Scarlett Johansson: l’avvocato definisce “misogina” la risposta della Disney

La Disney aveva definito la causa intentata dall'attrice come una "campagna pubblicitaria".

La risposta della Disney alla causa intentata da Scarlett Johansson è “un attacco misogino” per l’avvocato dell’attrice protagonista di Black Widow

Dopo aver più volte rimandato la data di uscita del cinecomic Marvel, la Disney ha alla fine deciso di farlo uscire quasi in contemporanea al cinema (dal 7 luglio) e su Disney+ (dal 9 luglio con accesso VIP). Una scelta che ha portato alle vie legali proprio l’attrice protagonista, Scarlett Johansson, il cui contratto avrebbe previsto l’esclusiva cinematografica per Black Widow. La risposta della Disney è stata dura, definendo quello dell’attrice come “mancanza di rispetto per gli effetti globali terribili e prolungati della pandemia di Covid-19.”. Recentemente la causa è stata definita come una “campagna pubblicitaria“, richiedendo inoltre di risolvere la questione con una mediazione privata.

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L’avvocato di Scarlett Johansson, John Berlinski, ha definito la risposta della Disney come un “attacco misogino”, asserendo inoltre che la Disney abbia fatto uscire il film di proposito sulla piattaforma streaming per attirare iscritti senza curarsi del fatto che il tutto avrebbe avuto conseguenze impattanti sul risultato al box office. Ecco la dichiarazione completa:

Dopo aver inizialmente risposto con questa disputa con un attacco misogino contro Scarlett Johansson, Disney adesso, prevedibilmente, cerca di nascondere la propria condotta con una mediazione privata. Perchè la Disney è così spaventata di discutere il caso in pubblico? Perchè sa che le promesse della Marvel di dare a Black Widow un’uscita cinematografica ‘come i suoi altri film’ era proprio per assicurarsi che la Disney non si mangiasse gli incassi al Box Office per aumentare le iscrizioni su Disney+. Questo è esattamente quello che è successo – e non vediamo l’ora di presentare le evidenze che lo provano.