Cos’è CortoCircuito Film Festival? I creatori svelano storia, visione e dettagli

Bianca Puchetti, Alice Bulloni, Marco Virgilio e Giacomo Tosi ci parlano del CortoCircuito Film Festival, da come è stato creato fino agli aneddoti relativi ai processi di selezione delle opere. Immancabile, poi, una riflessione sul cinema!

C’è un cinema fatto di passi brevi, incontri intimi, passione condivisa; che resta all’ombra delle luci di Hollywood, lontano dai red carpet sfavillanti. Quel cinema è l’essenza stessa della settima arte, perché senza lo scintillio di iniziative come CortoCircuito i cinefili non esisterebbero, non ci sarebbe il piacere di vedere un film e commentarlo e, probabilmente, non ci sarebbero neanche i titoli ad altissimo budget e tutta quella macchina fatta di registi, produttori, critici, sceneggiatori e chi più ne ha più ne metta!
Ma di cosa stiamo parlando esattamente? Di un festival cinematografico, è chiaro, ma è non il solito festival e questo ve lo avevamo già detto, però adesso vogliamo spiegarvelo meglio e quindi lo abbiamo chiesto direttamente a chi ha creato il CortoCircuito Film Festival, che si tiene il 10 e 11 luglio 2025 presso l’Anteo – Palazzo de Cinema di Milano.

CortoCircuito Film Festival: come si trasforma una rassegna in una delle kermesse più amate di Milano?

cortocircuito cinematographe.it

Il festival, va precisato, muove i primi passi in veste di rassegna CortoCircuito e, come ci spiega la Direttrice Generale Bianca Puchetti, è nato tutto “quasi per gioco quattro anni fa: il regista e la produttrice di un corto in cui recitavo volevano proiettarlo per amici e parenti dopo la fine del giro dei festival. Ci siamo detti che sarebbe stato più carino proiettarlo insieme ad altri corti, ed è da qui che è nata la primissima serata della rassegna. Da allora CortoCircuito si è spostato, il format è cresciuto e il gruppo si è modificato e ampliato, ma l’obiettivo è rimasto sempre lo stesso: creare un ambiente familiare e di scambio per appassionati e professionisti del cinema a Milano. Il festival nasce come naturale conseguenza: negli ultimi due anni, in particolare, siamo cresciuti molto e dal pubblico hanno cominciato a chiederci come mai non fossimo anche un vero festival. Quest’anno ci siamo detti che eravamo pronti per questa nuova avventura!”

La sfida di CortoCircuito Film Festival 2025

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In relazione anche periodo che stiamo vivendo, qual è la sfida del festival e in che modo la kermesse è stata accolta dal pubblico meneghino?
“In un periodo in cui i fondi per la cultura scarseggiano, per noi è fondamentale sostenere chi si impegna, soprattutto in modo indipendente.”dice Alice Bulloni, Coordinatrice Artistica di CortoCircuito Film Festival “Il cinema a Milano esiste, e vogliamo che la gente non lo dimentichi! La nostra rassegna mensile richiede tanto lavoro, ma crea rete e ci ha spinti a organizzare qualcosa di più grande. Per questo i corti migliori sono stati inclusi nelle serate del festival. Vogliamo creare nuove possibilità per gli emergenti, senza escludere nessuno: l’inclusione è per tutti, così come varie sono le tematiche delle serate. In un settore spesso elitario, la nostra realtà vuole essere davvero accessibile e accogliente. Nessuno di noi ha molto più di 30 anni o grande esperienza, ma crediamo in ciò che facciamo e vogliamo crescere insieme.”

Al direttore artistico Marco Virgilio chiediamo dettagli a proposito del criterio di selezione e in che modo riescono a intercettare i vari autori e registi.
“Tutto è iniziato con il passaparola: tra amici, conoscenti, colleghi.” – ci spiega – “Poi ci siamo presto resi conto di quanto la filiera cinematografica di Milano e dintorni fosse ricca e versatile, seppur spesso nascosta, taciuta, da scoprire. Ci siamo quindi impegnati in questo: nella ricerca del talento, della passione, della voglia di emergere e dell’amore per il cinema. Tramite contatti, collaborazioni, canali social, piattaforme online e la partecipazione a quanti più eventi del settore possibile, abbiamo affinato lo sguardo, guardandoci attorno con più attenzione, con l’obiettivo di dare spazio e visibilità a giovani autori, registi e professionisti del settore che hanno bisogno di esprimere e condividere il proprio lavoro. Il nostro criterio è fare da tramite per chi è mosso dalla voglia di fare cinema, creando un ponte tra loro e il pubblico.”

Streaming e cinema in sala possono convivere

A rispondere alla nostra ultima domanda è Giacomo Tosi, anche lui Direttore Artistico del CortoCircuito Film Festival, a cui chiediamo una riflessione circa lo stato attuale del cinema, sia in Italia che all’estero.
Lo stato attuale del cinema non è certo dei più idilliaci, – risponde – “soprattutto se si considera lo scarso sostegno economico garantito dalle istituzioni. Non è un problema esclusivamente italiano, ma il nostro è sicuramente uno dei casi più eclatanti, soprattutto considerando quanto il nostro Paese abbia segnato la storia della settima arte. Quello che ci fa ben sperare è l’altro lato della medaglia: il continuo proliferare di opere – brevi, lunghe, seriali – e la crescente dignità riconosciuta a tutti i formati. Inoltre, se il periodo post-pandemico ha messo in crisi le sale cinematografiche, oggi sembra che il pubblico stia lentamente tornando. L’Anteo, che ospiterà il nostro festival, è probabilmente l’esempio più evidente di questo ritorno. Le piattaforme e il cinema stanno imparando a convivere, dimostrando che l’avanzamento parallelo dei due tipi di fruizione può portare non alla morte del cinema, ma a un maggiore dialogo tra il pubblico e lo schermo.”