Bif&st 2017 – Cronaca di una passione: recensione del film di Fabrizio Cattani

Presentato come Evento Speciale al Bif&st 2017, Cronaca di una passione di Fabrizio Cattani è un film doveroso e toccante.

Presentato nella sezione Eventi Speciali presso un gremito Multicinema Galleria di Bari nell’ambito del Bari International Film Festival 2017, Cronaca di una passione è uno struggente e toccante racconto ispirato a fatti realmente accaduti. Diretto dal regista Fabrizio Cattani (Maternity Blues), il film è interpretato da due straordinari Vittorio Viviani e Valeria Ciangottini.

Giovanni e Anna sono una coppia di sessantenni che gestisce una trattoria molto amata e frequentata dal paese in cui vivono. La vita dei due coniugi trascorre nella solita e semplice routine: il lavoro, i contatti con il figlio che vive con moglie e figli in un’altra città, la gestione della loro casa. Quando una cartella esattoriale delle tasse, non in regola, arriva prepotentemente nelle mani di Anna, la loro vita cambia completamente. Molto rapidamente e nel silenzio assordante di una comunità che poco può fare, Anna e Giovanni perdono pian piano tutto quello che hanno guadagnato nella loro vita.

Cronaca di una passione è il racconto singolo di situazioni familiari e sociali più che mai attuali

Cronaca di una passione

Il film realizzato da Fabrizio Cattani si propone di essere portavoce di un compito fortemente importante. L’obiettivo – centrato – di Cronaca di una passione è raccontare una verità, indignare, portare alla riflessione. Il percorso di Anna e Giovanni è un calvario che non vede immediate vie d’uscita. L’uomo, dopo un primo momento di grande smarrimento, comincia a rimboccarsi le maniche. Dapprima per risolvere la questione finanziaria, poi per cercare un nuovo lavoro e così riportare dignità al nucleo coniugale. Sua moglie, allo stesso modo, cerca di nascondere a conoscenti e familiari il grande disagio a cui deve far fronte assieme a suo marito.

Primi piani molto frequenti ed intensi rendono estremamente tangibile la sofferenza, spesso soffocata, dei due protagonisti. Vittorio Viviani e Valeria Ciangottini sono struggenti nelle loro interpretazioni sempre ponderate, ma tristemente toccanti ed autentiche. A tal riguardo, una certa lentezza di racconto – che si nota in modo particolare nella parte centrale del lungometraggio – ci porta sempre più vicini al dramma senza fine di Giovanni e Anna.

Cronaca di una passione: dalla realtà dei fatti al racconto cinematografico

Cronaca di una passione

Il film si riferisce a fatti di cronaca realmente accaduti. In particolare alla tragica storia dei coniugi De Salvo, di Bari. Salvatore De Salvo ed Antonia Azzolini sono le vere figure di questo tragico calvario. La coppia, dopo aver mandato decine di lettere e richieste d’aiuto alle autorità furono abbandonate a loro stesse. Tra promesse non mantenute e illusioni al limite del rispetto umano, Salvatore e sua moglie decisero, nel 2012, di compiere il gesto estremo stanchi e delusi da coloro che avrebbero potuto metter fine al loro fortissimo disagio.

Cronaca di una passione è allora una forte testimonianza. Un racconto quanto più vero e crudo e capace di smuovere tutte le coscienze.

La trasposizione cinematografica di una storia di questo tipo riflette, come un documento giornalistico, uno spaccato della nostra attualità in cui, sempre più spesso, gli onesti, i deboli e gli umili sono i primi a cadere. Il gesto conclusivo di Giovanni e Anna diventa comprensibile quando il presupposto di una vita al limite della dignità umana non è più concepibile.

Cronaca di una passione

Regia - 4
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 4
Recitazione - 4.5
Sonoro - 3.5
Emozione - 4

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