Blonde: Ana de Armas sarà Marilyn Monroe nel film di Andrew Dominik?

Ana de Armas è stata adocchiata dal regista Andrew Dominik per vestire i panni di Marilyn Monroe nel film Blonde. L'attrice è in trattative iniziali.

Molteplici fonti hanno rivelato che la star di Blade Runner 2049, Ana de Armas, è la prima scelta per interpretare l’icona di Hollywood Marilyn Monroe nel film Blonde

Negli ultimi anni, Andrew Dominik ha sviluppato un adattamento del romanzo di Joyce Carol Oates, Blonde, per Netflix e, finalmente, sembra aver deciso chi sarà la sua Marilyn Monroe. Numerose fonti hanno dichiarato a Collider che Ana de Armas è la scelta di Dominik per interpretare l’icona Hollywoodiana, maggiormente nota per film quali A qualcuno piace caldoGli uomini preferiscono le donneQuando la moglie è in vacanza.

Un rappresentante di Netflix non è stato raggiunto immediatamente. Le fonti avvertono che, anche se la de Armas è in trattative iniziali, ancora non ha firmato alcun contratto, né è stata ancora approvata dalla piattaforma streaming, nonostante altri dicono che la produzione possa iniziare questa estate.

Dominik ha scritto la sceneggiatura e produrrà il film insieme a Brad Pitt e al banner Plan B di Dede Gardner. Pitt ha recitato in due film di Dominik, L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert FordCogan – Killing Them SoftlyBlonde segue la talentuosa Norma Jeane Mortenson, e la sua ascesa all’Olimpo delle star di Hollywood come l’icona Marilyn Monroe. Ma, dopo una serie di relazioni fallite e una tragedia straziante, finisce in una spirale di tossicodipendenza e instabilità mentale.

Dominik, precedentemente, aveva rivelato a Collider: “Credo che Blonde sarà uno dei 10 film migliori mai realizzati. È un film sulla condizione umana. Racconta la storia di come un trauma infantile modelli un adulto, diviso tra pubblico e privato. È fondamentalmente la storia di ogni essere umano, ma usando un certo senso di immedesimazione che abbiamo con qualcosa di molto famigliare, anche se attraverso un’esposizione mediatica. Affronta tutte queste cose e capovolge i significati, in base a come lei si sente. Penso che il progetto ha un sacco di possibilità eccitanti, in termini di quello che può essere fatto, cinematograficamente parlando“.

Fonte: Collider