Jennifer Lawrence e il furto delle foto nuda: un trauma inguaribile

L'attrice ha parlato del trauma durante una intervista con Vanity Fair.

Jennifer Lawrence ha rivelato come, a distanza di anni, il furto delle foto di nudo sia ancora per lei una fonte di sofferenza

Durante una intervista rilasciata a Vanity Fair, Jennifer Lawrence è tornata a parlare del furto di alcune sue foto private avvenuto nel 2014. Per l’attrice, la pubblicazione delle immagini che la ritraevano è stata un autentico atto di violenza. Al riguardo, ha dichiarato: “Chiunque può andare a guardare il mio corpo nudo senza il mio consenso, in qualsiasi momento del giorno. Qualcuno in Francia le ha ripubblicate di recente. Il mio trauma esisterà per sempre“.

Durante il botta e risposta, Jennifer Lawrence ha parlato anche del suo rapporto con Harvey Weinstein e del fatto che, in ben in due occasioni, i legali di questo abbiano provato a utilizzare le sue parole per difenderlo dalle accuse di molestie e di violenza. Riguardo al produttore, ha detto: “le vittime di Harvey erano donne che credevano che le avrebbe aiutate. Fortunatamente, quando la mia carriera si è incrociata con quella di Harvey ero sul punto di vincere un Academy Award. Ero stata scelta per The Hunger Games. Quindi ho evitata quella specifica situazione“. Ha terminato il suo commento affermando che: “ottenere velocemente potere mi ha salvato“.

L’ultima fatica attoriale di Jennifer Lawrence è Don’t Look Up, una commedia fantascientifica che tratta temi attuali come il rapporto tra scienza, media e poteri istituzionali. Ad affiancarla in scena, ci sono Leonardo DiCaprio, Timothée Chalamet, Jonah Hill, Meryl Streep e tantissime altre star di Hollywood. La regia del film è stata curata da Adam McKay (Vice – L’uomo nell’ombra, La grande scommessa), che si è occupato anche della sceneggiatura. Il lungometraggio sarà disponibile on demand su Netflix a partire dal prossimo 8 dicembre.

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