Rafiki: il film vietato in Kenya perché “promuove il lesbismo”

Rafiki è il primo film keniota ad essere mai stato invitato al Festival del cinema di Cannes. In patria, però, la pellicola è stata severamente vietata perché va contro le leggi morali che vigono nel Paese: "promuove il lesbismo"

Rafiki, film keniota che verrà presentato al Festival di Cannes, è stato vietato nel suo Paese di origine perché contrario alle leggi morali

Le autorità keniote hanno annunciato che vieteranno il film Rafiki, incentrato su un amore lesbico prima del suo debutto al Festival del Cinema di Cannes, con la motivazione che “promuove il lesbismo” in violazione delle leggi del Kenya che vietano il sesso gay. Rafiki è il primo film keniota mai invitato al festival internazionale.

Il Kenya Film Classification Board (KFCB) ha annunciato il bando venerdì 26 aprile, emettendo questa dichiarazione ufficiale: “Un titolo cinematografico locale Rafiki… è stato VIETATO per il suo tema omosessuale e la chiara intenzione di promuovere il lesbismo in Kenya contrariamente alla legge. Il membro del consiglio Nelly Muluka ha twittato:

La nostra cultura e le nostre leggi riconoscono la famiglia come l’unità di base della società. Pertanto, il KFCB non può consentire l’accesso ai contenuti lesbici da parte dei bambini in Kenya.

“Sono davvero deluso perché i kenioti hanno già accesso a film che hanno contenuti LGBT, su Netflix e nei film internazionali mostrati in Kenya e permessi dalla stessa commissione di classificazione”, ha detto a Reuters il regista del film, Wanuri Kahiu. “Quindi, solo per mettere al bando un film keniota perché si tratta di qualcosa che sta già accadendo nella società, sembra solo una contraddizione”.

Rafiki è una storia d’amore tra due ragazze, Kena e Ziki. Nella sinossi ufficiale si legge: “Nonostante la rivalità politica tra le loro famiglie, le ragazze resistono e rimangono amiche intime, sostenendosi a vicenda per perseguire i propri sogni in una società conservatrice. Quando l’amore sboccia tra loro, le due ragazze saranno costrette a scegliere tra felicità e sicurezza”.

Rafiki debutterà nella sezione Un Certain Regard a Cannes. La decisione della commissione keniota, ricorda la censura affrontata dalla storia sud-africana coming-of-age gay The Wound dello scorso anno, la cui proiezione nel suo Paese d’origine era stata permessa solo in cinema che possedevano la licenza di film per adulti.