Bill Russell: la leggenda dell’NBA: recensione del documentario biografico Netflix

Il documentario Bill Russell: la leggenda dell'NBA, che ripercorre la carriera del più vincente giocatore di basket di tutti i tempi, è disponibile su Netflix dall'8 febbraio.

Bastano meno di 3 minuti di Bill Russell: la leggenda dell’NBA, per comprendere la straordinarietà della carriera cestistica, ed extra campo, del giocatore di basket più vincente di tutti i tempi. Il documentario, prodotto da Netflix e disponibile sulla piattaforma dall’8 febbraio, ripercorre il cammino sportivo ed umano di un’icona capace di vincere 11 titoli NBA e, al contempo, di schierarsi in prima linea nella lotta per i diritti civili. Tra le strade e i palazzetti si staglia il racconto di un vero e proprio lottatore, dentro e fuori dal campo, cadenzato dalle parole dei campioni del presente e del passato, dalle immagini d’archivio e dall’inconfondibile risata della leggenda dei Boston Celtics, scomparsa a luglio del 2022, all’età di 88 anni.

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Bill Russell: la leggenda dell’NBA – un racconto biografico in due parti

Bill Russell: la leggenda dell'NBA cinematographe.it

“Un’icona, una leggenda, un pioniere. La quintessenza del campione”. Sono queste le parole con cui Stephen Curry definisce Bill Russell, il giocatore “con più anelli che dita” che nel documentario dedicatogli da Netflix, in occasione della sua scomparsa, viene raccontato in tutta la sua genuinità e in tutta la sua intelligenza. Suddivisa in due parti, poiché difficilmente condensabile in un singolo lungometraggio, la pellicola si interrompe circa a metà della carriera del cestista, nel momento in cui, dopo il ritiro del compagno di squadra Bob Cousy, stella di Boston Celtics, ci si chiede se Russell sia in grado di portare avanti da solo la dinastia della franchigia, quella dinastia che in realtà, per suo merito, diviene la più vincente della storia della pallacanestro.

Un’interruzione da non considerare, che vede un dopo seguire un prima senza grandi variazioni: il racconto della carriera prosegue, le vittorie continuano ad inanellarsi e ad arricchirsi di rivalità, quella tra Celtics e Lakers e, soprattutto, quella tra lo stesso Bill Russell e Wilt Chamberlain, fino ad arrivare agli ultimi due campionati vinti nella doppia veste di giocatore e allenatore, dopo l’addio dello storico manager Red Auerbach, e agli ultimi anni di un’esistenza che ha saputo cambiare uno sport, facendosi iniziatore di un basket difensivo moderno, ed il rapporto tra il professionismo sportivo e i diritti civili.

Sfumature bianche e nere di una carriera

La leggenda dell'NBA cinematographe.it

“Ho lottato per i diritti dell’uomo, di tutti gli uomini, razze, religioni. Forse marcerò sempre dietro un tamburo lontano. Forse non riuscirò mai a coglierne il ritmo. Ma ci proverò”. Mentre immagini d’archivio scandiscono il procedere di un cammino costellato di successi, le parole dello stesso Bill Russell risuonano rumorose, come quelle di chi ci ha sempre messo la faccia, con coraggio, senza mai tirarsi indietro, tanto davanti a un rimbalzo all’interno del palazzetto, quanto di fronte agli orrori perpetrati da una società razzista. Gli stralci delle sue interviste si alternano alle parole dei cari, alle voci di compagni ed eredi di altissimo prestigio, da Kareem Abdul-Jabbar a Magic Johnson, che testimoniano il talento del cestista al pari del valore dell’uomo.

Bill Russell cinematographe.it

Uno dei primi a comprende il proprio status, a sfruttarne clamore e visibilità nel tentativo di aprire gli occhi a un mondo cieco. Larry Gordon (Hellboy, Watchman), Ross Greenburg (A Season with Navy Football) e Mike Richardson (The Umbrella Academy), alla produzione per conto di Netflix, rendono un giusto omaggio a una leggenda che non va dimenticata, dipingendone le gesta a tinte bianconere, con immagini d’archivio che calpestano un parquet vecchio più di 60 anni, e raffigurandone un ritratto a tutto tondo: dalla giovane promessa del basket arrivata a Boston nel 1956 “all’icona, la leggenda, il pioniere” scomparso nel 2022. Bill Russell ci ha lasciato ma Netflix ha voluto essere testimone e ricordare un vero e proprio gigante nello sport e nella vita, di cui rimarrà fresco il ricordo nella mente di chi ama il basket e nel cuore di chi sa cosa Bill Russell abbia significato per gli anni ’60 e nella lotta per l’uguaglianza.

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Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3.5
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.5

3.5

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