365 giorni: Netflix conferma i sequel del criticato film erotico. Al via le riprese

Netflix annuncia che il controverso film polacco 365 giorni avrà ben due sequel, le cui riprese si svolgeranno il prossimo mese in Polonia e Italia.

Netflix inizia i lavori sui due sequel del controverso film erotico polacco 365 giorni 

Il film polacco 365 giorni è stato un successo mondiale per Netflix, nonostante (o forse grazie) le numerose citriche ricevute da parte di critica e pubblico. Ora Netflix annuncia che il controverso film avrà ben due sequel, le cui riprese si stanno avviando.

Il gigante dello streaming ha annunciato l’inizio della produzione di 365 giorni Parte 2 e Parte 3. Il film originale Netflix racconta la storia “d’amore” (poco consensuale e altamente problematica) tra Massimo e Laura. Massimo è un mafioso che rapisce la donna e che le da 365 giorni per innamorarsi di lui. Nei sequel torneranno i due protagonisti, ma il loro ricongiungimento sarà reso difficile dai legami familiari di Massimo e da un uomo misterioso che entra nella vita di Laura per conquistarne il cuore e la fiducia, ad ogni costo. Il film originale era un’acquisizione di Netflix, mentre Variety riporta che lo streamer sarà più coinvolto nella realizzazione dei sequel.

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I membri del cast originale Michele Morrone, Anna-Maria Sieklucka, Magdalena Lamparska e Otar Saralidze torneranno tutti per i sequel. Simone Susinna si unisce al cast, interpretando un nuovo personaggio di nome Nacho. Anche i sequel saranno diretti da Barbara Bialowąs e Tomasz Mandes. La produzione delle due pellicola sequel inizierà questo mese. Le riprese avverranno in Polonia e in Italia e l’uscita dei film è prevista per il 2022.

365 giorni è stato recensito molto negativamente alla sua uscita, ma il film ha resistito nella Top 10 di Netflix per molte settimane. Nel 2020 è stato il quarto film più cercato su Google. Tuttavia il film è stato accusato di contribuire alla cultura dello stupro. Persino la cantante Duffy, sopravvissuta allo stupro, ha scritto una lettera a Netflix in cui ne richiedeva la rimozione del film. “Mi rattrista il fatto che Netflix fornisca una piattaforma per un simile ‘cinema’, che erotizza il rapimento e distorce la violenza sessuale e il traffico sessuale come fosse un film sexy”, ha scritto Duffy.

Netflix si è rifiutato di rimuovere il film, rispondendo che c’era l’avvertimento per contenuti violenti e sessuali e ribadendo che non si tratta di un film originale, ma di una commissione. Il film era uscito nelle sale cinematografiche in Polonia prima di essere acquisito dallo streamer.

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