Jamie Lee Curtis ha svelato qual è stato il momento più alto della sua carriera

La nota attrice statunitense, in occasione del ritiro del Leone D'oro a Venezia, che avverrà a breve alla Biennale, ha raccontato il momento più intenso della sua vita artistica.

Jamie Lee Curtis è recentemente tornata protagonista della saga di Halloween

Jamie Lee Curtis è una delle attrici più famose del panorama hollywoodiano: la diva, che ha debuttato nel mondo del cinema con Halloween – La notte delle streghe (1978) di John Carpenter, ha fatto parte di tantissimi progetti di punta della settima arte nel corso degli ultimi quarant’anni: rimarranno iconiche le sue apparizioni in Una poltrona per due (1983) di John Landis, Un pesce di nome Wanda (1988) di Charles Crichton, Blue Steel – Bersaglio mortale (1990) di Kathryn Bigelow e molte altre ancora. Recentemente l’attrice è tornata alla ribalta per la sua presenza in Halloween (2018) di David Gordon Green, vero e proprio sequel dell’originale di Carpenter e in Cena con delitto – Knives Out (2019).

halloween kills, cinematographe.itQuest’anno, Jamie Lee Curtis verrà insignita alla Biennale di Venezia 2021 del Leone d’oro alla carriera per ovvi motivi artistici e, in una recente intervista per The Hollywood Reporter, discutendo del prestigioso premio, ha rivelato qual è stato il momento più alto della sua carriera artistica, avvenuto sul set di Halloween del 2018, in una scena specifica.

Quando stavo girando l’Halloween del 2018, l’ultima scena del film che ho dovuto girare era un momento in cui Laurie Strode è seduta da sola in un camioncino, guardando Michael Myers diretto verso una prigione supermax dove trascorrerà il resto del suo vita. E lei sta vedendo questa persona che le ha causato 40 anni di traumi essere portati via. E nella scena ero solo io da sola in un camion. Quando siamo andati a girarlo, c’era solo il mio piccolo camion con circa 14 telecamere intorno e gru, luci e una troupe. Ero nella mia roulotte a prepararmi per il mio lavoro, che sarebbe stato emozionante, catartico. È stato descritto come un momento in cui Laurie rivive i 40 anni da quando è successo. Sono una persona alla quale mi piacciono le targhette perché tutti conoscono il mio nome, ma spesso io non conosco quello di nessun altro. E così, ogni volta che inizio un progetto, chiedo a tutti di indossare una targhetta con il nome scritto sopra. E questa era la fine del film. Mi sono avvicinata al set, l’intera troupe era in piedi in silenziosa solidarietà con le mani dietro la schiena. E tutti indossavano una targhetta con il nome. E la targhetta con il nome diceva: “Siamo Laurie Strode”. Quello che stavano dicendo era: “Siamo con te, Jamie, in questo momento. E sappiamo che non c’è niente che possiamo fare per aiutarti mentre svolgi questo momento di lavoro da sola in un camioncino. Crediamo in te, perché noi siamo te.” Quello potrebbe essere il punto più alto della mia carriera.

Sicuramente un momento davvero toccante il fatto di rivivere, sulla propria pelle, un ruolo che le ha completamente cambiato la vita e concesso di iniziare la sua carriera nel mondo del cinema. Jamie Lee Curtis, con questa dichiarazione, ha dimostrato di avere parecchio a cuore Halloween di Carpenter, che continua a rimanere uno dei film horror più incredibili di sempre.

Leggi anche Venezia 78: Jamie Lee Curtis riceverà il Leone d’Oro alla carriera