Lars von Trier sull’uscita dalla proiezione di The House That Jack Built a Cannes

Lars von Trier ha finalmente spezzato il silenzio riguardo alla reazione al suo The House That Jack Built, presentato fuori concorso al festival di Cannes. Scopriamo come ha commentato il regista.

Lars von Trier ha finalmente espresso la propria opinione sull’accoglienza del suo The House That Jack Built al Festival di Cannes

The House That Jack Built, proiettato in anteprima al Festival di Cannes lunedì 14 maggio, ha suscitato un’indignazione diffusa, tanto da far uscire le persone presenti dalla sala.

La pellicola vede Matt Dillon nei panni di un serial killer che massacra le donne e i bambini e, in un flashback che probabilmente è stata la causa maggiore di cotanto turbamento, amputa una zampa a un anatroccolo. In una recente intervista con Cineuropa, il regista danese ha dichiarato di ritenersi soddisfatto delle reazioni, le quali, a quanto pare, lo ha hanno particolarmente rilassato:

È importante non essere amati da tutti, perché in quel caso hai fallito. Tuttavia, non sono sicuro che lo abbiano odiato abbastanza. Se dovesse diventare troppo popolare, avrò un problema. Ma la recezione mi sembra sia quella giusta“.

Per quanto riguarda la ricerca fatta per realizzare la pellicola, Von Trier ha confermato di aver letto molti lavori di Patricia Highsmith e che è stato “un piacere scrivere questo film. Anche se la sua conoscenza dei serial killer non era delle migliori, il regista ha aggiunto, “So qualcosa sugli psicopatici. Io non ho mai ucciso nessuno, ma se dovessi farlo, probabilmente, sarebbe un giornalista“.