Stanley Kubrick: i 5 film più famosi del regista
Ripercorriamo le tappe della carriera di Stanley Kubrick attraverso i 5 film più rappresentativi della sua cinematografia.
Stanley Kubrick è passato alla storia come uno dei maggiori cineasti della storia, con una filmografia che attraversa completamente il periodo di grande cambiamento del linguaggio cinematografico iniziato negli anni Sessanta con la dissoluzione del cinema classico americano e l’arrivo delle New Wave sperimentali. I suoi film sono considerati dal critico cinematografico Michel Ciment come alcuni dei più importanti contributi alla cinematografia mondiale del ventesimo secolo. Le sue pellicole hanno affrontato un numero molto ampio di generi cinematografici, tutte accolte con successo dalla critica e dal grande pubblico. Il suo esordio nel 1953 con il lungometraggio Paura e desiderio, è stato definito da Kubrick stesso come un tentativo serio realizzato in modo maldestro”, ma comunque come un qualcosa che gli ha permesso di sperimentare con il mezzo cinematografico e diventarne padrone.
Uno degli aspetti più indimenticabili del cinema kubrickiano è la fotografia, un aspetto che il regista cura fin da giovanissimo, grazie al precedente impiego come fotografo, sviluppando una sensibilità estetica fuori dal comune. Una cura ossessiva per il take perfetto in tutti i suoi particolari, cosa che lo porterà durante le riprese del capolavoro Shining, ad avere un controverso rapporto con l’attrice Shelley Duval. I suoi tredici film — insieme alle altrettante candidature ai Premi Oscar — sono stati considerati tutti come capolavori indimenticabili: le pellicole di Kubrick portano ognuna a modo proprio delle novità nel mondo cinematografico, rimanendo impresse in modo indelebile nei cuori e nelle menti degli spettatori.
Nonostante la scelta possa sembrare impossibile, abbiamo selezionato per voi 5 pellicole rappresentative del cinema di Kubrick, per permettere di conoscere al meglio uno dei registi più amati della storia.
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5. Full Metal Jacket (1987) tra i film più famosi di Stanley Kubrick

Dopo aver esplorato l’orizzonte dei film di guerra in passato con Paura e desiderio nel 1953, Kubrick torna su questo fronte con Full Metal Jacket, pellicola ispirata al romanzo Nato per uccidere di Gustav Hasford. Un soldato della marina osserva gli effetti del Vietnam sui propri colleghi e su sé stesso. I soldati, sottoposti ad allenamenti estremi da parte del sergente Hartman, vengono usati per diventare veri e propri strumenti di combattimento. Un film sempre attuale, dedito a ricostruire in modo accurato e crudo il sadismo e gli orrori della guerra con tutte le sue terribili conseguenze. Un war movie fuori da ogni schema che a suo tempo sconvolse il pubblico scomponendo la figura del Marine e rendendolo completamente nudo e umano.
4. Arancia Meccanica (1972)

Il romanzo omonimo di Anthony Burgess viene riadattato per il grande schermo da Kubrick nel 1972, raccontando la storia di Alex DeLarge, un ragazzo eccentrico e antisociale, costantemente in cerca di forti emozioni compiendo quotidianamente atti criminali. Arrestato in seguito ad una condanna per omicidio, il ragazzo verrà posto ad un trattamento che lo condiziona alla non violenza attraverso un vero e proprio lavaggio del cervello. Una volta uscito dal carcere, tutte le persone che hanno subito violenza da lui gli si ritorceranno contro. Per questo film, Kubrick si rifà a numerose tecniche innovative per l’epoca, tra cui un grande uso del grandangolo per esasperare le prospettive degli oggetti vicini allo schermo. Questo film rappresenta una realtà fortemente antiutopica: un mondo in cui dominano la feticizzazione della violenza e la frustrazione sessuale, unendo al tema del libero arbitrio una forte critica alle istituzioni politiche.
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3. Eyes Wide Shut (1999)

I temi della libera espressione e della frustrazione sessuale tornano nell’ultimo capolavoro di Kubrick prima della sua morte, Eyes Wide Shut, il cui titolo che significa in modo letterale “occhi spalancatamente chiusi”, vuole essere un ossimoro che riporti all’incapacità dell’uomo di saper guardare oltre l’evidenza. In questo film, una coppia dalla vita idilliaca esplora la propria sessualità in un mondo “sotterraneo” pieno di peccato. Dopo 25 anni questo film rimane capace di sorprenderci e rapirci, portando lo spettatore all’interno di una vicenda che sa come mettere a disagio, attraverso le caratteristiche tipiche del neo-noir e del thriller erotico. Eyes Wide Shut vuole essere una coraggiosa critica alla società borghese, una classe che punta alla mediocrità ed è consapevole di annoiarsi e non sapersi annoiare, costruendosi una libertà e una felicità fittizie.
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2. Shining (1980) di Stanley Kubrick tra i film più famosi del regista

Ed eccoci ad uno dei film maggiormente rappresentativi del genere horror psicologico, nonché uno dei maggiori capolavori del regista. Jack Torrance, ex docente e aspirante scrittore, accetta l’incarico di guardiano invernale per un hotel in un luogo isolato tra le montagne del Colorado, nella speranza di poter finire in pace il suo libro. Tuttavia, suo figlio Danny inizia a sperimentare delle visioni terribili riguardo alcuni eventi terribili accaduti nella struttura, scoprendo presto di avere poteri extra-sensoriali, chiamati “la luccicanza” (the shining). Tratto dal romanzo omonimo di Stephen King, Shining è diventato un cult movie, entrato presto nell’immaginario collettivo e classificato come uno dei migliori film horror in assoluto, solo secondo a L’esorcista di Friedkin. Un film che ci mette davanti alla parte malvagia della personalità umana, cose che, secondo il regista, le storie horror possono raccontare attraverso gli archetipi dell’inconscio. Questo film è passato alla storia per la straordinaria attenzione che Kubrick pone nella costruzione delle sue inquadrature, con una macchina da presa che segue ossessivamente il personaggio, creando un costante stato di tensione.
1. 2001: Odissea nello spazio (1968)

Un colossal di fantascienza ambientato in un futuro prossimo che tocca temi come l’identità e il destino della specie umana. Questa pellicola è una colonna portante, non solo del genere fantascientifico, ma dell’intera storia del cinema, inserita nel 1991 nella lista di film preservati nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti per il suo significato estetico, culturale e storico. La storia segue un gruppo di astronauti che viene inviato nello spazio per studiare un monolite nero. Durante il viaggio il computer di bordo HAL 9000, comincia a disobbedire agli ordini e ciò porterà alla resa dei conti definitiva tra l’uomo e la macchina. 2001: Odissea nello spazio ristruttura radicalmente le convenzioni della narrazione in tre atti, attraverso una lentezza quasi anomala data da un’azione quasi inesistente, numerosi tempi morti e silenzi, ma comunque memorabile sotto il punto di vista dell’effettistica, insuperata ancora oggi dal punto di vista della precisione e della cura meticolosa.
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