Da The Boys ai videogame: i “Sette” del mondo virtuale

The Boys non è la solita storia di supereroi bensì un concentrato di adrenalina, super-violenza e spargimenti di sangue. Scopriamo sette videogame per omaggiare la serie Amazon.

The Boys, la serie televisiva action più acclamata degli ultimi anni torna su Amazon Prime con una nuova e ancor più spettacolare terza stagione. Basata sull’omonimo fumetto ad opera di Garth Ennis e Darick Robertson, The Boys non è la solita storia di supereroi bensì un concentrato di adrenalina, super-violenza e spargimenti di sangue. Non i classici paladini della giustizia in stile Marvel e DC, ma un team di super-stronzi, arroganti e primedonne che, sotto l’egidia della multimiliardaria Vought American, si spacciano per gli eroi di cui tutti noi abbiamo bisogno. I Sette, questo il nome del collettivo di supereroi protagonisti della serie, sono infatti un gruppo di antieroi per eccellenza, scorretti e spietati, capaci però di conquistare i cuori dei telespettastori. Allo stesso modo, anche il mondo dei videogames presenta alcune icone decisamente fuori dagli schemi, sia per cattiveria che per spietatezza, che sono i protagonisti delle rispettive avventure. Abbiamo deciso di riunire quindi i “virtualissimi” Sette direttamente dal mondo dei videogames, un gruppo di antieroi da fare spavento persino a Patriota e compagni.

Amanti di The Boys? Ecco alcuni videogame che amerete alla follia!

Wario, un mito per gli amanti di The Boys

Super Mario - Cinematographe.it

Chi altri potrebbe guidare questa sgangherata combriccola dei Sette dei videogames se non l’antieroe videoludico per eccellenza? Apparso per la prima volta in Super Mario Land 2: 6 Golden Coins come antagonista dell’idraulico più famoso di Nintendo, Wario è tutto ciò che il suo pacifico collega non è mai stato. Scorretto, volgare, esagerato e persino puzzolente. Con un’insana passione per le cipolle e una predisposizione ai peti rumorosi, Wario è stato protagonista di tantissimi giochi platform e non a partire dallo splendido Wario Land: Super Mario Land 3 per GameBoy. Qualche anno più tardi Wario ha folgorato tutti i possessori di GameBoy Advance grazie alla serie di successo WarioWare Inc., una raccolta di minigiochi brevi quanto assurdi nonché totalmente di cattivo gusto. Da anni il “lato oscuro” e weird di una compagnia da sempre rigida e attenta alla sua immagine come quella di Nintendo, Wario è senz’altro il principe dei protagonisti meno politically correct del mondo dei videogames.

Kratos (God of War)

Essere padri è difficile, lo sanno bene sia il Patriota che Kratos, protagonista della serie di God of War. Entrambi spietati guerrieri, devono fare i conti con la propria prole, cercando quanto possibile di non far ripetere loro gli stessi errori commessi in passato. Deicida di professione, Kratos ha lasciato dietro a sé una scia lunghissima di vittime più o meno illustre appartenenti al pantheon greco, fino a sconfinare nel Nord Europa con il proprio figlio per ritirarsi a vita privata nell’ultima avventura per PlayStation 4. Una pace destinata a durare pochissimo, naturalmente, interrotta dall’accoglienza poco amichevole di Odino, Thor e compagnia bella. Insomma, il burbero protagonista della saga ideata dai Santa Monica Studio non ha una particolare simpatia per gli Dei, ma il suo fisico scolpito e la sua abilità nel combattimento lo rendono assolutamente il guerriero perfetto per i Sette videoludici.

Agente 47 (Hitman)

47° clone creato dal Dr. Ort-Meyer, l’Agente 47 è il protagonista della celeberrima serie stealth Hitman. Spia a tutto tondo famosa per la sue doti fantasiose quando si tratta di uccidere, rigorosamente in maniera silenziosa, i propri nemici, l’Agente 47 è stato creato in laboratorio mescolando il DNA di criminali ed assassini illustri. Come Black Noir ama agire nell’ombra ed è spesso taciturno, prediligendo i fatti alle parole. Riconoscibile dall’inconfondibile codice a barre tatuato sulla nuca, l’Agente 47 è il volto indiscusso di una serie divenuta nel corso degli ultimi due decenni un cult del videogioco, arrivando persino ad ottenere due discutibili adattamenti cinematografici. Lo strangolamento è il suo piatto forte (immancabile una corda di pianoforte nel suo inventario), ma il suo arsenale comprende anche decide e decine di armi da fuoco che, senza ombra di dubbio, lo renderebbero una spina nel fianco persino per i The Boys.

