Baby: di cosa parlerà la stagione 2? Anticipazioni dal FeST di Milano

Quali tematiche affronterà la stagione 2 di Baby? Ecco qualche anticipazioni direttamente dal FeST di Milano della serie Netflix in arrivo a ottobre.

La seconda stagione di Baby, la serie originale italiana prodotta da Fabula Pictures, debutterà su Netflix il prossimo 18 ottobre. L’attesa è altissima e come avviene spesso per fenomeni mediatici come questi la caccia a qualche succulenta anticipazione è aperta. Qualcosa in tal senso è trapelato nel corso del panel organizzato alla seconda edizione di FeST – Il Festival delle Serie Tv, ma state tranquilli nessuno spoiler ha guastato la festa ai presenti che hanno potuto vedere sullo schermo allestito nel Teatro della Triennale di Milano il trailer ufficiale e due brevi clip in anteprima.

Moderato dalla direttrice artistica della kermesse meneghina Marina Pierri e dalla fondatrice di Diversity Francesca Vecchioni, il panel ha visto protagoniste l’attrice Alice Pagani, che nella serie tornerà a vestire i panni di Ludovica, ed Eleonora Trucchi, co-sceneggiatrice e parte di Grams, un collettivo di autori, sceneggiatori e storytellers che si avvale di collaboratori con esperienze in tutti i campi della creatività. Riconfermato per la fase di scrittura, il collettivo ha poi affidato gli script dei nuovi episodi alla regia di Andrea De Sica e alla new entry Letizia Lamartire, recentemente dietro la macchina da presa del lungometraggio Saremo giovani e bellissimi.

Alice Pagani su Baby 2: “continueremo a essere un punto di riferimento”

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Un dato rilevato vuole la prima stagione vista da oltre 10 milioni di abbonati nei suoi primi mesi di diffusione. Numeri davvero importanti in termini di audience per una serie che è penetrata fortemente nell’immaginario globale. Con Baby 2 si cercherà ovviamente di migliorare o quantomeno eguagliare quei dati e per farlo si è scelto di allargare il potenziale target come ha confermato durante l’incontro la sceneggiatrice Eleonora Trucchi:

Il nostro pubblico di riferimento è sicuramente quello teen, femminile in primo luogo ma non solo perché abbiamo personaggi maschili molto legati alla storia e in cui molti ragazzi penso possano identificarsi. Sicuramente nella seconda stagione abbiamo cercato di allargare questo target, rivolgendoci anche ai trentenni, nel momento in cui le storie degli adulti vengono approfondite maggiormente rispetto alla prima stagione. Ciò è reso possibile dalla presenza sullo schermo di più figure appartenenti a quella fascia d’età. Quello che abbiamo provato a fare trasparire da questa serie è un’inquietudine adolescenziale in cui tutti si possono riconoscere, compreso un adulto che in passato ha vissuto dinamiche più o meno analoghe a quelle mostrate in Baby. Ciò ha permesso a moltissimi giovani spettatori, anche di classi sociali e Nazioni diverse, di entrare in empatia con i protagonisti e di immedesimarsi in loro. Non a caso, in tantissimi poi ci hanno contattato su Instagram per dialogare con noi autori e con gli interpreti per scambiare opinioni e riflessioni su quello che hanno visto.

Effettivamente, interazioni alla mano, la prima stagione ha avuto una discreta risonanza sui social, confermata dalla Pagani:

L’eco maggiore lo abbiamo riscontrato sulla rete, ma era inevitabile perché viviamo nell’era dei social, che sono diventati il principale canale di comunicazione tra le persone di quasi tutte le età oramai. In moltissimi non si sono limitati a guardare passivamente la serie, ma hanno voluto interagire con noi attori e in qualche modo a prenderci come punti di riferimento, caricandoci in un certo senso di responsabilità. Per quanto mi riguarda ne sono consapevole e spero di essere stata sino a oggi un buon esempio.

Baby: qualche anticipazione sulla stagione 2 tra crescita e nuovi problemi

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Nella stagione inaugurale sono stati raccontati una serie di errori, di cadute e di situazioni problematiche che hanno riguardato le protagoniste e il resto dei personaggi appartenenti all’universo di Baby, il che porta a sperare in un cambio di rotta nella seconda in termini di risoluzioni o di occasioni di crescita. Per scoprirlo dovremo però attendere la messa in onda e fare un bilancio in tal senso al momento dei titoli di coda della puntata conclusiva.

A sciogliere qualche dubbio in merito ci ha pensato la Pagani anticipando che nel secondo atto le diverse figure chiamate in causa riescono, tramite le rispettive esperienze, a maturare e a diventare più consapevoli. Nel caso della sua Ludovica l’evoluzione è assai evidente e l’attrice ne ha disegnato le traiettorie affermando:

Da vera e propria combattente, anche ignara dei rischi che di volta in volta sta correndo, in Baby 2 inizia ad avere più di una difficoltà a causa delle sfide che andando avanti si faranno sempre più grandi. Ciò porterà Ludovica a diventare più sensibile e consapevole di potere scegliere che direzione dare alla propria vita. Ovviamente il suo sarà un percorso in salita e tale percorso andrà in scena nel corso dei nuovi episodi.

