1983: recensione della serie tv Netflix

La nostra recensione di 1983, prima serie polacca originale Netflix con protagonisti Maciej Musial, Robert Wieckiewicz e Michalina Olszanska.

1983 è una serie del 2018, prodotta e ambientata in Polonia. Si tratta della prima serie originale polacca di Netflix, che l’ha inserita nel proprio catalogo il 30 novembre. I protagonisti della serie sono Maciej MusialRobert WieckiewiczMichalina OlszanskaAndrzej ChyraZofia WichlaczKrzysztof Wach, mentre le registe sono Kasia AdamikOlga Chajdas e soprattutto Agnieszka Holland, due volte candidata all’Oscar per Raccolto amaro (nella categoria miglior film straniero) ed Europa Europa (migliore sceneggiatura non originale).
1983 Cinematographe.it

Nella Polonia del 1983, una serie di attentati terroristici modifica radicalmente il corso della storia a noi conosciuta, annullando la disgregazione del blocco sovietico e precipitando la nazione in un regime totalitaristico, in cui la libertà individuale è un lusso per pochi. Vent’anni dopo, la Guerra Fredda è ancora in corso, e ogni tentativo di ribellione è stato stroncato sul nascere. In questo contesto si muovono l’ispettore Anatol Janów (Robert Wieckiewicz) e lo studente Kajetan Skowron (Maciej Musial), entrambi desiderosi di conoscere di più sul passato e sul presente della loro nazione. I loro destini si incrociano con quello di Ofelia Ibrom (Michalina Olszanska), leader della nascente rivoluzione.

1983: ucronia e distopia nella prima serie polacca Netflix1983 Cinematographe.it

Sulla scia di celebri ucronie come La svastica sul sole di Philip K. Dick (e il suo adattamento televisivo The Man in the High Castle), 1983 immerge lo spettatore in un’inquietante realtà alternativa, in cui convivono disperazione, oppressione e intrighi di potere, all’interno di un complesso quadro politico e sociale. Le registe della serie compiono un buon lavoro dal punto di vista della messa in scena e dell’atmosfera, delineando un ritratto cupo, opprimente e sfaccettato di un credibile totalitarismo moderno, all’interno del quale troviamo contemporaneamente rabbia e rassegnazione, oppressione e rivoluzione.

Nonostante le ottime premesse e un non indifferente sforzo produttivo, 1983 non tocca mai le corde del cuore dello spettatore, principalmente a causa della mancanza di una vera e propria scintilla di originalità e della scarsa incisività di molti dei personaggi principali, a cominciare da quello del detective Anatol Janów. La prima serie polacca Netflix sa infatti troppo di già visto, e lo scenario di stampo orwelliano ben delineato nei primi episodi cede ben presto il passo a un thriller politico-cospirativo che non sconvolge mai lo spettatore e non ha al proprio interno un nucleo emozionale a cui aggrapparsi.

1983 si rivela purtroppo una buona occasione mancata

In un momento storico in cui la realtà super spesso e volentieri la più tetra distopia, la sceneggiatura di 1983, pur priva di evidenti falle o cadute di stile, alla lunga risulta annacquata e prevedibile nelle sue principali svolte. Gli stessi dialoghi, potenzialmente scoppiettanti dato il materiale di partenza, raccontano troppo spesso a parole ciò che i registi scelgono di non raccontare con le immagini e quello che il non particolarmente convincente cast non riesce a esprimere con la propria espressività, finendo così per aumentare la distanza fra pubblico ed eventi narrati.

1983 Cinematographe.it

Al di là dell’atmosfera grigia e austera che sembra costantemente avvolgere tutto e tutti e di qualche sequenza particolarmente efficace dal punto di vista emotivo, aspetti che elevano comunque 1983 rispetto alla maggioranze dei prodotti televisivi europei, la serie risulta purtroppo una buona occasione mancata di dire qualcosa di nuovo all’interno del filone distopico e di ragionare sulle sfumature più minacciose della realtà che ci circonda. Un peccato soprattutto per il coinvolgimento nel progetto di Agnieszka Holland, che con le sue partecipazioni a show di successo come The WireHouse of Cards ha dimostrato di saper coniugare intrattenimento e riflessione socio-politica con risultati decisamente migliori.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 2.5
Sonoro - 3
Emozione - 2.5

2.8

Tags: Netflix