Ada Wong (Resident Evil 2), i videogame per “restare” nel mondo di The Boys

Rimanendo nell’ambito delle spie, Ada Wong è stata per anni spalla e nemesi di Leon, principale protagonista dei capitoli 2 e 4 della saga di Resident Evil, iconica serie horror firmata Capcom. Determinata e cazzuta e da sempre legata alle vicende della Umbrella Corporation Ada Wong non solo è una professionista nell’infiltrarsi nei laboratori più segreti e protetti, ma è anche un abile doppiogiochista capace di ammaliare nemici ed alleati per raggiungere i propri scopi. Un fascino non del tutto dissimile da quello di Stormfront, capace di tener testa persino al Patriota durante la seconda stagione di The Boys. Vista recentemente nel remake di Resident Evil 2, la rivedremo con ogni probabilità anche sulle console di nuova generazione nel prossimo remake di Resident Evil 4.

Arthur Morgan (Red Dead Redemption II)

Pur stando dalla parte opposta rispetto a quella della legge, Arthur è il tipico fuorilegge delle storie western che è impossibile non amare. E’ risaputo infatti che il confine fra buoni e cattivi nei film e nei videogame ambientati nel Far West sia piuttosto flebile e che sia facile immedesimarsi con i banditi che sfuggono alla legge, un po’ come accadeva nei capolavori di Sergio Leone. Arthur Morgan è il più classico di questi esempi, un pistolero di ottima fattura, un braccio destro fedele e leale dotato però di una morale che lo porta a mettere in discussione alcune decisioni controverse dei suoi superiori. Un profilo che ricorda da vicino quello di Queen Maeve, da sempre in contrasto con le folle decisioni del Patriota. Occhio però a non farsi intenerire troppo dall’apparenza, al pari della supereroina anche Arthur è forte e determinato a raggiungere i propri obbiettivi a costo di utilizzare qualsiasi mezzo.

Kainé (Nier)

Antipatica, scontrosa e meschina ma anche e soprattutto letale. Il volto femminile dell’opera prima di Yoko Taro targata Nier recentemente riproposta con il remake NieR Replicant è sicuramente fra le combattenti più abili nonché poco amichevoli del mondo dei videogames. Un temperamento burrascoso in parte giustificato da un’infanzia difficile nel villaggio de Il Nido dove Kainé ha vissuto quasi sempre da reclusa. La sua convivenza obbligata con il demone Tyrann ospitato all’interno del proprio corpo ha complicato non poco i rapporti con gli altri abitanti de il Nido, che la consideravano al pari di un mostro. Soltanto l’incontro con Emil ed il protagonista potranno far ritrovare la luce a Kainé, una sorte simile a quella di Starlight in The Boys che, grazie anche all’amore verso il non-supererore Hughie Campbell, riesce a sfuggire dalla morsa della Vought.

Conker 

Potrebbe sembrare una tenera mascotte per i più videogiocatori più piccoli e invece è uno dei personaggi più folli e sregolati del mondo dei videogames. Effettivamente, Conker nacque come dolce scoiattolo co-protagonista del racing game Diddy Kong Racing per Nintendo 64. Le cose cambiarono, e di parecchio, quando qualche anno più tardi Rare decise di realizzare un titolo interamente dedicato allo scoiattolo trasformandolo di fatto un ubriacone logorroico alle prese con giganteschi mostri a forma di cacca e orsacchiotti nazisti. Conker’s Bad Fur Day fu sicuramente uno dei titoli più sopra le righe dell’epoca Nintendo 64, passato poi sotto l’egida di Microsoft con l’acquisto dell’ex software house autrice anche dei leggendari Donkey Kong Country e Perfect Dark. Ci piace immaginare Conker come una versione in miniatura di A-Train: amante della vita spericolata e sempre e costantemente nella merda fino al collo.