Addio a Jake La Motta: il vero Toro Scatenato muore a 96 anni

Il pugile Jake LaMotta, la cui vita ispirò Toro Scatenato di Martin Scorsese, è morto a 96 anni a causa di complicazioni dovute alla polmonite.

Jake La Motta, il pugile la cui storia ha ispirato quel Toro Scatenato che permise a Robert De Niro di conquistare il suo secondo Oscar, è scomparso all’età di 96 anni.

Figlio di immigrati italiani, Jake La Motta nacque nel Bronx nei primi anni ’20 e divenne un pugile professionista appena diciannovenne, combattendo la maggior parte della sua carriera nei pesi medi. Fra le rivalità che attirarono l’attenzione del pubblico sul lottatore ci fu senz’altro quella con Sugar Ray Robinson, che LaMotta sconfisse una sola volta; riuscì inoltre a far suo il titolo della propria categoria nel 1949, battendo Marcel Cerdan. Il soprannome di Toro Scatenato gli venne affibbiato per via del suo modo di combattere, molto aggressivo.

Dopo essersi ritirato dal ring, Jake LaMotta continuò a intrattenere nelle vesti di comico nel bar di cui era proprietario. Ebbe anche alcune esperienze come attore, partecipando nel ruolo di barista a Lo spaccone, film del 1961 con Paul Newman e Jackie Gleason. Nel 1970, scrisse la biografia Raging Bull: My Story, che ispirò il capolavoro di Martin Scorsese, che sarebbe arrivato nelle sale dieci anni dopo, vincendo anche un Oscar per il montaggio di Thelma Schoonmaker.

A confermare la morte di Jake LaMotta è la figlia Christi tramite Facebook, dove ha scritto: “Riposa in pace papà.” La moglie dell’ex lottatore ha confermato a TMZ che il marito è “morto in una casa di cura a causa di complicazioni da polmonite.”