A proposito di donne: recensione del film con Whoopi Goldberg

A proposito di donne è una storia di nascita e di morte, di voglia di libertà e di inizi, di desideri e di nuove fughe.

Tre donne, tre amiche a cui la vita non ha fatto sconti sono le protagoniste di A proposito di donne, il film di Herbert Ross, del 1995 con Whoopi Goldberg, Mary‑Louise Parker, Drew Barrymore e un giovane Matthew McConaughey. Ross racconta una storia di donne, riflettendo sulla violenza, a cui molto spesso queste ultime sono abituate, sulla vita e in parte sulla società.

A proposito di donne - cinematographe.it A proposito di donne: tre donne e le loro storie

Jane (Whoopi Goldberg) è una cantante blues omosessuale che si è da poco lasciata con la fidanzata di sempre, Robin (Mary‑Louise Parker), un’agente immobiliare molto riservata che nasconde dietro il volto pallido e la magrezza un dramma profondo e Holly (Drew Barrymore) una frizzante ventenne fidanzata con Nick, il chitarrista del gruppo di Jane. Le tre ad un certo punto si incontrano, si conoscono e si ritrovano e inizia per loro un viaggio che le porterà a conoscersi meglio e a crescere. Si intrecciano così tre esistenze diverse ma tutte difficili, quella di Jane nera, omosessuale durante un periodo in cui essere tutte queste cose era complicato nella bella ma a tratti incomprensibile America abitata da molte luci e da altrettante ombre, quella di Robin malata di Aids in un momento storico in cui le persone affette da questa malattia erano dei segnati, “lebbrosi”, visti con paura e sospetto, quella di Holly, libera, amante degli uomini, prende le botte dal fidanzato che perennemente fatto si dimentica dove mette i soldi della droga venduta e la droga stessa. Raccontarsi e aiutarsi, fanno questo le tre, mentre compiono questo viaggio in macchina e iniziano in una città diversa, una nuova vita, lontano dai problemi ma i nodi vengono al pettine e il passato o il presente tornano ad affacciarsi (la morte dell’ex fidanzato, la malattia).

A proposito di donne -Cinematograph.itA proposito di donne: una storia di morte e di nascita

A proposito di donne è una storia di nascita e di morte, di voglia di libertà e di inizi, di desideri e di nuove fughe. A tratti sembra prendere le mosse, soprattutto nella figura di Holly – che diventa all’inizio del film una fuorilegge perché colpevole della morte del fidanzato –, dal film di Ridley Scott, Thelma & Louise ma, mentre quest’ultimo non è invecchiato, non si può dire la stessa cosa dell’opera di Herbert Ross.

Un punto in cui A proposito di donne fa il suo lavoro è sicuramente il racconto dell’amicizia al femminile, di questo “sentire insieme”, partecipare al dolore dell’amica perché in un modo o nell’altro si è vissuto almeno una volta qualcosa di simile. Jane, Robin e Holly si preparano a organizzare, o a cercare l’ultima follia, l’ennesima avventura insieme, ed è questo il centro del film, la comunanza, la “sororità” travolgente. Robin e Jane aiutano Holly, Jane cura Robin, si crea un rapporto speciale mai lacrimevole, mai pietoso. Il cantare insieme in macchina, il divertirsi, il litigare addirittura, fanno da contrappunto alla storia stessa, sostenendo gli sguardi, gli abbracci delle protagoniste.

Quest’onda d’amore si fa ancora più potente quando le altre vengono a scoprire la malattia di Robin, malattia che non la lascia in pace, un inferno che la distruggerà a poco a poco; ma non è sola, l’aiuteranno Jane e la madre.

A proposito di donne - Cinematographe.itA proposito di donne: un film che resta un passo indietro

Se è molto riuscito il discorso sul femminile, a risultare meno piacevole è il modo di raccontare questa storia che risente del tempo, dello spazio, dei mondi cinematografici e non, che sono arrivati dopo, o forse anche prima ma che non hanno subito come A proposito di donne il trascorrere del tempo.

A proposito di donne sarebbe potuto essere anche un racconto sulla società americana degli anni ’90 – che emerge, a volte, a tratti, anche solo per pochi istanti, nelle parole di Holly quando parla di Jane e della sua omosessualità, in quelle della madre di Robin – invece resta un piacevole racconto di donne grazie all’interpretazione delle protagoniste ma niente di più.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 3

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