The Predator – Shane Black ha rigirato il finale per renderlo più spaventoso

Il regista ha dovuto rigirare il finale perché non era abbastanza spaventoso!

Il regista del reboot The Predator ammette che il finale originale non funzionava. Il motivo? Questione di luce…

Shane Black non è un regista novello, quindi sorprende il fatto che abbia dovuto rigirare il gran finale del reboot The Predator per un ovvio dettaglio: la luce del giorno. AvP Galaxy ha pubblicato alcune pagine dall’ultimo numero di Empire Magazine, che confermano che Black  ha rifatto il finale perché di giorno non era abbastanza spaventoso.

La prima volta che abbiamo girato il terzo atto era di giorno. C’è tutta questa atmosfera spettrale, ma poi c’è la sua luce solare intensa. Semplicemente non ha funzionato. Quindi ho detto ‘Ummm, possiamo farlo di nuovo di notte?’

Non solo ha cambiato l’ora del giorno, ma ha spostato la scena nella foresta e ha apportato diversi altri importanti cambiamenti. Black, ancora una volta, spiega che voleva rendere i Predator spaventosi e misteriosi, il che ha dato origine al “Super Predator” che, secondo lui, è “più grande e più cattivo da morire”.

Aggiunge: “Dieci piedi di altezza e tutto nero, irto di spine, pelle ispessita dall’armatura chitinosa organica – il prodotto del DNA raccolto dalle creature più letali di tutti i mondi. La massima espressione del dominio dei Predator. È, giustamente, un gigantesco, orribile figlio di puttana.”

The Predator, Cinematographe.it

Nel nuovo film l’alieno sta causando numerosi grattacapi negli Stati Uniti d’America, la questione è arrivata perfino nelle mani dell’ex commando Quinn McKenna, interpretato da Boyd Holbrook – e lo scienziato di Casey Bracket, intepretato da Olivia Munn, potrebbe aver bisogno di qualcosa di più della semplice pistola per salvarlo.

The Predator vede nel cast Boyd Holbrook, Trevone Rhodes, Jacob Tremblay, Keegan-Michael Key, Olivia Munn, Sterling K. Brown, Alfie Allen, Thomas Jane, Augusto Aguilera, Yvonne Strahovski e Jake Busey.