Bellaria Film Festival 2019: i vincitori della 37esima edizione

Ecco tutti i vincitori della trentasettesima edizione del Bellaria Film Festival, svoltasi dal 26 al 29 settembre 2019.

Si è conclusa il 29 settembre 2019 la 37esima edizione del Bellaria Film Festival: ecco tutti i vincitori e le menzioni speciali

Si sono confermate le 3000 presenze dello scorso anno anche questa volta al Bellaria Film Festival, 37esima edizione sotto la direzione artistica di Marcello Corvino che si è tenuta dal 26 al 29 settembre al Teatro Astra di Bellaria-Igea Marina. Sono stati presentati nel suo corso 22 documentari italiani e internazionali selezionati su 1100 candidati. C’è stato inoltre un omaggio a Vincenzo Cerami, a cui è stato dedicato il Premio alla Carriera, con un video messaggio di Roberto Benigni.

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Il vincitore del concorso Bei Doc è Qualcosa rimane, vincitore anche del Premio Luis Bacalov di 500 euro, di Francesco D’Ascenzio, che racconta quindici protagonisti di campi diversi del mondo della cultura. Al regista è stato assegnato un premio di 3000 euro. Ecco la motivazione:

Una sfrontata e intima conversazione sul lavoro di una vita, la vita stessa come lavoro, offrendo un panorama della ricca eredità della cultura italiana. Attraverso alcune personalità autenticamente rilevanti che come il film stesso parlano con apertura, onestà e profondità, emerge una celebrazione di cultura e uno sguardo franco sia sulla fine della vita che su quello che sostiene il vivere.

È inoltre andata una menzione Speciale ad Hambachers di Leonora Pigliucci e Claudio Marziali con la seguente motivazione:

Cinema verità, documento di azione civile e di grande impatto. Un mostrare la resistenza della foresta che si fa energico invito all’impegno, all’azione verso un tema di primaria importanza: la democrazia del bene comune.

Per Bei Young Doc ha ricevuto un premio di 1000 euro a Benedetta Valabrega per i suo Noi, racconto di una famiglia insieme alla tragedia della Shoah. Di seguito riportiamo la motivazione:

Spaccato di vita, insieme particolare e universale che indaga le complesse dinamiche familiari, gli inevitabili immensi e piccoli drammi, che riverberano l’ombra della grande catastrofe, la Shoah, con sguardo sapiente e umoristico “ebraico-romanesco” che rivela un promettente talento.

Inoltre la Menzione Speciale Pari Opportunità è andata ad Alla vita di Colin Confort con la motivazione:

Per aver raccontato il tema delle pari opportunità con sensibilità e passione scegliendo una storia densa di solidarietà e coraggio. L’empatia dell’autore ci offre uno sguardo mai intrusivo, manifestando delicatezza e mostrando l’integrità relazionale al di là di ogni luogo comune.

Ad assegnare i premi è stata la giuria internazionale presieduta da Moni Ovadia. A Nicola Piovani è stato infine consegnato il Premio Una vita da film.