Crimson Peak: recensione

I fantasmi esistono, li vedo da sempre. Il geniale Guillermo Del Toro torna al suo primo amore: le ghost Stories. Dopo il fantascientifico Pacific Rim ecco arrivare Crimson Peak nuova fatica del regista messicano, che fa un passo indietro e ci riporta in luoghi fatiscenti e misteriosi dove non tutto è come sembra. Fai attenzione a Crimson Peak, è questa la frase di avvertimento che la defunta madre di Edith Cushing sussurra alla sua giovane figlia pochi giorni dopo essere morta. Un evento che scuoterà la vita della ragazza, tanto da farla diventare un’autrice di storie horror; un’attrazione, quella per il mistero, che la porterà a conoscere l’affascinante Sir Thomas Sharpe e a sposarlo. Ma il matrimonio non è dei più felici, Edith infatti si trasferirà in Inghilterra, nella fatiscente Allerdale Hall, villa decadente che a causa di una particolare polvere rossa che si trova nel sottosuolo macchia di color sangue la terra, per questo evento il luogo viene chiamato Crimson Peak. Molto presto la ragazza si renderà conto che l’avvertimento di sua madre era fondato. Cosa nascondono Thomas e sua sorella Lucille? E chi è la misteriosa presenza che infesta la casa?

Crimson Peak

Tom Hiddleston e Mia Wasikowska in una scena di Crimson Peak

Guillermo Del Toro ci riporta nelle suggestive ambientazioni del Labirinto del Fauno, creano un luogo misterioso ed affascinante, scenografie costruite ad hoc che sembrano prendere vita da un libro di fiabe horror: palazzi fatiscenti, stanze ricoperte di falene e di disegni incredibili, il tutto ornato da un colore rosso sangue che rende l’ambientazione irresistibile. Purtroppo per Del Toro non basta questo a trasformare una pellicola in un capolavoro, eccoci quindi a dover fare i conti con una trama banale e poco interessante, che “omaggia” i suoi lavori precedenti come il già citato Labirinto del Fauno e La Spina del Diavolo (come regista) e anche La Madre e The Orphanage di cui è produttore esecutivo. Nulla di nuovo sotto il sole quindi, una storia trita e ritrita di segreti (piuttosto intuibili) e di fantasmi che poi così misteriosi non sono. Rimane a sostegno una fotografia meravigliosa e una tecnica registica che ben conosciamo e che apprezziamo da anni, indubbiamente non è poco ma nemmeno si può definire abbastanza.

Crimson Peak: un cast stellare per il film di Guillermo Del Toro

Fortunatamente per il film Crimson Peak ha dalla sua un cast come pochi: i protagonisti Mia Wasikowska incredibilmente brava nel ruolo di Edith, dolce e delicata ma allo tempo stesso forte ed indipendente, al suo fianco Tom Hiddleston non delude (come al solito) le aspettative portando sullo schermo un personaggio misterioso e affascinante. Ma a colpire profondamente è Jessica Chastain, la sua Lady Lucille Sharpe è ambigua, intrigante e misteriosa, volutamente sopra le righe e contraddistinta da una vena di follia sempre sull’orlo dell’esplosione. Non pervenuto Charlie Hunnam nel ruolo del Dott. McMichael, ben conosciamo le capacità attoriali di Hunnam (protagonista di Sons of Anarchy) ma il personaggio del Dottore è abbastanza piatto e di poca utilità ai fini della storia.

Crimson Peak

Jessica Chastain è Lady Lucille Sharpe

Nonostante le buone intenzioni e il nome di Guillermo Del Toro, Crimson Peak è un film poco accattivante o intrigante, sicuramente riuscito sotto il profilo stilistico e visivo ma decisamente poco interessante a livello di trama e storia; per chi non conosce il lavoro del regista messicano la pellicola potrebbe risultare gradevole ma per chi, come noi, ha seguito il suo iter lavorativo, Crimson Peak risulta uno dei suoi film meno riusciti, che non porta nulla di nuovo. Anzi, la storia, i personaggi e le ambientazioni danno un senso di déjà vu che stona con le aspettative.

 

Giudizio Horror House

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 3

3.2

Voto Finale