della fiction italiana (DOC – Nelle tue mani e Che Dio ci aiuti) che qui interpreta bene una variazione su questo tema; è con lui che Antonio ricomincia la rieducazione sentimentale. La sessualità qui serve al protagonista per riscoprirsi, ripartire da sé, capendo molto di ciò che aveva dimenticato, messo da parte, tradito della propria identità e della propria anima.

Antonio riprende in mano la propria vita, inizia a vivere come un ventottenne, ritrovandosi felice nella sua condizione di single – quel maschile singolare del titolo -, incomincia ad avere fiducia di sé. Se in un primo momento ha dovuto scoprire il suo corpo, vivendo una sessualità più libera – grazie anche alla naturalezza con cui Denis conosce molti uomini -, in seguito il giovane arriva a investire tutto, per il suo futuro, in un corso di alta pasticceria dove una cattiva maestra (Barbara Chichiarelli) fa di tutto per pungolare il suo più talentuoso studente. Antonio prima timido, dolce e delicato uomo che aveva bisogno dell’aiuto degli altri per intraprendere il viaggio, ora è un uomo altrettanto dolce e delicato ma con un bagaglio di esperienza molto più ricco che lo rende un adulto più consapevole.

Maschile Singolare: il viaggio di formazione nel film di Matteo Pilati e Alessandro Guida

Proprio nel momento in cui lo spettatore crede che il protagonista abbia trovato una sua dimensione, Antonio incontra un altro ragazzo, Thomas (Lorenzo Adorni); sembra ricadere nuovamente negli stessi errori del passato e arriva a mettere da parte di nuovo sé stesso, le proprie inclinazioni per questo nuovo amore – c’è una decisione che Antonio dovrà prendere e sarà questa a determinare se questo viaggio è valso a qualcosa o meno. Maschile Singolare ci aiuta a capire che siamo noi il centro del nostro mondo, non ci serve un amante, un amore per trovare la nostra identità. Il film si fa viaggio di formazione che porta il protagonista a capire cosa sia davvero importante per crescere e andare avanti, è una profonda analisi sull’umano.

Una commedia in cui si sorride e ci si commuove

Maschile Singolare è una commedia in cui si sorride, si riflette e ci si commuove. Si mette in scena la solitudine dell’uomo che è spesso filo conduttore dell’essere umano contemporaneo, una condizione che caratterizza gli uomini di questo film da Denis a Antonio, passando per Luca. Quello di Maschile Singolare è un racconto delicato di un giovane alla ricerca di sé e lo spettatore vive assieme al protagonista tutte le fasi del suo percorso dall’abbandono, al senso di perdita e smarrimento fino alla scoperta della propria forza interiore. L’educazione sentimentale di Antonio è esplorazione, sperimentazione, il film che la racconta è fatto di dialoghi sfrontati e di un po’ di irriverenza, di personaggi autentici che si mostrano con forza di fronte all’occhio cinematografico. C’è qualche difetto e un po’ di già visto ma Maschile Singolare ha in sé una grande energia dettata dalla passione di chi ha fatto parte di questo progetto, dal cast tutto a fuoco e dalla sincerità del testo che non ha mai paura né di sorridere, né di commuoversi.

Maschile singolare è su Amazon Prime Video dal 4 giugno 2021, prodotto da Rufus Film in collaborazione con MP Film e distribuito da Adler Entertainment.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 4
Sonoro - 3.5
Emozione - 4

3.7