Seven Sisters: Tommy Wirkola e Noomi Rapace parlano del film al TFF35

Al Torino Film Festival 2017, il regista Tommy Wirkola e l'attrice Noomi Rapace presentano il loro ultimo, folle film: Seven Sisters.

Seven Sisters è l’ultimo film presentato alla 35esima edizione del Torino Film Festival e presentato eccezionalmente dal regista Tommy Wirkola e dalla sette volte protagonista della pellicola Noomi Rapace, attrice nel ruolo di altrettante gemelle all’interno del lavoro del cineasta norvegese. Tra futuri dispotici, sceneggiature modificate per l’occasione e amore come forma di sacrificio, i due raccontano le fatiche del visionario film.

Nel film sembra proporsi il concetto di un egoismo mosso soltanto a fin di bene, cosa pensate di questa forma di approccio?

Noomi: “Non sono molto d’accordo nel dire che il film porti avanti un senso di egoismo, si tratta più di amore e sentimento verso persone che conosci. Il personaggio di Monday rappresenta bene questo concetto e lo mostra anche con il patto che sottoscrive assieme alle sorelle. Io stessa sono una madre e una lavoratrice e per questo cerco di muovermi sempre verso una forma di equilibrio.”

Tommy: “Sono d’accordo con Noomi. Ci si trova sempre di fronte a scelte difficili da compiere, anche la cattiva del film ha uno scopo meritevole che però sceglie di perseguire attraverso mezzi discutibili. L’umanità deve scegliere come agire e sarà sempre difficoltoso scegliere quale strada intraprendere.”

Nomi Rapace: “Dobbiamo capire che siamo un unico pianeta.”

Come si è sviluppato il racconto attorno a questi sette personaggi, tutti quanti interpretati dalla stessa Noomi?

Tommy: “Inizialmente la sceneggiatura vedeva come protagonisti sette fratelli e subito dopo averla letta mi sono venuti in mente due pensieri: di rendere gli uomini delle donne per poter così avere quel particolare legame tra sorelle con punti in comune e altri all’opposto e poi volevo che ad interpretarle fosse Noomi. Non appena la sceneggiatura è stata modificata, insieme ai miei collaboratori mi sono messo in moto per rendere in maniera diversa ogni singola sorella.”

Noomi: “Per me è stata una proposta estremamente bella quella di poter interpretare queste sorelle, mi sono sentita anche adulata dal fatto che Tommy avesse pensato a me. È stato stimolante impersonare così tanti personaggi differenti e abbiamo lavorato fin da subito sulle singole individualità. Ci abbiamo messo un anno perché era molto importante che ognuna di loro sembrasse credibile e si potesse raggiungere un equilibrio, senza finire nei classici cliché da separazione in stile Spice Girls. Come fonte di ispirazione principale ho percorso un viaggio nel mio trascorso per rivisitare le diverse fasi che ho attraversato nella vita, come per lo stile punk, o il diventare madre. La cosa importante era che, alla fine del film, fossero risultate tutte quante delle vere protagoniste.”

Il futuro raccontato in Seven Sisters è problematico e disturbante, pensate che possa in qualche modo raffigurare i giorni che il mondo sta per attraversare e che forse ha già avuto inizio negli Stati Uniti?

Tommy: “Credo che da dove siamo ora la situazione può soltanto che peggiorare se non si sarà in grado di intraprendere scelte che implichino cambiamenti duri. La situazione negli Stati Uniti mi fa abbastanza paura, da norvegese che vive negli Usa devo dire che è spaventoso vedere quali sono gli esponenti politici al potere e ancor più l’odio che alimenta le persone. Spero che sia una sensazione che provano anche gli americani, così che possano trovare una strada per migliorare le cose.

Noomi: “Dobbiamo metterci in testa che siamo tutti un unico pianeta e prendere precauzioni per questo. Certi tentativi statunitensi di negare i fatti mi lasciano senza parole.”

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