X-Men: Dark Phoenix – il regista spiega i motivi dei lunghi reshoot

Il regista del nuovo capitolo sugli X-Men parla della nuova data di rilascio e anche delle riprese aggiuntive.

X-Men: Dark Phoenix è il quarto cinefumetto dedicato alle avventure dei mutanti Marvel nella loro versione più giovane

La protagonista di X-Men: Dark Phoenix è Sophie Turner: la storia infatti, si concentrerà moltissimo sul personaggio di Jean Grey e le run che verranno prese in considerazione saranno quelle fumettistiche che riguardano la Fenice Nera, potentissima mutante infettata da un’entità aliena.

Il lavoro a X-Men: Dark Phoenix ha preso più tempo del previsto e, come sappiamo ormai da qualche tempo, le riprese aggiuntive sono state imponenti. La data d’uscita del film è stata cambiata tantissime volte e dunque i fan meritano di sapere cosa stia effettivamente succedendo. Parla il regista, Simon Kinberg. Le dichiarazioni che vi riportiamo in calce sono alcune delle cose che ha detto il cineasta del film, durante un’intervista video rilasciata a Collider, che potete comunque visionare in calce alla news:

In base alle dimensioni di ogni film si vede se ci sono i fondi necessari per farlo e, se i soldi ci sono, si fa. Una delle tante cose che, per dirne una, i Marvel Studios fanno in modo così brillante è che contemplano, nei loro budget, un periodo di ripresa aggiuntiva perché, come il lavoro di scrittura di una sceneggiatura è una cosa in divenire – un processo in cui si scrive una bozza dopo un’altra – il film prende forma man mano, mentre ci si lavora su. Lo fa la Marvel ma lo fa anche Pixar e, mentre si lavora alla pellicola, la si modifica in divenire per realizzare il prodotto finale.

Kinberg ha poi detto che la fotografia aggiuntiva di Dark Phoenix è durata per circa due settimane e mezzo, il tempo standard previsto in genere anche da studios come la Marvel:

Principalmente ci siamo concentrati sul terzo atto, sia a livello emotivo che in termini di scala fisica e di azione. E poi c’erano alcune cose da sistemare anche nei primi due terzi del film – pochissime cose, ma per impostare quei cambiamenti nel terzo atto abbiamo dovuto aggiustare alcune cose nei primi due in modo che tutto fosse fluido e coerente.

Per quanto riguarda il cambio della data di rilascio, Kinberg afferma che è dovuto a una serie di fattori che vanno dal tempo necessario agli effetti visivi per essere fatti nel modo giusto, come pure all’impostazione di una data sicura per il release in Cina, mercato importante per i cinefumetti:

Il 14 febbraio inizialmente era una data che ci piaceva per il rilascio del film, ma quando ci siamo resi conto che non avremmo avuto gli effetti visivi pronti per un release globale in quella data, abbiamo deciso per il 7 giugno. Per noi è un’opportunità più favorevole di rilascio a livello globale. Più sale disponibili, più schermi IMAX, una migliore possibilità di rilasciare anche in Cina, dove questi film hanno un seguito enorme. Quello che abbiamo scoperto quando abbiamo pubblicato il trailer è stato che 44, 45 milioni di visualizzazioni del trailer venivano solo dalla Cina …

Detto questo, Kinberg ammette che probabilmente il trailer non avrebbe dovuto uscire con la data di release impostata per il 14 febbraio, visto che non era ufficiale:

In termini di rilascio del trailer, sicuramente non avremmo dovuto specificare la data, ma il pubblico voleva vedere qualcosa dal film, ed era tempo di condividere qualcosa della pellicola. Personalmente avrei messo solo un Coming Soon alla fine o avrei messo direttamente la data che ho pensato fosse ideale, il 7 giugno, anche se non avevamo ancora preso quella decisione in quel momento.

 

Fonte: Collider
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