Entierro: recensione del documentario su Carmengloria Morales

Entierro è disponibile dal 12 luglio su Google Play, Chili Tv e The Film Club, oltre che in alcune sale cinematografiche e in alcuni luoghi di arte e cultura.

Presentato in Italia al Biografilm Festival e allo Sguardi Altrove Festival, Entierro è un documentario biografico realizzato da Maura Morales Bergmann e dedicato alla pittrice Carmengloria Morales. Un documentario scritto con la cenere, tanto per citare la stessa regista, che torna sui propri passi dopo il tragico incendio del 2016 che ha distrutto gran parte dell’atelier dell’artista e del girato. Eppure, proprio grazie a questa disgrazia, la regista ha colto l’occasione per riscrivere la storia, che si veste di un nuovo manto di racconto nel racconto: da un lato la vita e le suggestioni dell’artista ormai anziana e la vita stessa del documentario.

Entierro: uno sguardo sull’arte di Carmengloria Morales

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Nata in Cile ma trapiantata in Italia negli anni Cinquanta, Carmengloria Morales è una delle artiste più attive e vivaci della sua generazione. La sua ricerca parte dalle suggestioni e dai colori della sua terra di origine, da cui si è dovuta distaccare forzatamente, per arrivare alla pura forma astratta. Nella sua elaborazione artistica, condivisa passo passo in Entierro, la Morales fa una profonda riflessione sulla materia e sulla consapevolezza del fruitore del trovarsi di fronte a un prodotto della mente e della mano, che filtra la natura attraverso il raziocinio e i sensi. Un’artista raffinata ed energica, che ha intrecciato la sua ricerca con l’incontro di numerosi colleghi i cui nomi sono entrati a buon diritto nei libri di storia dell’arte e della lettueratura. Da Lucio Fontana a Pierpaolo Pasolini, la Morales è stata amica e compagna d’arte stimata di tanti intellettuali di riferimento del secolo scorso.

Maura Morales Bergmann, – oltre ad essere un’affermata direttrice della fotografia (ha firmato Santiago, Italia di Nanni Moretti) e regista esordiente con questo documentario – è la nipote di Carmengloria. La regista ha costruito il ritratto della zia nel corso di quasi due anni di riprese, quelli che hanno preceduto l’incendio del 2016. In Destierro (questo il nome del film originario) la pittrice conversa con Jorge Arriagada, un musicista cileno che – come la Morales – non è mai rientrato in patria. Quello che è rimasto di quelle riprese la Bergmann lo riesuma con cura e lo rimonta in una cornice nuova, e resta la colonna portante del documentario.

La patria, la musica, l’arte

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I momenti di dialogo tra la Morales e Arriagada regalano al prodotto finito un’aria di familiarità e allo stesso tempo la vivacità di un dibattito culturale e umano di altissimo livello. Sicuramente un buon modo per mostrare la personalità più autentica dell’artista e per osservarla in uno dei contesti in cui le è più congeniale esprimersi.

Altrettanto eloquenti sono le immagini che Maura Morales Bergmann alterna al dialogo: fotografie di un passato ormai lontano, paesaggi cileni, incontri ravvicinati con le opere dell’artista e i ricordi di chi ha condiviso con lei un pezzo di vita. Particolarmente importanti, tra tutte, sono appunto le testimonianze visive dell’arte della Morales, che la inquadrano innanzitutto come intellettuale e artista riportando il fuoco sulla sua produzione, mai davvero slegata alla sua vicenda umana.

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Il volto espressivo dell’artista è, insieme ai suoi quadri, il protagonista assoluto di questo lungo amarcord intellettuale, raccolto e re-interpretato con delicatezza dalla nipote. Inoltre, l’eccezionalità dell’incendio – per quanto abbia avuto un impatto traumatico nelle vite e nel lavoro dell’artista e della nipote regista – è riuscito a creare un unicum narrativo, un evento irripetibile. La straordinaria imprevedibilità della vita ha illuminato questa storia dei toni del non-ritorno e dell’emergenza di salvare i residui di qualcosa che è andato distrutto. L’arte, che si alimenta anche di sventure, ne trae giovamento, così come Entierro: non possiamo sapere come sarebbe stato Destierro, ma possiamo assicurare il fascino totale del figlio ustionato.

Entierro è disponibile dal 12 luglio su Google Play, Chili Tv e The Film Club, oltre che in alcune sale cinematografiche e in alcuni luoghi di arte e cultura.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2
Sonoro - 3.5
Emozione - 2.5

2.6