Baby: di cosa parlerà la stagione 2? Una storia coming of age tra desiderio e bullismo

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Trattasi di un prodotto in cui le tematiche di genere sono inquadrate in un certo modo e quindi di default nel panel l’accento non poteva che andare a cadere su di esse, a cominciare dal profondo disagio che vive la coppia principale e anche tutto il resto dei personaggi che a diversi livelli di intensità gli gravita intorno. A tal proposito, si sottolinea come il rischio che la rappresentazione che viene data della realtà mostrata nella serie possa essere letta erroneamente come una fotografia che ne esplora solo gli aspetti più superficiali. Dal palco, la Trucchi ha sciolto qualsiasi dubbio in merito spiegando le linee guida che hanno caratterizzato il percorso di scrittura suo e dei restanti colleghi:

Questa serie è in tutto e per tutto un coming of age e in quanto tale i personaggi imparano le lezioni della vita puntata dopo puntata, un po’ alla volta, partendo da zero, che poi è quello che accade nella quotidianità di ciascuno di noi. I protagonisti di Baby in generale prendono coscienza delle cose e della gravità delle loro azioni mentre le vivono. Nessuno di noi è cosciente fino in fondo e da subito di quello che sta facendo ed è la stessa cosa che accade ai personaggi della serie. Questi scoprono le difficoltà, ma anche il fascino e il desiderio nel corso delle puntate. È un percorso graduale e pieno di ostacoli il loro, che avrà sviluppi e nuove scoperte nella seconda stagione.

L’altro tema chiave è proprio il desiderio nelle sue diverse declinazioni e la sceneggiatrice ha colto l’occasione per spiegare in che modo viene affrontato:

Il desiderio in Baby è un elemento centrale e si manifesta soprattutto nel e attraverso il personaggio di Chiara. Ed è la scoperta del desiderio di potere, di libertà, d’indipendenza e anche quello di essere la peggiore in qualche modo. Nel senso che rappresenta il modello della ragazza perfetta e tutti si aspettano da lei questo. Non ha problemi a esserlo, ma allo stesso tempo decide di vivere un’esistenza parallela e segreta dove può rappresentare l’esatto contrario.

Per dirci invece cos’è per Ludo il desiderio ha preso la parola la Pagani:

Per lei la ricerca del desiderio corrisponde a un percorso lungo e profondo che nasce da un patto che ha fatto con se stessa e che avrà ulteriori sviluppi nella seconda stagione.

Ma non solo desiderio della nuova stagione di Baby: si parla anche di bullismo. Ha continuato la Pagani: “come in gran parte delle serie teen degli ultimi anni anche in Baby è largamente presente e in questa stagione si allarga ad altri personaggi. Nello specifico abbiamo provato ad affrontarlo cercando di combattere degli stereotipi legati ad esempio all’omosessualità. Lo abbiamo fatto disegnando il percorso interiore di uno delle figure maschili principali. Ma il baricentro del discorso riguarda soprattutto Ludovica, motivo per cui decide di non affezionarsi a nessuno, perché non si fida di nessuno. Ha cercato a lungo qualcuno per cominciare a farlo e alla fine ha trovato quel qualcuno in Chiara. Ha costruito una sorta di campana di vetro per proteggere il loro rapporto e l’unica persona della quale ha imparato a fidarsi”.    

Baby 2: una grande storia di amicizia che continua

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Baby è anche la storia di una grande amicizia, quella tra due ragazze che decidono di condividere  un segreto del quale si caricheranno tutto il peso sulle spalle. Un’amicizia la loro che è a tutti gli effetti un vero e proprio rifugio dal mondo. Quando tutto va male Chiara e Ludo sono profondamente unite e si fanno scudo a vicenda. E quindi cosa bisogna aspettarsi in tal senso nei nuovi episodi? La risposta è arrivata puntuale dalla Pagani:

È come se l’una senza l’altra non fossero niente. Se sono insieme forse qualcosa si muove. Anche nella seconda stagione si assiste a un rapporto simbiotico che è legato a un meccanismo di dipendenza reciproca. Qualcosa che va ben oltre l’amicizia e l’amore più in generale. Nel caso di Ludo, lei pensa anche per Chiara, perché pensano e agiscono come una cosa sola, che annulla persino le individualità. Insomma, sono le due facce della stessa medaglia e nella seconda stagione l’idea di un possibile distacco la fa soffrire.

Per sapere quale pieghe prenderà questa amicizia bisognerà attendere la messa in onda, nel frattempo speriamo di avervi dato qualche motivo in più per scoprirlo.

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