Roan Johnson presenta Piuma a Venezia 73: ‘Non credo alle persone che si dicono Ti amo continuamente’

Dopo le proiezioni per la stampa di Piuma (qui la nostra recensione) ha avuto luogo la conferenza con il cast del film di Roan Johnson, in concorso a Venezia 73.
Oltre al regista, erano presenti gli attori Luigi Fedele, Blu Yoshimi, Brando Pacitto, Michela Cescon, Sergio Pierattini, Francesco Colella e Clara Alonso, insieme alla cantautrice italiana Francesca Michielin, autrice del brano presente nel film Almeno tu.

Piuma

Alla domanda su come come ha scelto i due protagonisti e su come ha impostato il lavoro dare alchimia al gruppo, Roan Johnson ha rivelato che quello per Piuma è stato il suo casting più difficile e che ha dovuto fare circa 700 provini. Mentre trovare l’interprete di Cate (Blu Yoshimi) è stato relativamente facile, molte difficoltà si sono presentate per trovare il giovane attore per Ferro. Proprio quando il regista stava per alzare l’età dei protagonisti e riscrivere la sceneggiatura, è sbucato quasi per caso (tramite suggerimento di un’amica) Luigi Fedele, che immediatamente ha conquistato tutti e ha sbaragliato la concorrenza. Johnson ha poi aggiunto che ha scelto di non girare con l’impostazione di una commedia, preferendo fare piani sequenza ai frequenti tagli e al campo-controcampo. Questo modo di agire, insieme alle molte prove, ha dato agli attori grande naturalezza, che traspare nel corso del film.

Roan Johnson presenta Piuma a Venezia 73: ‘Non credo alle persone che si dicono Ti amo continuamente’

Gli attori hanno citato il clima rilassato e simpatico sul set e la contagiosa simpatia di Roan Johnson come chiavi del funzionamento della pellicola. Gli esperti Michela Cescon e Sergio Pierattini hanno inoltre lodato l’ottimo lavoro in fase di sceneggiatura, che ha semplificato di molto il loro compito come attori. A proposito della scelta, inconsueta per la Mostra di Venezia, di inserire in concorso una vera e propria commedia, il regista si è detto onorato per la decisione, sottolineando però che forse è giunto il momento di abbattere qualche muro e sdoganare la commedia italiana, genere che storicamente ci invidiano in tutto il mondo. Dello stesso avviso anche Michela Cescon, che ha dichiarato: “La commedia non è un film di serie B, ma di super serie A”.

Johnson ha poi aggiunto che ha scelto di non girare con l’impostazione di una commedia, preferendo fare piani sequenza ai frequenti tagli

A proposito di un’eventuale ispirazione da Little Miss Sunshine per Piuma, Roan Johnson ha dichiarato che la pellicola in questione, come più in generale la commedia indipendente americana, è stata un’ispirazione, ma più per gusto personale che come modello su cui impostare il racconto, aggiungendo che Piuma, a suo avviso, è il suo film più bello e maturo.

A proposito dell’interessante soluzione di non parlare mai esplicitamente di amore (i due protagonisti non si dicono mai Ti amo), il regista ha dichiarato che non è stata una scelta consapevole, ma una naturale evoluzione della sceneggiatura, durante la quale, insieme ai suoi co-sceneggiatori, ha cercato di uscire il più possibile da stereotipi e cliché e inserire ricordi della sua personale adolescenza. “Io non credo alle persone che si dicono Ti amo continuamente”, ha aggiunto Johnson, “Per esempio quando Ferro dice a Cate Io sto sempre al tuo fianco sta dicendo un Ti amo vero e sincero”.

Francesca Michielin ha svelato che le era stato chiesto di scrivere un brano ad hoc per il film

In Piuma, i ragazzi protagonisti si dimostrano spesso meno preoccupati degli adulti riguardo all’imprevista gravidanza di Cate. Roan Johnson a riguardo ha detto “La scelta di fare i ragazzi più maturi dello stereotipo della generazione da imbecilli è stata volontaria. I ragazzi sono spaventati, ma nel momento in cui prendono la decisione non lo sono più, e questo è segno di grande maturità.”. “Io alla loro età ero molto più scemo”, ha poi ironicamente aggiunto lo stesso regista. A proposito della paperella simbolo di Piuma, Roan Johnson ha inoltre rivelato che è stato un guizzo trovato poco prima di girare, aggiungendo poi “Abbiamo capito che raccontava qualcosa in più sul nostro film: la paperella che è nata per stare in una vasca, può invece solcare gli oceani di tutto il mondo.”.

In chiusura di conferenza, anche una domanda per Francesca Michielin a proposito del suo brano Almeno tu. La cantautrice ha svelato che le era stato chiesto di scrivere un brano ad hoc per il film, ma che dopo aver visto Piuma ha pensato che la canzone in questione fosse consona e adeguata al suo messaggio, che secondo lei è la volontà di prendersi sempre cura di qualcuno anche davanti alle difficoltà.