The Man Who Killed Don Quixote: Terry Gilliam perde i diritti del film

Dopo aver presentato il film a Cannes 2018, Terry Gilliam perde i diritti di The Man Who Killed Don Quixote, riconosciuti all'ex produttore Paulo Branco.

Terry Gilliam sembrava essersi lasciato alle spalle la diatriba giuridica su The Man Who Killed Don Quixote, ma alla fine è il regista ad avere la peggio

Nel periodo che ha preceduto Cannes 2018, The Man Who Killed Don Quixote ha fatto parlare di sé per la disputa legale che avrebbe potuto impedire la proiezione del titolo al festival; alla fine, Terry Gilliam è riuscito a portare il suo progetto del cuore, che ha preso forma in circa 25 anni, alla kermesse (QUI il trailer), ma ora la Corte d’Appello di Parigi ha sentenziato che i diritti del film appartengono all’ex produttore Paulo Branco.

Facendo un rapido riassunto, quando Terry Gilliam stava ancora tentando di racimolare i soldi per realizzare The Man Who Killed Don Quixote, il regista firmò un accordo con la compagnia Alfama di Paulo Branco, accettando di cedere i diritti del film in cambio dei soldi per produrlo. Secondo Gilliam, il budget non sarebbe mai stato stanziato e per questo il membro dei Monty Python si sarebbe rivolto a un altro finanziatore. Branco sostiene però che il loro accordo sia ancora valido e che qualsiasi azione del regista in seguito alla sigla del contratto sia illegale. Dopo la pronuncia del verdetto di ieri, il produttore ha dichiarato:

La sentenza significa che tutti i diritti del film appartengono ad Alfama. Qualsiasi utilizzo del film finora è stato completamente illegale e senza l’autorizzazione di Alfama. Intendiamo veder ripagati i danni con gli interessi dalle persone coinvolte in questa produzione illegale e, soprattutto, da tutti quelli che sono stati complici nel suo sfruttamento illegale. Riteniamo tutti responsabili.

Non sappiamo come questa risoluzione influenzerà la distribuzione di The Man Who Killed Don Quixote. Il film è stato proiettato in Francia e si apprestava a debuttare in altri Paesi del mondo, fra cui l’Italia, dove M2 Pictures avrebbe dovuto portarlo in autunno. Che i piani siano destinati a cambiare?