Grey’s Anatomy vs The Resident: i medical drama del momento a confronto

Il veterano contro la nuova leva, Grey's Anatomy contro The Resident. Mettiamo a confronto i due medical drama del momento.

Sul canale Foxlife di Sky in ottobre è prevista un’importante programmazione che prevede il ritorno dell’amatissima serie TV Grey’s Anatomy con la sua quindicesima stagione e il recente medical drama The Resident con la sua seconda stagione.
Sono previsti in programmazione rispettivamente da lunedì 29 ottobre e martedì 30 ottobre e sebbene le loro diversità e i loro diversi periodi di produzione, conducono naturalmente ad un raffronto essendo entrambe ambientate in un ospedale tra vita privata e professionale di chirughi specializzandi, medici e infermieri.

Il confronto tra queste due serie TV è inevitabile anche per il grande fardello che The Resident è tenuto a sopportare dopo l’ingresso di Grey’s anatomy nel mondo delle serie TV quindici anni fa.
La serie TV creata da Shonda Rhimes può anche non essere apprezzata da una certo tipo di critica, ma la sua longevità e il suo successo mondiale ha fatto in modo che fosse difficile per qualsiasi network, anche ABC stessa, proporre un medical drama che potesse avere un successo simile.
Sono state tante le cancellazioni di neonate serie TV medical dopo appena la prima stagione, per cui il rinnovo di The Resident alla seconda stagione rende la serie TV ancora più interessante e oggetto di analisi.

Le due serie TV si possono confrontare sui tre ambiti che le accomunano, i medici, il loro luogo di lavoro, l’ospedale e la vita privata, ed è interessante scoprire come questi vengono declinati in due prodotti comunque totalmente differenti.

Grey’s anatomy Vs The Resident: tra medici, ospedale e vita privata

I medici

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Ci troviamo di fronte a due tipologie di medici molto diversi, in Grey’s anatomy, è noto che la bravura sul lavoro va di pari passo con l’aspetto fisico, che è sempre stato fondamentale per accentuare l’aspetto glamour della serie, tanto da definirlo come un incontro esplosivo tra ER e Sex and the City. Medici che rasentano la perfezione sia professionalmente che nel modo di presentarsi, ai quali si perdona ogni errore in quanto parte di un percorso naturale di formazione e crescita in ogni campo e in ogni momento della vita.
The Resident ha ugualmente e degli ottimi medici, ma senza nessun alone di perfezione raffinata sopra le loro teste. Nonostante questo, la serie TV propone dei medici con il mantello da supereoe, come il protagonista Conrad, interpretato da Matt Czuchry, specializzando anziano che sembra non sbagliare un colpo, anche adottando metodi estremi e andando contro le regole. Accanto a lui, un altro personaggio con il mantello, l’infermiera Nicolette, interpretata da Emily Van Camp, dedita al suo lavoro, tanto da voler smascherare la sua responsabile di oncologia sospettata di gravi crimini. Questo, pur sempre in modo imperfetto, che va contro il sistema, le regole e li rende talvolta anche antipatici, proprio perchè non convenzionali.
Due attori molto noti nel mondo delle serie TV che hanno tra le altre cose anche il difficile compito di spogliarsi di precedenti ruoli di rilievo, come Cary in The Good Wife, Logan di Una mamma per amica e l’indimenticabile vendicatrice Emily Thorne in Revenge.

L’ospedale

the resident

L’ospedale in The Resident è un campo di battaglia, un vero terreno privo di regole e spesso etica in cui l’unica regola è cercare di sopravvivere, portare a casa la giornata. Ogni episodio inizia con i diversi casi ospedalieri che irrompono nella scena e non danno alcuna certezza sul loro epilogo, il lieto fine non è mai dato per scontato, al contrario ci si aspetta sempre il peggio, soprattutto dal punto di vista emotivo. Questo rende sicuramente tutto molto realistico, aiutato anche dal ritmo, spesso molto veloce e incalzante e le riprese, mosse, volutamente non perfette, quasi si trattasse di una videocamera nascosta che riprende tutto come se fosse un documentario.
Grey’s anatomy presenta l’ospedale come un posto ben diverso, un posto dove ci si può anche innamorare, incontrare l’anima gemella, salvare vite e far succedere fatti speciali: in Grey’s anatomy si cerca la magia, il miracolo, si cerca di far andare tutto per il meglio. Può non esserci il lieto fine anche qui, ma lo scopo è quello di emozionare e sciogliere gli animi, lasciando sempre qualcosa che rasenta l’eccezionalità.

Vita privata

grey's anatomy

Nel mondo della medicina di queste serie TV c’è spazio anche per la vita privata, ma questo spazio viene ceduto ovviamente in modi diversi.
In Grey’s anatomy le vite personali dei medici sono importanti tanto quanto quelle professionali, perché ne sono parte integrante: si può essere grandi medici solo se si cresce davvero come persone. Proprio per questo motivo i protagonisti sono specializzandi che osserviamo dalla prima stagione fino a quando al termine dell’ottava diventano degli interni. E ne possiamo vedere proprio la crescita e l’infinità di errori di ciascuno che ha contriuito a fare di loro delle persone più solide e sicure nel corso degli anni.
In The Resident, la vita privata c’è, ma emerge silenziosamente all’interno di ogni caso medico e ogni situazione professionale che si crea.
Questo contribuisce anche alla vicinanza con la realtà di questa serie TV: il modo proprio in cui affronta il mondo del lavoro e quello della vita privata. La definizione dei personaggi e i loro  comportamenti nelle relazioni passano attraverso i loro ragionamenti e le loro scelte anche professionali.