Venezia 75 – Continuer (Keep Going): recensione

L'opera di Joachim Lafosse mostra senza fronzoli la discordia di due persone che tentano di riconciliarsi e di fuggire da loro stessi continuamente.

Continuer (Keep Going) è un film diretto da Joachim Lafosse, presentato nella sezione Giornate degli Autori durante la 75 Mostra del Cinema di Venezia, e interpretato da Virginie EfiraKacey Mottet Klein e Diego Martín. Il film di Joachim Lafosse racconta la storia di Sybille, una madre francese che intraprende un viaggio a cavallo con il figlio Sam attraverso il suggestivo e disincantato territorio del Kirghizistan.

Continuer (Keep Going), adattamento cinematografico del romanzo di Laurent Mauvignier, esercita un potere assoluto sulla mente dello spettatore, poiché ha la capacità di trasportare all’interno di un’avventura profonda, sia visiva che interiore. Sybille deve fare i conti durante il viaggio con il rapporto inquieto che ha con Sam che, parallelamente, non si capacita di essere stato trascinato in quel posto così desolato e inospitale. Seguire la madre in Kirghizistan è una (non) scelta ai suoi occhi insensata.

Continuer (Keep Going) Cinematographe.it

Continuer (Keep Going): il film di Joachim Lafosse, presentato durante la 75 Mostra del Cinema di Venezia

Ma il film è molto più profondo e sensibile di ciò che appare. Attraversare sconfinate distese desertiche per Sybille e Sam è solo un’opportunità di trascorrere un po’ di tempo insieme, ma ciò che inizialmente sembra un viaggio semplice, lontano dalla civiltà e dal caos, si trasforma e diventa un percorso tortuoso e psicologico, il ritratto di due esseri umani che devono risolversi, che si trovano a dover affrontare la loro dissoluzione familiare.

Continuer (Keep Going) rapporta con grande intelligenza l’andamento emotivo dei due personaggi con i paesaggi, cogliendo ogni dettaglio fisico ed estetico sia dei protagonisti che del luogo che li ospita. L’attrice belga Virginie Efira è assolutamente convincente in un ruolo come Sybille, una donna divisa tra la sua indipendenza e l’urgenza di dover recuperare il rapporto con il figlio, che ha subito e sofferto la sua assenza per anni. Parallelamente Kacey Mottet-Klein interpreta con grande spigolosità e livore il ruolo di questo giovane adulto violento e solitario, che preferisce la compagnia del suo cavallo a quella di qualsiasi altra persona, un’anima erratica che ha bisogno di una guida.

Continuer (Keep Going) Cinematographe.it

L’opera di Joachim Lafosse mostra senza fronzoli la discordia di Sam e Sybille, due persone che tentano di riconciliarsi e di fuggire da loro stessi continuamente, come in un’ellissi implacabile; si circondando della loro solitudine e della presenza, spesso forzata, dell’altro, pronti a perdersi e a cercarsi, arrivando a comprendere che ciò che c’è tra loro è una combustione. Lafosse ci dona abbastanza dettagli e informazioni, spesso cadenzati e sviscerati lungo tutto il film, distribuisce frammenti ad un ritmo lento, portando lo spettatore a chiedersi inevitabilmente se questo rapporto, questa avventura madre-figlio sia una cosa giusta o sbagliata in fin dei conti.

Continuer (Keep going), come da titolo, dichiara quanto i due protagonisti possano o debbano riuscire ad andare avanti, a continuare nonostante il loro sia un rapporto disgregato, difficile da rimettere in piedi. L’ostilità e la riflessività dei due personaggi si contrappongono perfettamente, dando al film la sensazione che di li a poco accadrà qualcosa di indicibile, un’implosione. Ma i dialoghi sono spesso taciuti, le parole muoiono prima di trovare la luce, anche se con fatica. La verità è un luogo desertico che ha le sue vette e le sue pianure e per accedervi Sam e Sybille si perdono, si riflettono nella consapevolezza che devono continuare a combattere, che è già qualcosa da cui partire.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 2.5

3.1