Spider-Man: Far From Home – tutti gli easter egg del film

Gli easter egg non mancano in Spider-Man: Far From Home, con numerosi riferimenti ad altri capitoli cinematografici e videogame tratti dal celebre personaggio. Scopriamoli insieme.

Spider-Man: Far From Home, 23esimo film targato Marvel Studios e sequel diretto di Avengers: Endgame, è finalmente realtà. Tom Holland veste nuovamente i panni di Peter Parker, questa volta alle prese con una gita in Europa movimentata e ricca di imprevisti. All’interno del film è possibile individuare diversi easter egg che faranno la gioia sia dei fan dell’Uomo Ragno che dei film dell’Universo Cinematografico Marvel. Eccoli qui.

Leggi anche la recensione di Spider-Man: Far From Home

Il seguente articolo contiene Spoiler sul film.

In memoriam

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All’inizio del film, gli studenti del liceo di Peter dedicano un “in memoriam” a Tony Stark, Vedova Nera, Visione e Captain America. Un gesto di apprezzamento singolare che mette ancora in evidenza il sacrificio che hanno compiuto i Vendicatori nei due Avengers: Infinity War e Avengers; Endgame. Salta all’occhio l’aggiunta di Steve Rogers nella lista dei caduti in battaglia. Questo sta a significare che Cap potrebbe essere morto subito dopo l’ultima scena di Endgame. Oppure i Vendicatori hanno deciso di coprire le tracce di Cap dichiarando al mondo che ha incontrato la sua fine dopo la battaglia finale con Thanos. In ogni caso si tratta di una chiusura perfetta per il personaggio più apprezzato e stimato della saga.

La valigetta di Peter

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Molti fan si chiedono se Tony Stark stia cercando di ricoprire il ruolo che precedentemente era stato affidato all’iconico zio Ben, quello del mentore fondamentale per la crescita e la maturità di Peter Parker ora divenuto supereroe a tutti gli effetti. La risposta potrebbe risultare negativa, almeno non completamente, dal momento in cui vi è la comparsa di una valigetta particolare durante la gita fuori porta in Europa. La valigetta contiene delle iniziali: BFP, ovvero Benjamin Franklin Parker. Il nome completo dello zio di Peter è un piccolo dettaglio che non può assolutamente sfuggirvi; il ricordo di zio Ben è ancora vivido nella mente di Peter Parker.

La versione alternativa del motto di Spider-Man

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La svolta importante di Spider-Man: Far From Home è incentrata sul passaggio di consegne da Tony Stark a Peter Parker. Il motto più celebre dell’intera saga cinematografica di Spider-Man riguarda il grande potere che comporta una grande responsabilità, sostituito da “inquieto giace il capo che porta la corona”, detto da Nick Fury quando Spidey deve prepararsi ad affrontare gli Elementali. La citazione proviene da Enrico IV, Parte II di William Shakespeare. Dietro la battuta si va ad enfatizzare il “disagio” che deve inglobare l’uomo che è portato ad ottenere un potere più grande di lui. Shakespeare traccia il profilo di un leader insicuro che dubita di se stesso temendo minacce invisibili, e Peter Parker in questo capitolo sta affrontando lo stesso insormontabile ostacolo.

Peter Parker e la fissazione per Star Wars

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Peter Parker, ad un certo punto del sequel, avrà accesso all’intero arsenale e armamentario di Tony Stark. Quest’ultimo è ancora consapevole che Peter è solo un adolescente. Nick Fury si rivolge al ragazzo con una battuta facendo riferimento alla sua limitata cultura cinematografica, che non si estende oltre Star Wars. Ci riallacciamo alla manovra di Spidey per contrastare la forza di Giant-Man nello scontro in aeroporto in Captain America: Civil War, con Peter che interviene dicendo: “Come quel vecchio film, L’Impero Colpisce Ancora”.

Si crea uno strano paradosso, dal momento in cui Samuel L. Jackson era apparso nella saga di Star Wars nei panni di Mace Windu. Lo stesso problema si presenta in Avengers: Endgame quando Tony Stark prende in giro Thor chiamandolo “Lebowski”, lo stesso Jeffrey Lebowski/ Jeff Bridges che ricopre il ruolo di Obadiah Stane nel primo Iron Man.

Spider-Man e la dimensione Terra-616

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Il concetto di Universo Marvel come rete infinita di realtà parallele è stato introdotto in Spider-Man: Un Nuovo Universo. In questo film Mysterio, intepretato da Jake Gyllenhaal, esordisce portando l’idea di Multiverso con sé per scombinare gli equilibri dei film Marvel Studios. Quando ci spiega le sue origini e la natura del Multiverso, Mysterio sostiene che la dimensione conosciuta come Universo Cinematografico Marvel si svolge sulla “Terra-616”, che i fan dei fumetti conoscono come l’ambientazione ufficiale della realtà Marvel.

Un dettaglio a cui non si dovrà prestare molta attenzione, visto che fa parte del grande inganno imbastito da Mysterio per ottenere fama e celebrità.

Carol Danvers diventa ufficialmente Captain Marvel

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In mezzo al caos generato da Thanos nella battaglia finale di Avengers: Endgame, Spider-Man ha condiviso lo schermo con Carol Danvers presentandosi come Peter Parker. Carol in realtà non gli ha rivelato il nome da eroe e non ha mai usato il soprannome Captain Marvel nel suo film di debutto. Spider-Man: Far From Home, nell’essere il primo film ambientato dopo gli eventi di Avengers: Endgame, può permettersi di reintrodurre la figura di Danvers con il celebre nome da supereroina.

