Trieste Science+Fiction Festival 2018: spazio ai grandi classici e ai documentari

Al Trieste Science+Fiction Festival di quest'anno tantissimi film rimasterizzati, proiezioni esclusive e largo spazio ai documentari!

Al Trieste Science+Fiction Festival 2018 non solo anteprime e corti, ma anche visioni dei classici della fantascienza e dei documentari, grazie alla sezione Futurologia

Dal 30 ottobre al 4 novembre presso il Politeama Rossetti ritorna il grande cinema di fantascienza: la 18° edizione del Trieste Science+Fiction Festival, organizzato da La Cappella Underground, porta nella città italiana le migliori produzioni del genere fantascientifico, con oltre venti anteprime cinematografiche mondiali, internazionali e nazionali e tre concorsi alla presenza di registi, attori e autori da tutto il mondo.

La selezione ufficiale del festival dedica inoltre attenzione ai grandi classici della fantascienza, riproposti sul grande schermo nella sezione Sci-Fi Classix in versione rimasterizzata, in proiezioni vintage in pellicola o sonorizzate dai nuovi talenti della musica italiana. Al sottile filo che separa la science fiction dalla realtà è dedicata la sezione Futurologia dei documentari di TS+FF, ed infine la scoperta dei nuovi talenti del fantastico nel suggestivo panorama dei corti di science fiction.

I film classici del Trieste Science+Fiction Festival

L’appuntamento d’onore spetta ai 50 anni di 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick, riproposto in versione rimasterizzata in 4k al Politeama Rossetti il 1 novembre alle 17. Per l’occasione riceverà il Premio Urania d’argento alla carriera il premio Oscar Douglas Trumbull, curatore degli effetti speciali del film che ha cambiato per sempre il cinema di fantascienza.

Il 31 ottobre alle 17 al Teatro Miela Douglas Trumbull terrà una Masterclass in cui racconterà al pubblico il percorso creativo che ha portato alla realizzazione di 2001: Odissea nello spazio e presiederà alla proiezione del suo Silent Running (2002: la seconda Odissea), una avveniristica space opera, in cui a una Terra che ha perso tutta la vegetazione a causa dell’incuria e dell’inquinamento fanno da contraltare delle astronavi-serre, dove operano botanici dello spazio.

Festeggia il cinquantenario anche la commedia fantascientifica Barbarella di Roger Vadim con Jane Fonda e John Phillip Law, riproposta al Teatro Miela il 31 ottobre alle 22.30.

Trieste Science+Fiction Festival celebra i duecento anni del celebre romanzo di Mary Shelley con la proiezione, martedì 30 ottobre al Teatro Miela alle 23, di Frankenstein di James Whale sonorizzato dal vivo da uno dei gruppi più importanti della scena rock italiana, gli OvO.

Altro anniversario e altra sonorizzazione, unica ed esclusiva questa volta. Sabato 3 novembre alle 20.00 al Teatro Miela Godblesscomputers sarà ospite del Trieste Science+Fiction Festival per sonorizzare dal vivo A Trip to Mars di Holger-Madsen, il primo lungometraggio di fantascienza della storia del cinema, che quest’anno compie 100 anni.

Un altro omaggio è dedicato a Stalker. I misteri e le rivelazioni del capolavoro della fantascienza di Andrej Tarkovskij potranno essere esplorati in una scintillante versione digitale al cinema e nello spettacolo immersivo e itinerante La Zona a cura di Giovanni Boni, Lorenzo Acquaviva e Lorenzo Zuffi.

Compie 40 anni il film cult della fantascienza italiana Starcrash – Scontri stellari oltre la terza dimensione di Luigi Cozzi con un giovanissimo David Hasselhoff e Caroline Munro che sarà presente alla proiezione di questa spassosa avventura spaziale ispirata alla sci-fi pulp di una volta e ai trucchi di Ray Harryhausen; sabato 3 novembre al Teatro Miela.

Torna a Trieste Zeder di Pupi Avati, uno dei capisaldi del cinema del terrore italiano in una copia 35mm “vintage”, un imperdibile horror padano che trascende il reale per sposarsi con il soprannaturale. Verrà presentato in una rara pellicola d’epoca anche Il mondo dei robot, film dagli effetti speciali pionieristici, creato da Michael Crichton, che ha dato origine alla celebre serie tv Westworld.

I documentari del Trieste Science+Fiction Festival

Quali sono le connessioni tra science fiction e ricerca scientifica? Il Trieste Science+Fiction Festival cerca di rispondere a questa domanda con un programma di documentari ad hoc e con il contributo di esperti e scienziati in collaborazione con gli enti scientifici del Sistema Trieste, riflettendo sul futuro della nostra specie, il tema ricorrente nei quattro film della selezione ufficiale.

More Human Than Human di Tommy Pallotta e Femke Wolting indaga la vita al tempo dell’intelligenza artificiale. In questa personale ricerca, a volte drammatica, a volte giocosa, Tommy Pallotta cerca di scoprire quanto mette a repentaglio della sua creatività e della sua umanità nella costruzione di un robot che lo sostituisca come regista. L’intelligenza artificiale renderà davvero l’umanità obsoleta?

Nelle remote Isole della Nuova Siberia si va alla ricerca di zanne di mammut. Il ritrovamento di una carcassa eccezionalmente conservata attrae scienziati super tecnologici, interessati alla clonazione dei mammut. Riscaldamento globale e genetica, la prossima grande rivoluzione tecnologica, si incontrano in Genesis 2.0 uno dei documentari più affascinanti e inquietanti dell’anno.

Conversazioni atomiche di Felice Farina è un film on the road alla ricerca della fisica contemporanea, che accetta la sfida di cercare di rendere comprensibili e accattivanti argomenti quali la relatività e la meccanica quantistica: una commedia educativa, abbellita da fantastici materiali d’archivio, che esplora la vita quotidiana di coloro che hanno scelto di porsi delle domande.

Dischi volanti, agenti dell’FBI e una macchina del tempo: tutto questo ruota attorno all’Integraton, una misteriosa cupola eretta nel deserto californiano alla fine degli anni ‘50, ora monumento nazionale e punto di riferimento dell’anticonformismo. Calling All Earthlings di Jonathan Berman è un affascinante documentario che guarda in su, verso lo spazio, e in giù, verso le radici della controcultura.