Il Trono di Spade: tutti i riferimenti che vi siete persi nell’episodio finale

Quanti dettagli nasconde l'ultimo episodio di Il Trono di Spade? Il finale di serie ha tantissimi rimandi e riferimenti, li avete notati tutti?

(Spoiler Alert: questo articolo contiene espliciti riferimenti alla puntata 8X06 de Il Trono di Spade)

Sono tantissimi gli spettatori che si sentono orfani della grande epopea televisiva nata dai romanzi di George R.R. Martin. A pochi giorni dalla chiusura definitiva e mentre molti si chiedono quale show potrà sostituire Il Trono di Spade alcuni discutono ancora sui dettagli e sui riferimenti che il finale di serie ha offerto agli spettatori. Ai più attenti non sarà sfuggito nulla, ma in tanti non avranno notato che lungo la sesta puntata dell’ottava ed ultima stagione dello show HBO erano disseminati alcuni riferimenti davvero interessanti. Sfogliate la gallery per scoprire di quali dettagli si tratta:

Il Trono di Spade: gli Stark come la Compagnia dell’anello

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George R.R. Martin non ha mai fatto segreto del fatto che per anni ha modellato parte della sua storia finale ispirandosi ai romanzi di J.R.R. Tolkien e in particolare basandosi sulla fine de Il Signore degli Anelli. Ha anche menzionato specificamente l’intensità “agrodolce” di questo finale, riferendosi a quando Frodo lascia la Terra di Mezzo per i Porti Grigi come modello per il tono che intendeva impostare per la fine della sua epopea fantasy.

Il Trono di Spade Il Signore degli Anelli Cinematographe.it

Non solo dunque agrodolce è stata l’uccisione di Daenerys e dell’amore tra i due Targaryen, ma altrettanto il saluto tra i fratelli Stark, tutti separati e ognuno con un futuro importante davanti a sé.

Il Trono di Spade: Daenerys e il suo tessssoro

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Sarà il colore degli occhi o il modo in cui Daenerys li sgrana dopo aver distrutto Approdo del Re e aver ucciso un milione di persone, ma è quasi inevitabile pensare che la conclusione della storia della Madre dei Draghi abbia delle similitudini con quelle di Gollum, uno dei personaggi chiave de Il Signore degli Anelli. Entrambi infatti restano accecati da ciò che il potere può offrire, anche se con buoni propositi di partenza (in fondo Dany vorrebbe eliminare la tirannia e l’ingiustizia nel mondo… peccato che di ingiustizia poi si macchi lei stessa). Anche il trono di spade che si scioglie come lava fusa sotto le fiamme di Drogon possono ricordare l’Anello del Potere che può essere distrutto solo attraverso le fiamme del Monte Fato, perché è lì che fu forgiato tanti anni prima. Il Trono di spade fu inizialmente forgiato da Aegon Targaryen, che usò, proprio il fuoco di drago per portare a termine il lavoro. Come l’anello era la rovina per gli uomini nella saga di J.R.R. Tolkien, così è lo stesso nei romanzi di Martin e nello show HBO.

Il Trono di Spade: la visione di Daenerys

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C’è un’immagine in particolare, quando Dany entra nella sala del Trono di Spade prima di essere uccisa da Jon, che è un chiaro riferimento a un’altra inquadratura già vista nello show. Ci riferiamo al momento visto nella stagione 2, quando la madre dei draghi è nella Casa degli eterni ed ha una visione che le anticipa che entrerà in diretto contatto con il trono, prima di dissolversi.

Il Trono di Spade: Jon e gli amori sfortunati

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Non è la prima volta che Jon Snow deve dire addio a un grande amore. Gli era già capitato con Ygritte, la bruta uccisa da Olly e morta tra le braccia di Jon Snow durante la battaglia tra i bruti e i Guardiani della notte. Nel finale di serie il personaggio interpretato da Kit Harington deve dire addio anche a Daenerys, che questa volta ha ucciso lui stesso. Se si osservano le scene in cui muoiono i due personaggi femminili sopracitati troverete sicuramente una somiglianza di composizione dell’immagine: la posizione di Jon Snow e le due donne è pressoché identica. Jon ha cullato in modo simile Ygritte e nel finale di serie lo fa allo stesso modo con Dany.

Il Trono di Spade: uniti nell’amore e nella morte

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Stessa composizione visiva anche per un altro momento del finale de Il Trono di Spade. Naturalmente, Daenerys sul ghiaccio esanime, riporta alla mente la scena nel finale della stagione 5 in cui Jon viene ucciso dai suoi stessi confratelli che lo uccidono perché traditore ai loro occhi.

