Truth Be Told: recensione della serie Apple TV+ con Octavia Spencer

La nostra recensione della nuova serie di Apple TV+ Truth Be Told con protagonisti Octavia Spencer, Aaron Paul e Lizzie Caplan.

Il 3 ottobre 2014 arriva su iTunes il podcast Serial. Attraverso la voce e lo storytelling accattivante della giornalista Sarah Koenig, Serial diventa ben presto il podcast dei record sfruttando un elemento narrativo sempre vincente: il true crime. Il programma nel corso degli anni ha ispirato tanti altri prodotti simili e paralleli (tra i quali figura anche l’imperdibile podcast italiano Veleno, narrato da Pablo Trincia) che hanno sfruttato l’aura che lo circonda e il suo enorme successo. Kathleen Barber nel 2017 ha scritto un romanzo (di finzione) ispirato proprio a Serial; si intitola Are You Sleeping e ora, con il titolo Truth Be Told, è diventato una serie di Apple TV+.

Arrivata sul servizio streaming il 6 dicembre 2019 la serie ha come protagonista il Premio Oscar Octavia Spencer (The Help), affiancata tra gli altri da Aaron Paul (Breaking Bad) e Lizzy Caplan (Masters of Sex). Racconta la storia della podcaster true crime Poppy Parnell (Spencer), la quale ha avuto successo per aver seguito la storia di Warren Cave (Paul), un ragazzo incriminato per l’assassinio del suo vicino di casa. Cave si è sempre dichiarato innocente e ora, molti anni dopo, emergono delle nuove prove che potrebbero davvero portare alla riapertura del caso. Poppy si sente responsabile per aver potenzialmente condizionato – con la sua copertura mediatica – la condanna dell’uomo e ora farà di tutto per redimere Warren e, in qualche modo, anche se stessa.

Truth Be Told - Cinematographe.it

Truth Be Told e la sua protagonista troppo ambiziosa

Truth Be Told ha dalla sua il fascino che spesso accompagna le serie TV di stampo investigativo. Non sappiamo se Warren abbia commesso o meno il crimine di cui viene accusato. Conosciamo solo le conseguenze che tale condanna ha avuto su di lui, su sua madre, sulla famiglia dell’uomo ucciso e sulla stessa Poppy che dalla quella tragedia ha tratto un’enorme fortuna. Ora assistiamo alla riesumazione delle colpe e dei misfatti, degli altarini e degli alibi con la certezza che la protagonista di Truth Be Told sia tutto tranne che un’eroina.

La Poppy della Spencer è un essere umano ambizioso, ma spesso egoista. Il suo tornaconto viene prima di qualunque altra cosa. I tentativi di riapertura del caso di Warren non sono spinti da un particolare senso di giustizia, ma puramente da un freddissimo tornaconto personale: che si tratti del senso di colpa da espiare o del desiderio di tornare sotto i riflettori sfruttando per l’ennesima volta una storia che rischia di lasciare parecchie vittime (morali ed effettive) dietro di sé. Poppy passa sopra le storie degli altri, le racconta per una fantomatica sete di verità, ma è il successo quello che cerca. L’ha ottenuto, ma lo deve mantenere.

Truth Be Told - Cinematographe.it

Truth Be Told è un prodotto mediocre

Accattivante, quindi, questo Truth Be Told. Su questo non c’è dubbio. E il cast? Il cast è guidato da un’attrice, la Spencer, che è davvero sempre brava, ma attorno a lei spesso viviamo una certa mancanza di credibilità. Paul e la Caplan sono mediocri (quest’ultima veste i panni delle due gemelle Josie e Lanie Buhrman, figlie della vittima e figure misteriose nell’economia della storia), e il corollario di personaggi secondari si accontenta di esistere, più che di colpire per davvero.

Il confezionamento generale, misteri da risolvere a parte, lascia altrettanto a desiderare. Truth Be Told non è uno show brutto, non è noioso, non è particolarmente difficile seguirlo con curiosità, ma galleggia nel limbo del “nulla di che”. Troppo spesso la serie si ferma a ingozzare lo spettatore con product piacement Apple (iTunes nominato nelle prime battute, iPhone sempre in mano, giochi per smartphone che appartengono all’azienda e così via) che risultano estremamente indigesti e, con la stessa frequenza, ci ritroviamo a desiderare la funzione “avanti veloce”.

Truth Be Told - Cinematographe.it

Apple TV+ punta sui grandi nomi per debuttare su un mercato – quello delle piattaforme online – che sta diventando ridicolmente colmo di offerte e che, secondo gli ultimi sondaggi, non sta facendo altro che spingere lo spettatore verso lo streaming illegale. Dopo l’apprezzata Dickinson, il meno interessante The Morning Show e l’accattivante Servant, Truth Be Told si piazza nel mezzo, senza infamia e senza lode: una serie TV che fa alzare le spalle e che porta lo spettatore e vagare verso lidi migliori.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 2.5
Recitazione - 2.5
Sonoro - 2
Emozione - 2.5

2.4

Tags: Apple TV+