Chiamami Col Tuo Nome: per Paul Thomas Anderson il miglior film del 2017

Dopo Pedro Almodovar anche il regista di Vizio di forma, Paul Thomas Anderson, definisce Chiamami col tuo nome il miglior film del 2017

A detta del regista  Paul Thomas Anderson, autore di film Vizio di forma e Il filo nascosto, il miglior film del 2017 è senza dubbio Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, al cinema in Italia dal 25 gennaio 2018.
Il regista californiano, candidato per sei volte agli Oscar, premiato al Festival di Cannes e alla Mostra di Venezia, non ha esitato a sbandierare su Twitter, dopo essere stato sollecitato dai fan, l’apprezzamento per il film con l’emergente Timothée Chalamet nel ruolo principale, già premiato col New York Film Critics Circle Awards come Miglior Attore.

Il film, uscito alla fine dello scorso novembre negli USA, è già stato elogiato con uan serie di premi: il titolo di Scoperta dell’anno della National Board of Review – che ha inserito il film tra i migliori dieci dell’anno -; la nomination a tre Golden Globes, le sei candidature agli Independent Spirit Awards e le quattro nomination ai BAFTA Awards. Chiamami col tuo nome è inoltre stato premiato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani SNCCI e come Miglior Film ai Gotham Awards. I premi, assegnati a New York, hanno visto trionfare anche Timothée Chalamet come Miglior Attore Emergente per il ruolo di Elio.

La Los Angeles Film Critics Association ha premiato la pellicola di Guadagnino con i seguenti riconoscimenti: Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Attore Protagonista per Chalamet. Il film ha inoltre ricevuto il premio come Miglior Sceneggiatura non originale ai Critics’ Choice Awards.

Anche il grande Pedro Almodovar ha detto la sua a riguardo di Chiamami col tuo nome, definendolo il miglior film dell’anno e Timothée Chalamet “la più grande rivelazione dell’anno”.

Secondo quanto dichiarato dal regista italiano, Chiamami col tuo nome conclude la trilogia iniziata con Io sono l’amore e A Bigger Splash e a tal proposito spiega:

[…] mentre nei precedenti il desiderio spingeva al possesso, al rimpianto, al disprezzo, al bisogno di liberazione, in Chiamami col tuo nome abbiamo voluto esplorare l’idillio della giovinezza. Elio, Oliver e Marzia sono irretiti in quella splendida confusione che una volta Truman Capote ha descritto affermando ʽl’amore, non avendo una mappa, non conosce confiniʼ. Chiamami col tuo nome è anche il mio omaggio ai padri della mia vita: il mio vero padre e i miei padri cinematografici: Renoir, Rivette, Rohmer, Bertolucci.

Chiamami col tuo nome è tratto dell’omonimo romanzo di André Aciman. Di seguito la trama, mentre qui potete vedere il trailer.

È l’estate del 1983 nel nord dell’Italia, ed Elio Perlman (Timothée Chalamet), un precoce diciassettenne americano, vive nella villa del XVII° secolo di famiglia passando il tempo a trascrivere e suonare musica classica, leggere, e flirtare con la sua amica Marzia (Esther Garrel). Elio ha un rapporto molto stretto con suo padre (Michael Stuhlbarg), un eminente professore universitario specializzato nella cultura greco-romana, e sua madre Annella (Amira Casar), una traduttrice, che gli danno modo di approfondire la sua cultura in un ambiente che trabocca di delizie naturali. Mentre la sofisticazione e i doni intellettuali di Elio sono paragonabili a quelli di un adulto, permane in lui ancora un senso di innocenza e immaturità, in particolare riguardo alle questioni di cuore. Un giorno arriva Oliver (Armie Hammer), un affascinante studente americano di 24 anni, che il padre di Elio ospita per aiutarlo a completare la sua tesi di dottorato. In un ambiente splendido e soleggiato Elio e Oliver scoprono la bellezza della nascita del desiderio, nel corso di un’estate che cambierà per sempre le loro vite.

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