Quando viene reclutato da Nick Fury, Peter chiede perchè l’ex direttore SHIELD non ha coinvolto altri eroi, nemmeno quelli meglio equipaggiati per lo scontro contro gli Elementali, come “Captain Marvel”. Può anche essere l’ultima volta in cui verrà nominata così, a giudicare dalla gelida risposta di Nick Fury che non vuole che si parli in alcun modo della sua migliore risorsa in campo.

Happy Hogan in cerca di amore

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Una delle sorprese più inaspettate di Spider-Man: Far From Home è il ruolo di Happy Hogan, il capo della sicurezza di Tony Stark, ora interessato ad instaurare una relazione amorosa (o amicizia, dovremo solo aspettare e vedere come si svilupperà in futuro) con zia May. Nel mondo dei fumetti la realtà è ben diversa: Hogan è coinvolto in una storia d’amore con Pepper Potts, la segretaria personale di Tony Stark nonché compagna di vita dello stesso. Una parentesi che tuttavia finisce in tragedia, quindi nell’Universo Cinematografico è doveroso un rilancio della figura di Hogan, con un percorso evolutivo che possa procedere verso il lieto fine.

MJ al posto di Gwen Stacy

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Nessun fan di Spider-Man si può dimenticare della scena della morte di Gwen Stacy in The Amazing Spider-Man 2. Una sequenza che in verità fa riferimento al celebre passaggio del primo capitolo di Spider-Man targato Sam Raimi, quando Green Goblin/ Norman Osborn (Willem Dafoe) regge Mary Jane a strapiombo da un ponte, minacciando l’Uomo Ragno e in seguito facendo cadere la ragazza.

Spider-Man: Far From Home rende omaggio ad entrambe le versioni quando Mysterio avvolge Peter in un illusione senza fine, evocando l’immagine di MJ (Zendaya), tenendola in sospeso fuori dal ponte e lasciandola cadere. Il cerchio si chiude con l’ennesimo perfetto momento ricco di tensione.

Iron Man in versione Zombie

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Con la sequenza di incubo/allucinazione nell’illusione di Mysterio si rende omaggio ad una mini-serie iconica nata dalla penna di Robert Kirkman, co-creatore di The Walking Dead: si tratta di Marvel Zombies, pubblicata nel 2006. In questo racconto viene raffigurato un improvviso attacco di zombie sulla Terra della Marvel. In Far From Home, il regista Jon Watts e gli artisti degli effetti speciali hanno fatto in modo di ricreare nella scena dell’allucinazione l’esatta maschera mezza distrutta e il teschio sfoggiato da Iron Man nella famosa cover di Marvel Zombies #1.

Spider-Man e la mania dei selfie

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Una volta tornato a casa a New York, Peter Parker non fa nessuna fatica a riprendere i panni dell’amichevole Spider-Man di quartiere, dondolando attraverso i grattacieli di Manhattan. Mentre manda dei messaggi a MJ (per quanto sia pericoloso), Peter le manda un selfie mentre si trova in volo. Un altro omaggio a uno dei più grandi successi degli ultimi anni in casa Sony.

Si sta parlando del videogioco in esclusiva per PlayStation 4, Spider-Man di Insomniac. I giocatori in questo titolo possono dilettarsi con una modalità foto particolare, che consente a Peter di tirare fuori il suo telefono per un selfie da scattare in qualsiasi parte della Grande Mela. Il film riproduce quell’esatta modalità e anche il segno di pace che Peter esibisce prima di procedere con lo scatto, preso direttamente dal gioco.

Prima scena nei titoli di coda: l’identità di Spider-Man viene rivelata

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Questa scena, lo ammettiamo, sarà difficile da battere. Mysterio, dopo essere stato sconfitto, crea un piano di emergenza per vendicarsi di Spider-Man. La notizia della sua morte viene diffusa ovunque dal Daily Bugle, con una rivelazione che lascia i fan ammutoliti: J.K Simmons, dalla trilogia firmata Sam Raimi, riprende il ruolo di J. Jonah Jameson, una personalità del web invece che intransigente editore del giornale. Non solo viene incolpato Spidey per l’uccisione di Mysterio, con quest’ultimo visto come un nuovo eroe in grado di proteggere la popolazione mondiale da grandi minacce interplanetarie, ma si denuncia la vera identità di Spider-Man.

Nei fumetti, un colpo di scena di questo calibro è sempre stato un rischio di notevoli dimensioni, tanto da evitare di ricorrere ad una svolta così decisiva. L’Universo Cinematografico Marvel ha preso la palla al balzo e alza la posta in gioco, con un imprevisto talmente sconvolgente da attirare l’attenzione degli scettici che non credevano fosse possibile una nuova fase al cinema dopo gli eventi di Avengers: Endgame.

Seconda scena nei titoli di coda: gli Skrull sono fra noi!

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Siamo di fronte ad una impressionante sequenza che farà grattare il capo a molti fan della saga cinematografica Marvel. Maria Hill e Nick Fury cambiano forma e tornano ad essere degli Skrull e diventa chiaro quanto sia cresciuta l’amicizia fra Nick Fury e Talos, il capo dei rifugiati degli Skrull in orbita attorno la Terra che abbiamo conosciuto in Captain Marvel. Questo ulteriore colpo di scena farà emergere infinite domande su quanto a lungo e per quali lavori Fury ha sfruttato “la supplenza” di Talos.

Gli sceneggiatori Chris McKenna e Erik Sommers assieme a Kevin Feige hanno avuto la brillante idea di rivoluzionare lo schema narrativo delle tre fasi cinematografiche con azioni, reazioni e conseguenze che ridefiniranno le posizioni dei nuovi Vendicatori.