La Weinstein Company pronta a dichiarare bancarotta

Cala il sipario sulla casa di produzione e distribuzione fondata dai fratelli Weinstein nel 2005.

A causa dell’insuccesso delle trattative di vendita, la Weinstein Company di Harvey e Bob Weinstein è pronta a dichiarare bancarotta in modo definitivo.

Il percorso della casa di produzione e di distribuzione americana fondata dai fratelli Weinstein nel 2005 sembra esser arrivato definitivamente alla conclusione dopo l’esito negativo della trattativa da 500 milioni di dollari che avrebbe potuto salvarla. Quello che avrebbe portato al dietro front del gruppo d’offerta sarebbe stato il rifiuto di mettere in cassa il denaro immediatamente per mantenere a galla la società. Il consiglio di amministrazione della società ha rilasciato una lettera domenica sera, 25 febbraio, agli investitori Ron Burkle e Maria Contreras-Sweet – che hanno guidato la trattativa – interrompendo così i negoziati. Secondo la lettera, la società ha chiarito che c’era un disperato bisogno di denaro contante, ma che gli offerenti non sarebbero stati a tal punto adeguati. In alcuni punti del comunicato si legge:

Sulla base degli eventi della scorsa settimana, tuttavia, concludiamo che il vostro piano di acquisto della nostra società era illusorio e lasceremmo l’azienda sola a zoppicare verso la sua inevitabile scomparsa a scapito di tutti coloro che ne fanno parte. Nonostante le vostre precedenti dichiarazioni, è semplicemente impossibile evitare di concludere che non abbiamo intenzione di firmare un accordo – tanto meno di chiuderlo – e nessun desiderio di risparmiare risorse e posti di lavoro che riteniamo preziosi.

La vendita è stata quasi annunciata esattamente due settimane fa, quando il procuratore generale di New York, Eric Schneiderman, intervenne e presentò una causa accusando la compagnia di aver nascosto gli abusi sessuali di Harvey Weinstein. La causa ha minato in modo incontrovertibile l’accordo. Schneiderman ha inoltre contestato il piano degli investitori di assumere come CEO David Glasser, il COO di Weinstein. Schneiderman ha incontrato gli investitori durante la scorsa settimana in un consiglio di amministrazione. Dopo l’incontro, è emerso che si sarebbe potuto raggiungere un accordo che avrebbe incontrato l’approvazione di Schneiderman stesso. Tuttavia, sembra che l’ulteriore stress sulla transazione abbia evidenziato conflitti tra le due parti.