Luc Besson smentisce Lucy 2, se la prende con i giornalisti “a caccia di scoop”

Luc Besson se la prende duramente con i giornalisti smentendo la realizzazione di Lucy 2: "cercate di ritrovare la vostra dignità, nobiltà e coraggio"

A smentire una recente notizia che raccontava l’imminente inizio della produzione di Lucy 2, sequel di Luc Besson, ci ha pensato il regista stesso. Il filmmaker ha voluto dire la sua, definendo la nota che era stata diffusa tempo fa “una fake news”. La notizia era partita da Variety e indicava che Besson e il suo studio EuropaCorp avessero in piano di realizzare un sequel per compensare le perdite finanziare generate da Valerian e la città dei mille pianeti. Secondo Variety, la fonte sarebbe stata Marc Schmuger, CEO di EuropaCorp.

Besson ha pubblicato la smentita su Facebook ieri sera, scrivendo che nulla era vero e dispensando parole brutali per i giornalisti, accusandoli di diffondere falsità. Ha insistito che il lavoro su Lucy 2 è inesistente e che non avverrà mai. Qui sotto trovate la traduzione del suo messaggio.

Cari giornalisti,

fate un lavoro grandioso, nobile e utile. Investigate, verificate le informazioni e le proponete in modo che la verità, di cui siete portavoce, possa essere sentita.

Che onore per voi informare, prevenire, guidare, decriptare, persino… Ma quello era prima. Prima di Internet e della vostra idiota corsa allo scoop. Non importa se l’informazione è vera o falsa finché siete voi i primi a pubblicarla. Al diavolo l’etica e la morale. Prendiamo un articolo straniero e traduciamolo semplicemente, senza prospettiva, senza discernimento. Quando abbiamo perso la fede? Quando ci siamo arresi? Potremmo anche fare film che non vi piacciono, ma ci impegniamo, spesso per anni, per servire il nostro amore e la nostra fede.

Per favore, cercate di ritrovare la vostra dignità, nobiltà e coraggio. Ne avremmo davvero bisogno in questo momento di difficoltà. Rispettate voi stessi. Per la cronaca: No, non sto preparando Lucy 2. Né ieri, né domani. Eppure questa fake news è andata in lungo e in largo per il mondo, grazie a voi. Mi dite: “Non è nulla di grave”. È vero, avete ragione… Ma è falso e normalmente questa parola non dovrebbe essere parte del vostro vocabolario, perché se non possiamo credere a voi, come teniamo unita la nostra democrazia? La nostra libertà dipende dalla vostra integrità.

Parole dure, ma incredibilmente reali, quelle di Besson. Non è facile fare un lavoro che si affida a fonti spesso nascoste dal segreto professionale o volutamente falsificate. Anche noi abbiamo dato la notizia e non possiamo fare altro che scusarci, seppur indirettamente, con Besson e con chiunque possa, in futuro, soffrire dell’errore umano di un giornalista.