James Cameron spiega come i sequel di Avatar rivoluzioneranno il 3D

Dopo aver rivoluzionato gli effetti visivi e il cinema 3D con il suo film di fantascienza del 2009 Avatar, James Cameron spera di rendere i quattro prossimi sequel altrettanto sbalorditivi.

Ci vorrà ancora un po’ di attesa per scoprire cosa succederà su Pandora, dato che il primo film di Avatar ha impiegato quindici anni per passare dallo script originale di Cameron al grande schermo. Le riprese di Avatar 2 e 3 sono iniziate la scorsa estate e il prossimo film sarà pronto per il rilascio nelle sale a dicembre 2020.

La più grande sfida tecnica in Avatar 2 è stata la realizzazione di riprese in motion capture sott’acqua, una sfida considerevole anche per il cast, che è stato addestrato a trattenere il respiro da due a quattro minuti. L’attenzione per questa relativamente nuova tecnica non significa però che Cameron trascuri il suo amore per il 3D.

La scorsa settimana, James Cameron ha parlato al Vivid light festival di Sydney, e Vfxblog ha trascritto i momenti salienti della sessione di domande e risposte del regista. Cameron ha detto che “Hollywood ha fatto del 3D un disservizio abbracciando la post-produzione” e si è lamentato del fatto che, a causa di questa dipendenza da post-produzione, “la tecnologia di produzione nativa si è sostanzialmente arrestata circa tre o quattro anni fa”.
Con i sequel di Avatar spera di dare un’altra vita alla tecnologia 3D:

I quattro sequel di Avatar saranno creati al meglio delle mie possibilità, il miglior 3D che sia mai possibile realizzare. Ciò include la collaborazione con le persone al Dolby Cinema, che ha sviluppato una proiezione ad alta gamma dinamica che potrebbe trasformare 16 foot-lamberts su uno schermo 3D attraverso gli occhiali, il che è rivoluzionario: in genere si guardano circa tre foot-lamberts. Ecco come dovrebbero apparire i film.

Il prossimo passo del 3D renderà possibile guardare i film senza l’uso di occhiali, qualcosa di cui Cameron ha parlato entusiasticamente in passato. Per ora, tuttavia, sta collaborando con Dolby Cinemas per cercare di risolvere il problema dei film in 3D che sembrano troppo bui. “Normalmente, guardi a circa tre foot-lamberts”, spiega Cameron, riferendosi a un’unità di misura della luce, come il lux. “Sedici è quello che dovresti vedere. Ecco come dovrebbero apparire i film.” Quando i film in 3D staranno finalmente dando il meglio di sé, la tecnologia può andare avanti in posti ancora più eccitanti:

Abbiamo bisogno di vedere il lancio di questi sistemi di proiezione laser, in modo da poter apprezzare appieno il 3D attraverso gli occhiali nei cinema, quindi abbiamo bisogno del roll-out degli schermi autostereoscopici – grandi display a pannello, dove non servono occhiali. Hai diversi angoli di visione discreti e tutto quel genere di cose: chiunque dia un’occhiata al 3D sa di cosa sto parlando, è tutto possibile, è solo una questione di successo o no.

Il 3D ha perso molto del suo splendore a causa di tanti film che lo aggiungono come un ripensamento. Se c’è qualcuno che può rendere nuovamente emozionante il 3D, questo è proprio Cameron. “Garantisco una cosa”, ha detto il regista. “Gli Avatar 2, 3, 4 e 5 saranno tutti in 3D e appariranno sontuosi”.