Ancora più bello: recensione del film di Claudio Norza con Ludovica Francesconi

Sequel di Sul più bello, arriva al cinema Ancora più bello, il secondo capitolo della “incasinatissima” vita della giovane Marta.

Dopo il successo ottenuto lo scorso anno da Sul più bello, esce il 16 settembre nelle sale italiane il sequel Ancora più bello, secondo capitolo della trilogia che si concluderà nel 2022 con Sempre più bello. Il film, diretto da Claudio Norza, arriva nei cinema con Eagle Pictures e la speranza è quella di bissare l’ottima accoglienza di pubblico della precedente pellicola, diretta da Alice Filippi e presentata alla scorsa Festa del Cinema di Roma.

Ancora più bello, la teen comedy che sdrammatizza la realtà

Ancora più bello

In Ancora più bello torniamo a seguire le vicende di Marta (Ludovica Francesconi), alle prese con problemi di cuore e di salute. La storia con Arturo, il bello e impossibile del primo film, è finita, i problemi con la mucoviscidosi invece no, e la ragazza è infatti ancora in attesa di un trapianto di polmoni. Per fortuna che ci sono sempre i suoi amici e angeli custodi Federica (Gaja Masciale) e Jacopo (Jozef Gjura) a sostenerla. Nel frattempo, però, nella vita di Marta entra Gabriele (Giancarlo Commare), disegnatore affascinante e sensibile, con il quale inizia una nuova relazione. Fino a quando il giovane ottiene un lavoro che lo terrà 10 mesi a Parigi, e quindi il loro diventa un rapporto a distanza, con tutti i problemi del caso. Problemi che a un certo punto sembrano diventare insormontabili. Ma l’ospedale pare avere delle buone notizie per Marta, che non ha più tempo da perdere.

Anche nella teen comedy Ancora più bello troviamo la medesima atmosfera del primo capitolo: colori e ambientazioni restano invariati, solo che ai luoghi di Torino si aggiungono anche i (pochi) posti di Parigi. C’è sempre l’intento di sdrammatizzare quella che non è certo una felice situazione per Marta, che convive da sempre con una precaria condizione di salute. Una messinscena che rispecchia l’umore della protagonista: così come l’esterno si manifesta in diversi colori vivaci, anche “l’interno” di Marta vuole essere percepito come gioioso e felice. Una finzione ben recitata che sul finale crolla, regalandoci forse il momento più bello della pellicola.

Le sottotrame di una commedia non sempre allegra

Ancora più bello

Pellicola che, a differenza del primo capitolo, non si concentra totalmente sulla vicenda amorosa del personaggio principale. Le sottotrame di Ancora più bello sono almeno tre e toccano tematiche attuali, filtrate da un’ottica adolescenziale. C’è Jacopo che non riesce a trovare il ragazzo che fa per lui, e decide di affidarsi dunque a un’app di incontri che però, alla fine, finisce per risucchiarne le energie. C’è il personaggio secondario di Rebecca (Jenny De Nucci), influencer da milioni di follower che inizia di nascosto una relazione con lo sfigatissimo Giacomo (Riccardo Niceforo) e deve decidere se continuare a inseguire l’apparenza o poter godere della sostanza. C’è Federica che inizia un nuovo e importante lavoro in ambito informatico, ma deve affrontare problemi di non poco conto con il proprio capo. Essendo delle sottotrame, appunto, è normale che siano state affrontate con una certa superficialità e mancanza di approfondimento. Soprattutto nell’ultima, però, si percepisce maggiormente l’assenza di direzione verso dinamiche più verosimili, che l’avrebbero di fatto resa più completa (da segnalare, in ogni caso, il pittoresco cameo di Loredana Bertè).

Ancora più bello segna l’esordio sul grande schermo di Claudio Norza, regista prettamente televisivo che ha diretto numerosi episodi per svariate serie tv, come Un medico in famiglia, La squadra, Compagni di scuola, Cuori rubati e Baciati dall’amore. Norza, come detto, non tradisce lo spirito del progetto, accogliendo l’eredità di Alice Filippi e confezionando un’opera allegra e fresca che non deluderà le aspettative dei fan del primo film. La sceneggiatura di Roberto Proia si dimostra capace di affrontare con leggerezza svariati temi anche decisamente drammatici: sebbene sia una commedia rivolta principalmente a un pubblico di giovani, a tratti la vicenda narrata abbandona l’aura ironica per far compiere ai propri personaggi – che qui evolvono e crescono – scelte inaspettate per un teen movie che resta comunque condito da buoni sentimenti e ottimismo. Rendendo i protagonisti, di fatto, più veri.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 2.5
Sonoro - 3
Emozione - 3

2.8