Il Trono di Spade: Arya come Cristoforo Colombo

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Che cosa c’è a West di Westeros?” chiedeva Arya a un’attrice mentre si trovava a Braavos per il suo addestramento come Uomo senza volto. Forse nessuno si aspettava che il finale di Arya rispecchiasse chiaramente il finale della quarta stagione “The Children“, con una sua ampia proiezione sulla prua di una nave e l’arrangiamento corale di Ramin Djawadi del tema principale, che originariamente aveva debuttato in quell’episodio. In fondo sapevamo che questo personaggio aveva sete d’esplorazione e scoperta… soprattutto di avventura.

Il Trono di Spade: Jon e Spettro, separati e riuniti

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Non tutti gli spettatori avevano mandato giù il precoce addio tra Jon Snow e il suo fidato metalupo Spettro. I due si erano salutati nella 8X4, quando Jon si prepara a cavalcare verso Approdo del Re per costringere Cersi a inginocchiarsi a Daenerys, mentre Spettro si appresta a seguire Tormund oltre la barriera, nel territorio del “vero Nord”. La sussurrata scena d’addio a Grande Inverno tra i due sembra davvero immotivato all’ombra del loro ricongiungimento nel finale di serie. Forse è proprio in vista della loro riunione che il momento in cui Jon saluta il metalupo non è stato particolarmente sottolineato. C’è un riferimento però in questo momento, ovvero un richiamo all’episodio 5 della Stagione 4, “La notte dei ribelli“. In quella occasione Jon libera Spettro imprigionato dai Guardiani della notte che si ribellano al rifugio di Craster. “Mi sei mancato, ragazzo“, dice Jon a Spettro in quel momento in cui i due finalmente si riuniscono.

Il Trono di Spade: dopo il caffè di Starbucks spunta in scena un altro oggetto moderno

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I più lesti avranno notato un oggetto che stonava un po’ durante la scena del consiglio per stabilire il nuovo Re di Westeros. Evidentemente John Bradley, alias Sawell Tarly, aveva molta sete sul set, tanto da essersi portato durante il ciak una bottiglietta d’acqua con sé. Purtroppo l’oggetto è finito in scena, scatenando ilarità tra i fan.

Il Trono di Spade: Cronache del ghiaccio e del fuoco

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Nella settima stagione, l’Arcimaestro Ebrose (Jim Broadbent) aveva detto a Sam che stava scrivendo Le cronache delle guerre dopo la morte del re Robert I (a.k.a tutto quello che è successo su HBO dalla prima stagione, episodio 7). Sam arriccia il naso e dice che lo chiamerebbe “in un modo un po’ più poetico“. Detto, fatto! Nel finale Sam illustra il suo nuovo tomo, intitolato proprio come la saga dei libri di George R.R. Martin. Anche la citazione di Cronache del ghiaccio e del fuoco, è un po’ come un altro cenno a Il Signore degli Anelli, che vede sia Frodo che Bilbo Baggins che raccontano tutte le avventure viste nella trilogia a opera di Peter Jackson.

Il Trono di Spade: Tyrion e quel balletto con le sedie

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Nel nuovo riformato reame di Westeros, con a capo Re Bran lo spezzato, Tyrion Lannister è divenuto il primo cavaliere. In una delle scene del finale di serie di Il Trono di Spade troviamo Tyrion impegnato a riorganizzare le sedie attorno al tavolo del Piccolo Consiglio. Questo passaggio è un richiamo alla sua drammatica entrata nella terza stagione durante l’episodio 3, quando Tywin Lannister era il Primo cavaliere e Tyrion era semplicemente il Maestro del Conio. Tyrion ha evocato il fantasma di Casa Lannister quando chiede a Bronn se il debito della corona verso di lui è stato ripagato. Un Lannister, in fondo, paga sempre i suoi debiti, anche se deve usare lo scrigno reale.

Il Trono di Spade: Tyrion e quella barzelletta di cui non sapremo mai il finale

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In una delle ultime scene della 8X6 di Il Trono di spade, Tyrion racconta ancora una volta la barzelletta di cui sappiamo l’inizio ma non la conclusione. La barzelletta inizia così: “Una volta entra in un bordello con un asino e un alveare...”. Questa barzelletta il Lannister aveva provato a raccontarla anche in altre due occasioni. In entrambi i casi era stato fermato da eventi concomitanti: una volta a Nido dell’Aquila quando era accusato di essere il mandante dell’attentato a Bran, e un’altra volta a Meereen, mentre provava a far ridere Verme Grigio e Missandei prima di essere interrotto per l’arrivo della flotta degli schiavisti che vogliono riprendersi la città. Purtroppo anche in questo caso non riusciamo a sentire come prosegue il buffo racconto. Chissà se mai gli sceneggiatori riveleranno il finale di questo racconto… finalmente potremo ridere anche noi con Tyrion Lannister!