Kidding: recensione dei primi due episodi della serie tv con Jim Carrey

Parte alla grande Kidding, la nuova serie tv con protagonista Jim Carrey emoziona sotto tutti i punti di vista. Lo show arriverà a novembre su Sky Atlantic

Vi è mai capitato di piangere e ridere contemporaneamente? È una sensazione talmente strana, che manda in confusione, perché è alternata da brividi e una sensazione di leggerezza nelle spalle. Durante la visione dei primi due episodi di Kidding – Il Fantastico Mondo di Mr. Pickles, lo show a metà tra dramma e commedia indie diretto da Michel Gondry e interpretato da Jim Carrey, potreste ritrovarvi a provare questa insolita sensazione. Le prime due puntate della serie tv, presentate in anteprima al Fest – Il Festival delle serie tv di Milano, introducono i personaggi che abiteranno i 10 episodi scritti da Dave Holstein, co-produttore di Weeds, e che andranno in onda dall’11 novembre su Sky Atlantic.

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Il protagonista di Kidding è Jeff Piccirillo (Jim Carrey) presentatore televisivo, famoso per il programma dedicato ai più piccoli e molto apprezzato anche dai genitori intitolato Mr. Pickles’ Puppet Time. Qui Jeff interpreta il canzoniere Mr. Pickles ed incontra tantissimi pupazzi antropomorfizzati con cui canta e vive tantissime avventure. Se in tv Jeff/Mr. Pickles vive in un mondo colorato ed edulcorato, nella realtà sembra essere all’inferno perché si trova ad affrontare uno dei periodi più difficili della sua vita: l’elaborazione della morte di uno dei suoi figli gemelli, la separazione dalla moglie e la scoperta della sua nuova relazione sentimentale, il cambio abitazione e il difficile rapporto con l’altro figlio che si appresta ad essere un adolescente turbolento. Una centrifuga di sentimenti che la vita propone e che la serie tv, grazie alla maestria di Holstein e Gondry, autori che hanno già dimostrato grande sensibilità nel raccontare storie di facile immedesimazione, ricche di fantasia, ironia e momenti drammatici.

È difficile infatti separare i due mondi di Jeff/Mr. Pickles: da una parte bisogna essere sempre sorridente, dall’altra parte, il lato dove sarebbe opportuno dar sfogo sincero ai propri sentimenti, è necessario sfoggiare un po’ di sana finzione per non mandare i rapporti personali all’aria. È proprio qui il nodo centrale di Kidding: perché non si parla mai apertamente dei propri stati d’animo? Perché si costruisce un mondo dove da piccoli ci raccontano favole e da grandi, quando la favola raramente esiste, si è costretti a fingere per scappare dai momenti difficili? Mr. Pickles in questo sali e scendi di emozioni (e depressioni) infatti propone al produttore del programma tv di realizzare una puntata sulla morte, in cui poter parlare al pubblico di piccoli fanciulli di uno degli argomenti con cui nella vita prima o poi per forza di cose ci si scontra. Purtroppo la risposta è no, l’audience ne risentirebbe: “Mr. Pickles sta bene” dice il produttore dello show, “È Jeff che prima o poi starà meglio“. In questi due primi episodi Jeff dovrà fare pace con sé stesso e cercare di non esplodere, o peggio implodere.

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A funzionare in Kidding è proprio l’accostamento di questa rassicurante favola che Mr. Pickles racconta tutti i giorni ai suoi piccoli affezionati e l’insicurezza di una vita che sta andando a rotoli. In fondo nella vita, prima o poi, si prova quella sensazione di essere fuori posto, o peggio momenti in cui non è possibile essere noi stessi ed essere costretti a reprimersi. L’ingenuità del protagonista, personaggio in cui Jim Carrey sguazza e porta in scena con una naturalezza impressionante (come sappiamo l’attore ama immedesimarsi nei suoi personaggi, ma forse qui gioca un ruolo fondamentale la fragilità di Carrey e anche il suo passato privato), e l’avvertire quell’essere sull’orlo del baratro è argomento di forte interesse. Ma non è solo questo perché Kidding è ricco di momenti ironici, in cui si ride, grazie anche ad uno stuolo di personaggi comprimari degni di nota, dalla coppia di attori che nega di far sesso nei pupazzi dello show per bambini o il figlio di Jeff che tenta in tutti i modi di attentare in modo fanciullesco alle vite delle persone. Una nota d’avvertenza però: fra i sorrisi, attenzione ai pugni nello stomaco che la serie è capace di dare anche con solo uno stacco di montaggio.

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Kidding fa venire in mente film come Little Miss Sunshine , Rachel sta per sposarsiSe mi lasci ti cancello, in cui si raccontano dinamiche personali e familiari con una delicatezza e un’ironia tali da aprire il cuore. Gondry e Carrey in questo show, e ovviamente Carrey, riescono a riproporre un universo dolce e amaro allo stesso tempo, in cui affondare comodamente e assaporare anche i momenti più agrodolci, in più il formato serie tv permette di affezionarsi ancora di più a Jeff e Mr. Pickles, in fondo due lati della stessa medaglia.

Regia - 4.5
Sceneggiatura - 4.5
Fotografia - 4.5
Recitazione - 4.5
Sonoro - 4.5
Emozione - 4.5

4.5